Le donne incinte che sono state infettate dal virus affrontano un rischio 7 volte maggiore di morire e un rischio significativamente più elevato di essere ricoverate in un'unità di terapia intensiva o di soffrire di polmonite. E' quanto è emerso da una ricerca pubblicata su BMJ Global Health e condotta dalla George Washington University, negli Stati Uniti
Covid, Ue: monitoriamo situazione in Cina e negli Stati Uniti
difficile". Lo ha dichiarato la commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides, intervenendo in plenaria al Parlamento europeo. "Le misure di lockdown per il Covid-19 attuate negli ultimi anni hanno reso le persone comprensibilmente meno esposte
ai virus respiratori. Ad esempio, i bambini nati dopo la pandemia potrebbero non aver mai nemmeno incontrato il virus dell'influenza", ha spiegato. "Gli Stati membri hanno segnalato tassi di trasmissione più elevati in tutti i gruppi di popolazione, oltre a un inizio anticipato della stagione dei virus respiratori. Sta esercitando un'enorme pressione sui nostri sistemi e lavoratori sanitari già sotto pressione. Possono anche innescare ulteriori carenze di personale a causa di congedi per malattia. Come visto durante la pandemia, stress, ansia e burn-out possono colpire anche il personale sanitario", ha evidenziato la commissaria.
Covid, nel Lazio 34.432 positivi, 28 in terapia intensiva
Covid, picco Cina raggiunto secondo uno studio ma esperti divisi
Bassetti: "I morti reali sono un terzo, cambiare il conteggio"
"Le persone che muoiono realmente per una polmonite da Covid oggi sono pochissime", assicura Bassetti guardando alla propria esperienza clinica. "E allora su questi numeri" del bollettino, "che se fossero reali vorrebbero dire circa 30mila morti all'anno" per Covid-19 in Italia, "io non mi ci ritrovo". Secondo lo specialista, "un numero accettabile" di decessi sarebbe ora "intorno ai 150-200 morti alla settimana, che vogliono dire circa 7-10mila morti all'anno, un po' quelli che avevamo anche prima con l'influenza. Io credo che sia molto importante oggi riguardare questi numeri", insiste Bassetti, rivolgendosi soprattutto "a chi è deputato al conteggio".
"Credo che oggi in Italia ci sia ancora qualcuno che purtroppo muore di Covid - analizza il medico - perché abbiamo comunque 7 milioni di persone non vaccinate e un 70% che non ha fatto la quarta dose, ed è evidente che queste persone, quando colpite dall'infezione" da Sars-CoV-2, "possano morire. Però quei numeri" sui decessi "sono veramente esagerati e bisognerebbe riguardarli".
Covid, vicepremier Cina; "Picco superato, la vita sta tornando alla normalità"
"Tutti voi siete benvenuti in Cina - ha assicurato - C'è bisogno solo di un test di ingresso, non c'è quarantena, venite, vi daremo i migliori servizi", ha sottolineato rivolgendosi al pubblico del Forum di Davos, dove il vicepremier cinese ha avuto l'occasione di incontrare di nuovo "molti vecchi amici" dopo la pausa imposta dalla pandemia.
Covid, Cina: situazione stabile; ritorno a normalità
casa del World Economic Forum di Davos, il presidente Klaus Schwab. "La situazione del Covid-19 è stabile. Il picco è passato, la società tornata a normalità, e la vita e la produzione sono pienamente riprese", ha scandito il vice premier.