Alberto Balocco, il giorno dell’addio all'industriale fossanese

Centinaia di persone hanno voluto accompagnare e salutare Barlocco per l’ultima volta lungo via Roma e sul sagrato della Cattedrale In prima fila la famiglia, la moglie Susy Pinto e i figli Diletta, Matteo e Gabriele, oltre alla sorella Alessandra con Ruggero e Marco. "La fortuna è il sentimento che proviamo adesso, nonostante tutto. Resti il nostro motore, ovunque guardiamo vediamo te". È questo un passo del messaggio letto in chiesa dalla figlia Diletta

Balocco era presidente e amministratore delegato dell’azienda dolciaria fondata dal nonno quasi cent’anni fa e che nel fossanese è un’istituzione e dà lavoro a 500 persone

Visionario e di grande cultura Balocco ha reso l'azienda di Fossano un piccolo colosso da 185 milioni di fatturato puntando sul rispetto dei dipendenti e su una parola chiave: investire. "Alla Balocco non ci sono padroni e dipendenti", amava dire. Da tutti viene ricordato come un uomo gentile e umile

"La nostra provincia piange un fuoriclasse dell'imprenditoria", scriveva due giorni fa in una nota l'Unione Industriale di Cuneo. "L'improvvisa scomparsa di Alberto Balocco ci lascia sgomenti: rivolgiamo le più sentite condoglianze alla famiglia che, a poco più di un mese dalla dipartita del papà Aldo, perde una persona di grande umanità, marito e padre amorevole, oltre che un imprenditore visionario"

Alla cerimonia, celebrata al vescovo Piero Delbosco e dal parroco don Ezio Bodino, erano presenti anche il gonfalone della Regione Piemonte, della città Fossano, della Juventus e della Protezione civile provinciale e i ragazzi delle squadre di calcio giovanili sponsorizzate dalla Balocco

La procura di Torino, dove comunque si valuta se svolgere una ulteriore serie di accertamenti per stilare un resoconto completo sull'accaduto, ha inquadrato l'evento come fatto accidentale. Il fascicolo non ha ipotesi di reato né indagati