
Covid, quarantena positivi asintomatici: obiettivo stop entro l'estate. Esperti divisi
I sottosegretari alla Salute Costa e Sileri puntano a eliminare le limitazioni alla vita sociale a lavorativa di chi, contagiato dal coronavirus, non sviluppa sintomi: "Valuteremo sulla base dei dati". Appoggia questa linea il virologo Fabrizio Pregliasco, più prudenti i colleghi Galli e Andreoni: "Anche senza sintomi si trasmette il virus"

Migliora l’andamento della pandemia da coronavirus in Italia e si inizia a guardare a nuovi scenari. Nel tentativo di alleggerire le limitazioni alla vita sociale e lavorativa degli italiani, arrivano da più fronti appelli per eliminare la quarantena dei positivi asintomatici, che al momento devono osservare una quarantena di 10 giorni se non hanno ricevuto la terza dose o sono vaccinati da oltre quattro mesi, di 7 giorni se immunizzati con dose booster, guariti o vaccinati con due dosi da non più di quattro mesi
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Appoggia questa linea il sottosegretario alla Salute Andrea Costa (in foto), che fissa anche un limite temporale entro cui potrebbe succedere. “L'obiettivo che ci poniamo di raggiungere entro l'estate - spiega Costa - è di non limitare le attività anche se si è positivi asintomatici. Dobbiamo arrivare a convivere col virus”
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Il traguardo è quello della trasformazione della pandemia in endemia, che l’Istituto Superiore di Sanità definisce come la situazione in cui una malattia “è stabilmente presente e circola nella popolazione, manifestandosi con un numero di casi più o meno elevato ma uniformemente distribuito nel tempo”
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Costa spiega che si vuole arrivare “a far sì che gli asintomatici possano tornare a fare ogni attività in una situazione di presenza endemica del virus”. Fondamentale, per riuscirci, “proseguire e completare la somministrazione della terza dose" di vaccino anti Covid
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Sulla stessa linea di Costa è Pierpaolo Sileri (in foto), anche lui sottosegretario alla Salute, secondo cui bisognerà arrivare “all'eventualità che una persona positiva asintomatica possa condurre la sua vita normalmente, usando la mascherina Ffp2 per qualche giorno ma senza dover uscire dal mercato del lavoro, dalla socialità e da tutto ciò da cui oggi è tagliata fuori a causa di una semplice positività senza sintomi"
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Qualche Paese, sottolinea Sileri, si è già mosso in questa direzione, come ad esempio il Sudafrica. L’eliminazione della quarantena per i positivi asintomatici potrà essere valutata “entro poche settimane, sulla base dell'andamento dei dati e delle indicazioni che ci verranno dagli enti internazionali come il Centro europeo per il controllo delle malattie Ecdc”. Tuttavia, non sarà una questione di giorni. “In questa fase di transizione verso l'endemia del virus - ha precisato Sileri- l'isolamento dei positivi rimane fondamentale"
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Il mondo scientifico è diviso. Concorda con Costa e Sileri il virologo Fabrizio Pregliasco (in foto), che parla di “una prospettiva che dovremo prendere in considerazione”, ma solo quando saranno raggiunti “tassi di incidenza ancora più bassi” e insieme a “una maggiore responsabilizzazione a livello individuale, a partire dall'uso autoimposto delle mascherine, poiché il rischio di trasmettere l'infezione non si potrà azzerare"

Diverso il parere del collega Massimo Galli (in foto). La prospettiva di eliminare la quarantena per i contagiati senza sintomi è "prematura”: anche gli asintomatici sono veicolo di infezione

Scettico anche l’infettivologo Massimo Andreoni (in foto), che individua quattro criticità nella proposta di riforma del sistema di quarantene e isolamento. La libera circolazione di positivi asintomatici, dice Andreoni, è intanto un rischio per i “soggetti fragili e i soggetti che non possono essere vaccinati”

Ulteriore problematica sta nel fatto che “lasciando circolare maggiormente il virus attraverso soggetti positivi anche se asintomatici, aumentano le probabilità che il virus possa mutare ancora e si possano creare ulteriori varianti". Infine, c’è ancora la "necessità di una più esatta valutazione di quale sia il grado di infettività dei soggetti asintomatici con infezione in atto”

Le regole attualmente in vigore in tema di quarantena differenziano anche tra chi è venuto in contatto con un soggetto positivo al Covid, dividendo tra la categoria dei contatti a basso rischio e quelli ad alto rischio

I primi, ossia coloro che sono venuti a contatto con persone positive per meno di 15 minuti e a distanza maggiore di 2 metri, non devono osservare alcun periodo di quarantena

Regole diverse per i soggetti ad alto rischio, gruppo che ricomprende chi è stato a stretto contatto con un positivo (ad esempio i conviventi o coloro che sono stati a meno di due metri di distanza e per più di 15 minuti con un contagiato), che a fini sanitari viene ulteriormente suddivisi in sottocategorie

È prevista la quarantena di 10 giorni per i non vaccinati, i vaccinati con una dose e i vaccinati con due dosi da meno di 14 giorni. Al termine va effettuato un tampone per verificare l’eventuale infezione. Chi invece è vaccinato con due dosi, ma da più di quattro mesi, deve osservare una quarantena di cinque giorni, sempre con tampone di controllo finale

Un terzo gruppo comprende gli asintomatici che hanno ricevuto la dose booster, oppure hanno completato il ciclo vaccinale primario nei 120 giorni precedenti, o sono guariti dal Covid da non più di quattro mesi. Per loro non si applica la quarantena, ma è fatto obbligo di indossare mascherine Ffp2 per 10 giorni dall'esposizione al caso. Il periodo di autosorveglianza termina al giorno 5. Previsto un tampone alla comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell'ultimo contatto stretto con soggetti positivi al Covid