
Covid: Omicron 2 più contagiosa di Omicron, ma non più letale. Lo studio
Ricerche preliminari condotte in Danimarca - dove la sottovariante BA.2 è ceppo dominante - evidenziano come il suo potenziale di contagio sia superiore a quello della variante madre (BA.1). La sottovariante sarebbe anche maggiormente capace a sfuggire alla risposta immunitaria fornita dai vaccini, che rimangono comunque efficaci

La sottovariante di coronavirus Omicron 2, sequenziata in varie parti del mondo a partire dallo scorso dicembre, sarebbe il 33% più contagiosa della variante madre Omicron, ma non più letale
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Dimostrerebbero la maggior capacità infettiva di Omicron 2 alcuni studi, non ancora sottoposti a processo di peer-review, condotti dai ricercatori dell’Università di Copenaghen, dell’Istituto Statens Serum, dell’Università Tecnica della Danimarca e di Statistics Denmark
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È proprio la Danimarca il Paese dove la sottovariante è più diffusa. Se infatti nel resto del mondo il primo ceppo (BA.1) rappresenta il 98% dei casi Covid legati a Omicron, dalla seconda settimana di gennaio Omicron 2 (BA.2) è diventata ufficialmente variante dominante nello Stato del Nord Europa, dove rappresenta oltre l’82% dei casi totali di coronavirus
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Allo studio, tra dicembre 2021 e gennaio 2022, hanno partecipato oltre 8.500 famiglie danesi
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Il direttore della ricerca Frederik Plesner, in un’intervista a Reuters, ha detto che “se si è esposti a Omicron 2 nel proprio ambiente famigliare, c’è il 39% di possibilità di essere contagiati entro sette giorni”. Con Omicron, la probabilità di infezione scende al 29%
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Oltre a sottolineare la maggior contagiosità di Omicron 2 rispetto a Omicron, i dati raccolti dimostrano come la sottovariante sarebbe anche più capace a sfuggire alla risposta immunitaria fornita dai vaccini

Tuttavia, lo studio evidenzia come i vaccini rimangano in realtà efficaci. I soggetti già immunizzati che si sono infettati con Omicron 2, rispetto a chi non è vaccinato, hanno infatti meno possibilità di trasmettere la variante ad altre persone

Non ci sarebbe invece alcuna differenza notevole tra Omicron e Omicron 2 nel determinare decorsi gravi della malattia, con conseguente rischio di ospedalizzazione

Altri studi preliminari condotti dal Statens Serum Institut sembrano confermare quanto scoperto dall’ultima ricerca danese: Omicron 2 non aumenta il rischio di ricovero rispetto ad altri ceppi Covid, come ad esempio Delta

La presenza di Omicron 2 è stata rilevata in diversi Paesi del mondo, tra cui Italia, Croazia, Stati Uniti, Svezia, Norvegia e Gran Bretagna

Solo in Danimarca per ora la sua circolazione è però così diffusa. Tuttavia, il governo di Copenaghen ha deciso di eliminare le restrizioni anti Covid. Dallo scorso 1° febbraio sono caduti ad esempio l'obbligo di indossare le mascherine e quello di presentare il pass vaccinale per accedere a diverse attività, così come i limiti di orario imposti a bar e ristoranti