
Scuola, la Campania riapre dopo intervento Tar. Le proposte dei presidi: “Ffp2 e vaccini”
Il presidente Vincenzo De Luca aveva disposto con un’ordinanza la didattica a distanza in tutta la regione, ma il Tribunale ha accolto sia il ricorso presentato dai genitori sia quello del governo. L’esecutivo fa sapere che impugnerà ancora tutte le ordinanze locali che non riterrà opportune: “Istituti aperti e in presenza”. L’Associazione presidi: “Tra una settimana 200mila classi in Dad”

La Campania riapre oggi le scuole, dopo che il Tar ha sospeso l'ordinanza con la quale il presidente della Regione Vincenzo De Luca aveva disposto con un’ordinanza la didattica a distanza in tutte le scuole del territorio per criticità legate alla pandemia
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Oltre ad aver dato parere favorevole al ricorso presentato da alcuni genitori, il Tar ha accolto l'istanza cautelare presentata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e dai Ministeri dell'Istruzione e della Salute. E così il provvedimento del governatore è stato sospeso
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L'esecutivo fa sapere che impugnerà ancora tutte le ordinanze che non riterrà opportune, visto che gli enti locali possono chiudere le scuole solo in zona rossa e comunque la chiusura può riguardare singoli territori circoscritti e singoli istituti
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Il governo ha ribadito nella conferenza stampa di ieri la propria linea, respingendo le critiche sulla decisione sul ritorno di bambini e ragazzi tra i banchi: “La scuola resta aperta e in presenza, perché la Dad provoca disuguaglianze"
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Secondo il governo, “i docenti assenti perché positivi o in quarantena sono il 6%, gli studenti il 4,5%. Stiamo controllando la situazione perché abbiamo operato con attenzione, non siamo stati fermi" mentre i docenti sospesi perché non vaccinati sono lo 0,72%
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Ma per i presidi la stima è del 10% di assenze tra professori e personale Ata, così come tra gli studenti. Percentuali ancora più alte di 3-4 punti, invece, secondo i sindacati, che denunciano "i soliti problemi irrisolti" su sicurezza, investimenti sul personale e sovraffollamento di classi

L'Associazione presidi paventa 200mila classi in Dad entro una settimana, "una previsione facile da fare guardando i contagi", ha detto il presidente dell'Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli

“Quello che il governo non ha voluto fare lo farà la pandemia. A mio avviso sarebbe stato preferibile rinviare l'apertura di 2-3 settimane per raggiungere gli obiettivi che al momento non sono raggiunti. Il governo ha compiuto una scelta legittima sulla quale io non sono d'accordo. Ma questo è normale un uno stato democratico"

Ma alcune proposte avanzate dai presidi potrebbero finire sul tavolo del prossimo Cdm. "Ho chiesto di dotare le scuole di una funzionalità 'Sidi' (Sistema Informativo dell'Istruzione) che consenta di individuare con tempestività lo stato vaccinale degli alunni”, ha detto Giannelli, al termine dell'incontro con il ministro dell'Istruzione

E ancora di “dotare di Ffp2 tutti gli alunni e tutti i dipendenti e includere le parafarmacie tra i soggetti abilitati all'esecuzione dei test Covid". "Ho anche segnalato i problemi sulla ripresa delle lezioni in presenza", ha aggiunto Giannelli sottolineando "la disponibilità del ministro a discutere le nostre proposte in sede di Governo”