
Covid, restrizioni solo per non vaccinati. Dalla medicina alla politica: chi è favorevole
Il costante aumento dei casi di coronavirus porta a guardare all'esempio della Germania, che dopo aver imposto rigidi limiti alla circolazione dei non immunizzati ha visto crollare la curva del contagio. Si dicono favorevoli a un "lockdown" solo per no vax i medici Matteo Bassetti e Fabrizio Pregliasco. È della stessa idea Matteo Renzi, mentre Massimiliano Fedriga accoglie l'ipotesi di mantenere la quarantena solo per i non vaccinati

Con la curva dei contagi da coronavirus in costante aumento e le incognite portate dall’arrivo della variante Omicron, più voci -dalla sanità alla politica- hanno riportato al centro del dibattito la possibilità di prevedere restrizioni alle attività dei cittadini non vaccinati contro il Covid, lasciando libero chi invece si è immunizzato
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LA COMUNITÀ SCIENTIFICA – Già da prima della comparsa in Italia del nuovo ceppo del virus, si era detto favorevole all’ipotesi di limitare le attività dei non vaccinati Matteo Bassetti, direttore del reparto di Malattie infettive dell’Ospedale San Martino di Genova
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Nel mezzo della quarta ondata, Bassetti è tornato a ribadire come “la misura più urgente” per rallentare la salita dei casi quotidiani sia “un lockdown di 15 giorni per i non vaccinati”. Secondo il medico in questo lasso di tempo gli scettici non ancora immunizzati potrebbero così “ricevere l’antidoto”. Bassetti ipotizza anche di modificare le norme in tema di quarantena in caso di contatto con un soggetto positivo, rendendola obbligatoria solo per chi non è vaccinato
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È della stessa idea anche il virologo Fabrizio Pregliasco, docente dell’Università Statale di Milano, che ad Adnkronos Salute ha detto che “a questo punto si potrebbe prendere in considerazione un lockdown” solo per i non vaccinati, “magari limitato a 15 giorni”
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Pregliasco ha sottolineato che “per quel 10% di italiani che non si sono ancora vaccinati, oggi c’è un rischio davvero alto di contagi”. Per il virologo, se non si modificheranno le regole sulla quarantena, il risultato sarà quello di ottenere "un lockdown" di fatto, con migliaia di italiani confinati a casa
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Anche Roberto Battiston, professore di Fisica all’Università di Trento, in un’intervista a La Stampa ha aperto alla possibilità di un lockdown solo per chi non è immunizzato, sottolineando come – se non si interverrà in tempi brevi – “andremo rapidamente verso i 100mila positivi al giorno”
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Sia Pregliasco che Battiston hanno fatto riferimento all’esperienza della Germania. I contagi quotidiani nella Repubblica federale tedesca sono passati in poco più di tre settimane da quota 74mila a 10mila, dopo che l’ex cancelliera Angela Merkel – in uno dei suoi ultimi atti alla guida del Paese – aveva imposto un lockdown di fatto per i cittadini non vaccinati, con il divieto di accesso a bar, risoranti, musei, palestre e anche ai negozi essenziali

"Le regole del tracciamento e della quarantena vanno subito riscritte", scrive invece sui social l'epidemiologo ed ex assessore regionale alla Sanità pugliese, Pier Luigi Lopalco. "Bisognerebbe in questa fase dare priorità per l'accertamento con il tampone ai sintomatici in modo da avviare precocemente il trattamento in caso di positività. Ai contatti asintomatici vaccinati prescrivere semplici regole di precauzione per evitare che entrino in contatto stretto con soggetti fragili. Ai contatti non vaccinati, isolamento per 21 giorni senza tampone di conferma"

L'epidemiologo ha spiegato che "la corsa al tampone di questi giorni potrebbe produrre l'effetto paradossale di intasare il sistema di tracciamento, distraendo risorse umane che potrebbero essere usate per accelerare le vaccinazioni, e dare a centinaia di migliaia di falsi negativi la patente di andare in giro a contagiare allegramente anche i fragili con la falsa sicurezza del tampone negativo"

"Bisognerebbe che il Governo avesse il coraggio di imporre subito un lockdown di 15 giorni per i non vaccinati", ribadisce anche il virologo Francesco Menichetti, già primario di Malattie infettive all'ospedale di Pisa. "Va considerato ora, subito, qui, perché dopo è tardi - spiega all'Adnkronos Salute - Passate le ferie non è più un periodo favorevole, lo è adesso"

Aveva già espresso la stessa opinione l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato, che in un’intervista a Il Messaggero, guardando alla possibilità di future restrizioni, aveva definito come “giusta” l’idea di un applicarle solo ai non vaccinati

Sempre tra le fila di Forza Italia, la linea di Bernini è condivisa dalla vicepresidente del gruppo al Senato Licia Ronzulli. In un post sul suo profilo Twitter la senatrice ha scritto che “la sicurezza sanitaria e la ripresa economica passano necessariamente per la campagna vaccinale e per il Super Green pass che andrebbe rafforzato prevedendo la terza dose”. Per questo, conclude, la politica non può chiedere “a chi si è vaccinato altre limitazioni o sacrifici. Ci sia una stretta sui no vax!”

“In Germania, il lockdown ai non vaccinati sta producendo un'importante decrescita dei contagi, quindi perché non pensare di introdurla anche da noi, salvaguardando naturalmente chi non può vaccinarsi per serie ragioni mediche? In alternativa, potremmo orientarci verso l'estensione generalizzata dell'obbligo vaccinale per tutti i lavoratori”, ha detto il deputato del MoVimento Cinque Stelle Aldo Penna

Il governatore del Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga dice di condividere le posizioni secondo cui andrebbe rivista "la quarantena per i vaccinati"