Covid Germania, effetto lockdown per i no-vax: in calo i contagi

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Nel Paese, secondo gli esperti, emergono i primi dati incoraggianti in riferimento al lockdown parziale, istituito lo scorso 2 dicembre, per i no vax: sono stati 10.100 i contagi registrati nella giornata di ieri, in netto calo rispetto ai giorni scorsi. E anche in paragone ai numeri registrati quando la stretta era entrata in vigore, con i nuovi contagi giornalieri che avevano superato quota 74 mila

In Germania la stretta per frenare l’avanzata della pandemia da coronavirus sembra aver dato i suoi frutti. Almeno questo dicono gli esperti e i dati emersi nella giornata di ieri, quando i casi di Covid-19 nel Paese segnalavano una decisa inversione di tendenza. Sono stati 10.100 i contagi registrati, in netto calo rispetto ai giorni scorsi. Dati, dunque, considerati incoraggianti che secondo le autorità sanitarie rappresentano i primi effetti visibili, tra gli altri provvedimenti, del lockdown parziale per i non vaccinati introdotto a partire dal 2 dicembre scorso, quando i nuovi contagi giornalieri erano stati oltre 74 mila.

L’impatto della variante Omicron sul Paese

L’istituto di riferimento per la Germania, durante la pandemia, ovvero il Robert Koch Institut ha invitato comunque a non abbassare la guardia, sottolineando la velocità di trasmissione della nuova variante Omicron. I provvedimenti indicati dal governo tedesco, infatti, hanno fatto rilevare i primi risultati ma potrebbe trattarsi di una situazione solamente temporanea. Nei prossimi giorni, infatti, potrebbe iniziare a pesare l'impatto sui numeri di Omicron, come segnala anche il “Corriere della Sera”, ormai “presente in tutti i Lander”, gli Stati federali della Germania. Fanno ben sperare, comunque, i risultati legati al lockdown parziale per i non vaccinati introdotto all’inizio del mese, che prevedeva, ad esempio, il divieto di accesso nei negozi che non vendono beni di prima necessità per chi non è vaccinato o quanto meno guarito. Ma il rischio è che la Germania stessa sia costretta ad affrontare l’ondata di Omicron, senza gli strumenti adeguati. In quest’ottica, continua il Corriere, c’è chi metterebbe in dubbio i numeri relativi alle vaccinazioni dichiarati dal governo. Considerando la data del primo dicembre, quella in cui si è insediata la squadra per l’emergenza sanitaria del nuovo esecutivo, l’obiettivo nazionale dei 30 milioni di vaccinati in più non dovrebbe essere raggiunto entro la fine dell’anno. E anzi, l’obiettivo dell’80% di popolazione vaccinata con almeno una dose è già stato posticipato dall’inizio alla fine del prossimo gennaio.

Le prossime mosse del governo tedesco

Per questo motivo le autorità tedesche dovrebbero introdurre nuove restrizioni. Già da oggi entrerà in vigore una limitazione riferita agli incontri privati anche per chi è vaccinato o guarito, consentiti solo fino ad un massimo di dieci persone. E nelle prime sedute del parlamento tedesco, in programma con il 2022, si discuterà anche dell’introduzione dell’obbligo vaccinale. Intanto, gli ultimissimi dati riferiscono di 13.908 nuovi casi di contagio da Covid-19, con 69 morti, registrati nelle ultime 24 ore sempre dal Robert Koch Institut. I dati sono però considerati poco attendibili, a causa dei ritardi accumulati nei giorni festivi, coincisi pure con il weekend. Gli esperti, inoltre, hanno segnalato che durante le feste è normale anche la diminuzione del numero dei test. Risulta, invece, in lieve aumento l'incidenza settimanale che oggi è a 223,7 casi su 100 mila abitanti, rispetto ai 220,7 di ieri.

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