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Tumore al seno e prevenzione, solo il 73% delle donne si sottopone alla mammografia

Salute e Benessere
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I titoli di Sky TG24 del 20 marzo 2025 - edizione h13
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I titoli di Sky TG24 del 20 marzo 2025 - edizione h13
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Il tumore della mammella è il più comune in Italia. Nonostante l'importanza della diagnosi precoce, una donna su 4 fra i 50 e i 69 anni non ha mai svolto questo esame. Questi temi sono stati discussi al convegno "Evoluzione tecnologica e Intelligenza artificiale in diagnostica senologica. Stato dell'arte e prospettive future", a Roma

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Il tumore della mammella è il cancro più diffuso tra la popolazione italiana, con 53mila mila nuove diagnosi ogni anno. Secondo le ultime stime, una donna su 8 svilupperà nel corso della propria vita questa tipologia di neoplasia, ma solo il 73% delle italiane si sottopone all'esame di screening tramite la mammografia, per la diagnosi precoce della malattia. In particolare, nella fascia di età compresa tra i 50 e i 69 anni, una donna su 4 non si è mai sottoposta alla mammografia, né spontaneamente né all’interno dei programmi di screening regionali. In questo contesto, l'intelligenza artificiale sta emergendo come uno strumento fondamentale per rilevare anche le lesioni neoplastiche più piccole, migliorando la precisione delle diagnosi. Questi i principali temi al centro del convegno “Evoluzione tecnologica e Intelligenza artificiale in diagnostica senologica. Stato dell'arte e prospettive future”, tenutosi a Roma presso l'Ospedale Isola Tiberina - Gemelli Isola.

Il ruolo dell’Intelligenza artificiale nella diagnosi

L’Intelligenza artificiale sta giocando un ruolo sempre più importante nella diagnostica senologica. I nuovi software vengono utilizzati con maggiore frequenza anche nella biopsia liquida, una nuova procedura diagnostica che riesce a individuare tracce di Dna tumorale consentendo la rilevazione precoce del rischio di recidiva. "I nuovi software sono già una realtà in Italia nei programmi di prevenzione secondaria del tumore mammario”, ha riferito Ettore Squillaci, direttore dell'Uoc di diagnostica per immagini dell'ospedale Isola Tiberina-Gemelli Isola. Secondo l’esperto, “l’Intelligenza artificiale può aiutarci a gestire la grande mole di dati che siamo in grado di ottenere con gli strumenti diagnostici di ultima generazione. Si tratta di tecnologie che al momento sono attive solo in pochissime strutture sanitarie della penisola ma che entro tre anni dovranno essere rese disponibili in tutti i centri di riferimento oncologici”. L’utilizzo di questi nuovi software, “sarà potenziato grazie alle reti oncologiche regionali e così saranno di ausilio ad un sempre maggior numero di pazienti”, ha aggiunto Squillaci. Si tratta di programmi informatici ”molto avanzati che possono anche essere installati su mammografi già esistenti”. “Quindi con investimenti relativamente limitati sarà a breve possibile analizzare più donne, in minor tempo e soprattutto ricevere informazioni precise sulla patologia".

Miglioramento dei tassi di sopravvivenza

I tassi di sopravvivenza per il carcinoma mammario sono in costante aumento, grazie ai progressi terapeutici e ai programmi di prevenzione secondaria. “A questo si accompagna un costante miglioramento delle apparecchiature diagnostiche sia di mammografia che di risonanza magnetica che, grazie anche alla Intelligenza artificiale e ai nuovi mezzi di contrasto, consentono diagnosi più precise, in minor tempo e in un maggior numero di pazienti. Scoprire un tumore al seno, anche di piccolissime dimensioni è ora dunque possibile e per questo assume un ruolo sempre più importante la prevenzione secondaria per rendere il tumore al seno una malattia curabile che non deve fare più paura», ha aggiunto l'esperto.

L’importanza della prevenzione

Durante il convegno ampio spazio è stato riservato al tema della prevenzione, con  interventi di associazioni di pazienti e di rappresentanti delle istituzioni. «I vantaggi resi possibili dalla tecnologia corrono però il rischio di essere resi vani se non aumentiamo il numero di donne che si sottopongono regolarmente a mammografia», ha avvertito Squillaci. «La guarigione dal cancro al seno è una possibilità concreta che interessa oltre il 70% delle donne colpite dalla malattia. Con la diagnosi precoce della neoplasia aumentano esponenzialmente le possibilità di sconfiggerla definitivamente. Come specialisti medici rinnoviamo il nostro invito a tutte le donne residenti nel nostro Paese a fare prevenzione senologica», ha concluso.

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