Esplora tutte le offerte Sky

Morbillo, crescono casi in Italia. Pediatri smentiscono 10 fake news su malattia e vaccino

Salute e Benessere
©Getty
Timeline, i dati sulla sanità italiana
NEWS
Timeline, i dati sulla sanità italiana
00:26:14 min

Introduzione

I pediatri della Sip (la Società italiana di pediatria) hanno smentito 10 fake e lanciato un allarme sull'aumento dei casi di morbillo e sulla contemporanea crescita di notizie false, soprattutto in rete. Alcuni esempi: non è vero che la vitamina A è alternativa alla vaccinazione contro il morbillo e le madri vaccinate proteggono solo parzialmente i neonati.

Quello che devi sapere

L'unico strumento è il vaccino

  • "L'unico strumento sicuro ed efficace per prevenire il morbillo e le sue complicazioni è la vaccinazione. Le evidenze scientifiche sono chiare: è una malattia grave e altamente contagiosa. Teorie come quella che una corretta alimentazione o l'assunzione di vitamina A possano sostituire il vaccino sono scientificamente infondate", ha spiegato la Sip.

Per approfondire: Epidemia di morbillo in Texas, oltre 150 casi accertati e due morti: cosa sappiamo

Italia fra i Paesi più colpiti

  • Secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, tra febbraio 2024 e gennaio 2025 sono stati registrati 32.265 casi di morbillo nei Paesi dell'Unione europea. L'Italia è tra le nazioni più colpite, con 1.097 contagi, seconda solo alla Romania (27.568). L'86% dei casi riguarda i non vaccinati. I dati diffusi dall'Istituto Superiore di Sanità registrano (dal primo gennaio 2025 al 28 febbraio 2025) 127 casi di morbillo in Italia, oltre il 90% ha riguardato i non vaccinati, il 7% vaccinati con una sola dose. Per il presidente della Società Italiana di Pediatria (Sip), Rino Agostiniani, "per ottenere l'immunità di comunità e proteggere chi non può vaccinarsi è necessario raggiungere e mantenere nel corso del tempo una copertura superiore al 95%". "Contrastare la disinformazione è essenziale", ha ricordato anche il responsabile del Tavolo tecnico Vaccinazioni di Sip, Rocco Russo.

Per approfondire: Morbillo, un sensore portatile rileva virus nella saliva

Le notizie false

Ci sono poi le fake news sulla malattia e sul vaccino, sempre più diffuse in rete. Ecco di seguito le notizie false smentite dalla Società Italiana di Pediatria:

  • Il vaccino può causare la morte? No. Il vaccino è stato utilizzato in milioni di persone in tutto il mondo, è sicuro ed efficace. Il virus può causare la morte
  • Esporre i bambini al morbillo è un metodo naturale per ottenere l'immunità? No. Il morbillo è una malattia altamente contagiosa e pericolosa. Può causare polmonite, encefalite (gonfiore cerebrale), sordità, disabilità intellettiva e morte
  • Due dosi del vaccino MPR non sono sufficienti? Falso. Due dosi del vaccino MPR sono efficaci al 97% nel prevenire il morbillo:la prima dose dopo il compimento del primo anno di vita, la seconda dopo il quinto anno di vita
  • La vitamina A può sostituire il vaccino? No. L'Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda la sua somministrazione solo nei bambini e negli adulti già colpiti dalla malattia, per ridurre il rischio di complicazioni come danni agli occhi e cecità. Dosi elevate e prolungate possono essere pericolose e causare nausea, vomito, danni al fegato
  • Una buona alimentazione protegge dal morbillo? Non può impedire a un bambino non vaccinato di ammalarsi gravemente
  • Le donne vaccinate in gravidanza proteggono completamente i neonati? Parzialmente vero: trasmettono alcuni anticorpi al feto attraverso la placenta, offrendo una protezione iniziale. Anche l'allattamento può contribuire a supportare l'immunità
  • Il morbillo è una malattia infantile innocua? No. Il morbillo può colpire persone di tutte le età ed è potenzialmente grave
  • I vaccini sovraccaricano il sistema immunitario dei bambini? No. Ogni giorno, il sistema immunitario dei bambini affronta centinaia di antigeni provenienti dall'ambiente. Il numero di antigeni contenuto nei vaccini è minimo e non rappresenta un carico eccessivo per l'organismo
  • Il vaccino MPR causa autismo? No. L'idea deriva da uno studio fraudolento pubblicato nel 1998 e successivamente ritirato. Numerose ricerche scientifiche su centinaia di migliaia di bambini hanno dimostrato in modo inequivocabile che non è vero
  • Chi è allergico all'uovo può fare il vaccino? Assolutamente sì. Speciali precauzioni debbono essere seguite solo in caso di soggetti che abbiano presentato gravi reazioni con rischio della vita a seguito dell'ingestione di uovo e per i quali sussiste l'indicazione all'esecuzione della vaccinazione in ambiente protetto

I casi a febbraio

  • Il nuovo numero del bollettino periodico 'Morbillo & Rosolia News', curato dalla Sorveglianza epidemiologica nazionale del morbillo e della rosolia dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), evidenzia un calo dei casi in Italia ma solo per quanto riguarda febbraio: dall'1 al 28 del mese ne sono stati notificati 53 contro i 74 di gennaio (-28,3%), per un totale dall'inizio dell'anno di 127 casi (12,9 per milione di abitanti). Il 92,1% dei casi è stato confermato in laboratorio. Tra i casi segnalati nel periodo, 16 (12,6%) sono casi importati

Le regioni con più casi. Colpita soprattuttto la fascia 0-4

  • Sono 15 le Regioni/Province Autonome che hanno segnalato casi, di cui tre ne hanno indicati oltre la metà. L’incidenza più elevata è stata osservata in Sicilia (50,1/milione abitanti), seguita dalla Provincia Autonoma di Trento (44,0/milione) e dalle Marche (36,4/milione). L’età mediana dei casi segnalati, si legge nel bollettino, è pari a 30 anni; il 52,0% sono adolescenti o giovani adulti (età 15-39 anni) e un ulteriore 24,4% ha più di 40 anni di età. Tuttavia, l’incidenza più elevata è stata osservata nella fascia di età 0-4 anni e sono stati segnalati 8 casi in bambini con meno di un anno di età, troppo piccoli per essere vaccinati. Il 90,4% dei casi per cui è nota l’informazione sullo stato vaccinale erano non vaccinati al momento del contagio. Sono stati segnalati 13 casi in operatori sanitari. Complessivamente, oltre un terzo dei casi (37,8%) ha riportato almeno una complicanza, di cui la polmonite è stata quella più frequentemente riportata (15% dei casi totali). È stato segnalato un caso di encefalite in un giovane adulto, non vaccinato. Tra il 1 gennaio  e il 28 febbraio 2025 non sono stati segnalati casi di rosolia.

Per approfondire: Multe ai no vax, qual è la situazione nel resto del mondo?