L’immunologo commenta in un’intervista rilasciata all’Ansa l’andamento dell’epidemia in sottolineando i rischi per iperfragili e non vaccinati se il numero dei casi continuerà a salire
L'immunologo clinico Francesco Le Foche, in un’intervista rilasciata all’Ansa commenta il numero di casi di questi giorni e lancia l’allarme: “La variante Omicron - dice - potrebbe arrivare oltre il 30% considerati contagi che stiamo vedendo in questi giorni da tamponi anche di vaccinati con due dosi, di chi si fa il test per gli eventi delle feste, o di chi ha sintomi para-influenzali o di chi ha avuto contatti con Covid positivi". (COVID: AGGIORNAMENTI LIVE - SPECIALE).
A rischio soprattutto ipefragili e non vaccinati
"È vero che i vaccini – sottolinea ancora Le Foche – hanno ridotto per il 50% dei casi la malattia grave ed è vero che non siamo nelle stesse condizioni di un anno fa, ma è anche vero che nelle prossime tre settimane i problemi li potremo avere soprattutto nella popolazione degli iperfragili e nei non vaccinati, con un aumento della pressione sugli ospedali".
Da qui la necessità di insistere con la vaccinazione per tutta la popolazione anticipando la dose booster a 4 mesi.
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Gli adolescenti
Capitolo a parte, sottolinea l’esperto, gli adolescenti per i quali è fondamentala la dose booster. "Da qui a marzo - prosegue Le Foche - sono tre mesi decisivi per l'opportunità di gestire e declassare questo virus. Quindi va rispettata in modo attento e preciso una tabella di marcia in punti fondamentali: vaccinazione più vasta possibile, dalle prime dosi per i non ancora vaccinati ai bambini, all'input sulle terze dosi. Attenzione massima alle misure di sicurezza: dalle mascherine Ffp2 per i luoghi chiusi al distanziamento ai comportamenti utili per evitare gli assembramenti fino all’areazione dei luoghi chiusi per abbattere la circolazione del virus.