
Dalla mascherina all’aperto ai tamponi a campione, le nuove misure contro Omicron
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato alcune nuove restrizioni per contenere l’aumento dei contagi, anche a causa della diffusione della nuova variante. Critico il mondo delle discoteche, che dovranno chiudere fino al 31 dicembre. Rinviata la decisione sull’obbligo vaccinale

L’Italia era uno degli ultimi Paesi europei a non aver ancora rafforzato le restrizioni anti-contagio in vista del Natale. La decisione di optare per la linea dura è arrivata nella giornata di ieri, che ha visto il numero dei contagi superare quota 44mila. Le nuove misure sono state approvate all’unanimità dal Consiglio dei ministri, che non ha però trovato l’accordo sull’ipotesi di estendere l’obbligo vaccinale, previsto al momento per i sanitari
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In base a quanto riporta l’Ansa, diversi partiti avrebbero discusso a lungo sulle categorie per le quali introdurlo e sollevato dubbi sulla praticabilità dell’obbligo. L’opzione non è però stata esclusa a priori e, secondo indiscrezioni, potrebbe tornare sul tavolo del governo a fine dicembre o inizio gennaio insieme agli ultimi dati sulla diffusione della variante Omicron nel nostro Paese. Nessun dubbio, invece, sulle altre norme: alcune sono già in vigore
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È il caso dello stop fino al 31 gennaio a tutti gli eventi, le feste e i concerti all’aperto. Una decisione che ha portato le amministrazioni di diverse città italiane, da Pisa ad Alghero, ad annullare il tradizionale capodanno in piazza. La sera di San Silvestro non si potrà passare nemmeno in discoteca. Tutti i locali di questo tipo e le sale da ballo rimarranno chiusi
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"Si è cancellato un intero comparto produttivo del nostro Paese", lamenta Gianni Indino, presidente Silb dell'Emilia-Romagna, che definisce "delittuosa" l'attitudine del governo verso questo tipo di locali. "Da oggi 200mila persone sono a casa senza sapere il motivo e non potranno lavorare”
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Altra misura decisa dall’esecutivo è l’estensione dei luoghi dove sarà possibile accedere solo col Super Green Pass. Dal 30 dicembre e fino alla conclusione dello stato di emergenza, che si prolungherà fino al 31 marzo, bisognerà essere vaccinati o guariti anche per poter consumare al bancone di bar e ristoranti. Gli stessi requisiti saranno necessari anche per andare al museo, in palestra, in un centro benessere, alle terme o nelle sale bingo
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Il certificato rafforzato è già richiesto per andare al cinema e allo stadio, ma non basterà più. Gli spettatori dovranno indossare la mascherina Ffp2 e sarà loro vietato consumare cibo e bevande mentre si trovano all’interno del locale. La Ffp2 sarà obbligatoria anche nei mezzi di trasporto, mentre non è specificata la tipologia di mascherina per muoversi all’aperto. Sarà comunque indispensabile anche in zona bianca
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Novità anche per il certificato base. Dal primo febbraio la sua validità verrà ridotta da nove a sei mesi. La misura non scatterà subito per dare a tutti tempo di fare la terza dose, che potrà essere somministrata già quattro mesi dopo la seconda inoculazione, e non più cinque

Cambiano le regole anche per far visita ai propri casi nelle Rsa. Chi non ha ancora ricevuto il booster, potrà accedere solo dopo aver fatto un tampone ed essere risultato negativo

Previsto infine un rafforzamento dei controlli alle frontiere con tamponi a campione per chi arriva in aeroporti, porti, stazioni e valichi terrestri. In caso di positività, si dovrà andare in isolamento per 10 giorni, se necessario anche nei Covid Hotel

Questa misura si aggiunge all’obbligo, per chiunque arrivi in Italia da un Paese europeo, di esibire un tampone negativo a prescindere dallo stato vaccinale, già in vigore dal 16 dicembre scorso. Il test molecolare può essere effettuato nelle 48 ore prima dell'ingresso nel territorio nazionale mentre quello antigenico è valido solo se fatto nelle 24 ore precedenti