Covid, monitoraggio Iss: salgono incidenza e indice Rt, 20 regioni a rischio moderato
Peggiora l'andamento della pandemia da coronavirus in Italia. Indicatori del contagio in salita: 78 casi ogni 100mila abitanti (contro i 53 dello scorso monitoraggio) e indice di trasmissibilità che da 1,15 arriva a 1,21. Aumenta il tasso di occupazione dei posti letto, al 4,4% nelle terapie intensive e al 6,1% nei reparti ordinari. Tra tutte le regioni, solo la Calabria resta a rischio basso di diffusione del virus
Peggiora l'andamento della pandemia da coronavirus in Italia. Sale ancora l’incidenza settimanale dei casi su base nazionale: 78 ogni 100mila abitanti, contro i 53 della scorsa settimana. Lo fotografa il monitoraggio dell’Iss (Istituto Superiore di Sanità), sulla base dei dati relativi al periodo che va dal 5 all’11 novembre 2021
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Sale anche l’indice Rt, che misura quante persone potrebbero essere contagiate da un positivo, calcolato sui casi sintomatici. Nel periodo 20 ottobre- 2 novembre, l’Rt medio è salito a 1,21. Nella scorsa rilevazione era di 1,15
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La soglia oltre cui il valore dell'indice è giudicato preoccupante per il tracciameno dei nuovi casi è fissata a 1
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In leggera crescita anche l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero, che da 1,12 arriva a 1,14. Aumenta il livello di occupazione dei posti letto in ospedale, sia nei reparti ordinari che nelle terapie intensive
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L'occupazione in terapia intensiva (dati aggiornati all'11 novembre) sale al 4,4%, dal 4% della scorsa settimana. La soglia di allerta è fissata al 10%
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Sale anche l'occupazione nei reparti ordinari, ora al 6,1%, contro il 5,3 del precedente monitoraggio. Il valore critico in questo caso è del 15%
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La recrudescenza epidemica interessa tutta Italia: 20 regioni su 21 risultano classificate a rischio moderato, solo la Calabria resta a rischio basso. Undici regioni sono in allerta di resilienza, che indica la situazione in cui le strutture ospedaliere potrebbero essere messe sotto forte pressione
Fra tutte le regioni, è il Friuli-Venezia Giulia a registrare la situazione più critica, classificato "ad alta probabilità di progressione a rischio alto"
Questa settimana sono 17 i territori italiani che superano la soglia critica di allerta per l’incidenza, fissata a 50 casi ogni 100mila abitanti. I valori più elevati sono quelli della Provincia autonoma di Bolzano (316,3), del Friuli-Venezia Giulia (233,0) e del Veneto (115,3)
Questi i valori dell'incidenza nelle single Regioni e Province autonome: Abruzzo (74,8); Basilicata (29,4); Calabria (64,8); Campania (86,8); Emilia Romagna (87,7); Friuli-Venezia Giulia (233,0); Lazio (89,7); Liguria (78,8); Lombardia (56,8); Marche (88,1); Molise (29,7); PA Bolzano (316,3); PA Trento (76,0); Piemonte (58,9); Puglia (40,8); Sardegna (32,3); Sicilia (66,6); Toscana (71,9); Umbria (67,1); Valle d'Aosta (58,9); Veneto (115,3); Italia (78)
Guardando ai dati specifici sui nuovi casi, in forte aumento è il numero di positivi non associati a catene di trasmissione (11.001 vs 8.326 della settimana precedente). Diminuisce invece la percentuale di casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento (34% vs 35% la scorsa settimana)
Cresce anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (48% vs 47%). Rimane invece stabile la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (18% vs 18%)