"Le nostre azioni sono il nostro futuro" afferma la Fao. Con più frutta e verdura è una dieta salutare e sostenibile per il Pianeta, perché siamo parte di un “sistema agroalimentare” che deve essere salvaguardato e mantenuto sostenibile. E' questo il concetto chiave emerso in occasione della presentazione del libro “Frutta e verdura: 100 ricette per la salute umana e del Pianeta"
Mai come oggi sostenibilità, futuro, alimentazione e cambiamento climatico sono concetti legati insieme e fortemente interconnessi. Associazioni e organizzazioni internazionali impegnate concretamente per il raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda ONU 2030 lavorano anche per informare l'opinione pubblica sull'impatto che le scelte di vita quotidiana di ciascuno possono avere sul Pianeta Terra. Un tema centrale nella Giornata mondiale dell'Alimentazione, una ricorrenza che si celebra ogni anno in tutto il mondo, il 16 ottobre, per ricordare l'anniversario della data di fondazione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, comunemente conosciuta come FAO, istituita a Québec proprio il 16 ottobre del 1945.
Il ruolo dei vegetali
Dobbiamo mangiare più frutta e verdura per una dieta salutare e sostenibile per il Pianeta, è questo il concetto chiave emerso in occasione della presentazione del libro “Frutta e verdura: 100 ricette per la salute umana e del Pianeta" che porta la firma, fra gli altri, della società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica e che cerca di sensibilizzare ogni cittadino sul consumo di questi alimenti, giudicato al momento insufficiente rispetto alle raccomandazioni.
Il buono che fa bene
"Mangiamo poca frutta e verdura, molto meno delle 5 porzioni raccomandate, lo fa solo il 10% degli adulti e appena il 5% dei bambini. Sono numerose le prove scientifiche che dimostrano come il consumo quotidiano di almeno 5 porzioni di frutta e verdura riduca la mortalità per malattie cardiovascolari, ictus, tumori, diabete, obesità, migliori la qualità della vita e favorisca la longevità." spiega la dottoressa Emilia Guberti, Coordinatrice del Gruppo di Lavoro ‘Alimenti e Nutrizione’ della SItI, che aggiunge: "frutta e verdura sono anche alla base della dieta sostenibile, buona per la salute delle persone e del Pianeta, una dieta che consentirebbe ai 10 miliardi di persone che nel 2050 popoleranno la terra di vivere in salute senza compromettere il pianeta che abitiamo."
100 ricette sostenibili
"Il volume proposto dalla Società Italiana di Igiene, medicina preventiva e sanità pubblica vuole rendere facile e piacevoli maggiori consumi di Frutta e Verdura a tutela della salute delle persone di tutte le età e in coerenza con gli obiettivi di Agenda ONU 2030" dice la dottoressa Guberti "lo fa proponendo 100 ricette varie, gustose ed economiche a base di frutta e verdura da consumare in famiglia ma anche nelle mense scolastiche, aziendali e sociosanitarie. Tutto questo di concerto col Ministero della Salute ed i servizi di Igiene Alimenti e nutrizione delle ASL impegnati nella campagna la Salute a portata di mano per promuovere un maggior consumo di Frutta e Verdura".
Il rapporto del WWF, 2021 effetto clima
In futuro il cambiamento climatico avrà un ulteriore impatto sulle rese agricole, sulla qualità e l’offerta di cibo, con un possibile aumento dei prezzi alimentari. Si legge a chiare lettere nel rapporto del WWF sull'anno nero dell'agricoltura italiana. Allo stesso tempo, riporta il Rapporto, il sistema alimentare globale contribuisce fortemente al cambiamento climatico: le emissioni generate lungo l’intera filiera, dalla produzione globale fino al consumo, contribuiscono fino al 37% delle emissioni antropogeniche di gas serra, di cui quasi un terzo derivanti dagli sprechi alimentari. Dal 1960, il consumo di calorie pro capite è aumentato di circa un terzo, il consumo di carne è raddoppiato. Cambiamenti nelle diete hanno portato 2 miliardi di adulti ad essere obesi, mentre 821 milioni di persone sono ancora denutrite.
L'allarme del WWF
Il cambiamento climatico potrebbe modificare radicalmente le nostre abitudini alimentari, anche in Italia. Alcuni alimenti iconici per la nostra gastronomia italiana, la cui disponibilità diamo per scontata, potrebbero divenire rari e costosi, oppure potrebbero provenire prevalentemente da importazioni estere. Un quadro a tinte fosche quello dipinto dal WWF, che imputa proprio al cambiamento climatico l'incremento della temperatura nel nostro Paese, un aumento degli eventi meteorologici estremi come ondate di calore, piogge intense e allagamenti costieri (la cui probabilità è aumentata del 9% negli ultimi vent’anni), l’espansione di nuove specie di vettori di malattia, un peggioramento della qualità dell’aria e il rischio incendi aggravato dalla siccità. Tutti elementi, si legge nel Rapporto 2021 che minacciano sempre di più la nostra tavola.