Spreco alimentare: dimenticare acquisti e scadenze sono tra le cause principali nel mondo
Mercoledì 29 settembre si terrà la seconda Giornata per la consapevolezza contro gli sprechi e le perdite alimentari dell'ONU. Secondo il rapporto Waste Watcher G8, uno dei motivi più diffusi è che le famiglie si dimenticherebbero quanto cibo hanno comprato. Spese troppo grandi e avanzi dai pranzi tra le altre cause principali
Mercoledì 29 settembre 2021 si celebra la seconda Giornata internazionale della consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari, organizzata dalla FAO (Agenzia delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura) e dall’UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente). Ogni anno, riporta la FAO, circa il 14% della produzione globale di cibo va perduta prima di raggiungere i consumatori. Gli sprechi però, come dimostra il rapporto Waste Watcher G8, spesso avvengono una volta che il cibo è già stato acquistato
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L'indagine è stata condotta su campioni di cittadini in Italia, Russia, Cina, Stati Uniti, Spagna, Germania, Regno Unito e Canada
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Dalla ricerca emerge che i motivi principali per lo spreco di cibo a livello domestico sono simili in tutto il mondo. Secondo il rapporto, il 44% delle famiglie dimentica la data di scadenza dei prodotti, il 40% ne acquista quantità troppo grandi e il 33% cucina troppo cibo, dovendolo così poi buttare via
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Una delle cause di spreco alimentare più diffuse in tutto il mondo è il dimenticarsi di avere acquistato il cibo. È così per il 68% dei cittadini statunitensi, per il 65% dei canadesi, il 61% per gli inglesi e per il 50% in Italia, Russia, Spagna e Germania
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In Cina il 64% dei cittadini contribuisce allo spreco alimentare globale per aver dimenticato il cibo fino a farlo deperire o per aver cucinato troppo e il 61% per aver comprato scorte troppo grandi
Il 72% dei cittadini cinesi “non apprezza” e quindi non riutilizza gli avanzi rimasti
Per combattere gli sprechi, i cittadini degli otto Paesi le cui abitudini alimentari sono state considerate per la ricerca, chiedono di potenziare l’educazione alimentare nelle scuole e fra i cittadini in generale
Pensano che possa essere utile 86 cittadini su 100 in Italia e in Russia, 85 in Spagna e 8 su 10 in Germania e Regno Unito
Altre vie proposte per educare la popolazione sul tema sono “la sensibilizzazione sui danni climatici ed economici legati agli sprechi”, la diffusione di etichette efficaci sui prodotti agroalimentari e la produzione di confezioni più piccole per prevenire gli sprechi
Non riscontra successo un’eventuale tassazione legata allo spreco di cibo
Guardando alle tecniche adottate da ogni nucleo familiare per prevenire il problema, le più diffuse sono aiutarsi con la classica lista della spesa -utilizzata da circa un terzo degli intervistati-, acquistare cibo fresco e destinare le grandi spese periodiche a prodotti meno deperibili
Ancora poco diffuse invece le strategie basate sull’uso di strumenti tecnologici, come app e piattaforme digitali con offerte di cibo last minute
La celebrazione della Giornata internazionale della Consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari si terrà, mercoledì 29 settembre, con una diretta sul sito della FAO. Interverranno anche Papa Francesco e il Segretario Generale dell'ONU Guterres