Sparita in crociera, assolto il marito: era stato condannato a 26 anni in primo grado

Cronaca

Della donna, di origini cinesi, si erano perse le tracce durante un viaggio dei due nel 2017. L'uomo, di nazionalità tedesca, ha sempre respinto ogni accusa dicendo che la moglie si allontanò volontariamente dalla nave

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I giudici di appello di Roma hanno assolto, ribaltando la sentenza di primo grado, Daniel Belling, l'uomo di nazionalità tedesca accusato di omicidio volontario e distruzione di cadavere in relazione alla scomparsa della moglie Li Yingley, 36enne di origini cinesi, durante una crociera nel Mediterraneo nel febbraio del 2017. In primo grado era stato condannato a 26 anni

La sparizione nel 2017

Dopo la sparizione della donna, avvenuta quando la nave era salpata da Genova ed era diretta a Civitavecchia, i sospetti ricaddero fin da subito sul marito che, il 20 febbraio dello stesso anno, venne arrestato con l'accusa di omicidio volontario. L'uomo fu preso mentre si stava recando all'aeroporto di Ciampino per prendere un aereo, insieme ai due figli di 6 e 4 anni, per fare ritorno in Irlanda. L'uomo ha sempre respinto ogni accusa dicendo che la moglie si allontanò volontariamente dalla nave.

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L'assoluzione arrivata "perché il fatto non sussiste"

I giudici di secondo grado hanno fatto cadere le accuse nei confronti di Belling con la formula più ampia, ossia "perché il fatto non sussiste". La Corte non ha recepito, quindi, la richiesta della Procura generale che aveva sollecitato la conferma della condanna di primo grado. Soddisfazione, dopo la lettura del dispositivo, è stata espressa dai difensori, gli avvocati Luigi Conti e Laura Camomilla. "E' stata riformata una sentenza priva della benché minima motivazione logico-giuridica", hanno commentato i difensori.

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