
Covid, come funziona la diffusione del droplet durante i concerti: lo studio
In un'esibizione in uno spazio chiuso è fondamentale la respirazione di chi canta. Una ricerca dell'Università di Parma, condotta assieme al Conservatorio di Musica Arrigo Boito, spiega come si propaga l'aerosol di goccioline di saliva durante la performance

Concerti e rischio contagi da coronavirus: in un'esibizione di canto in uno spazio chiuso è fondamentale la respirazione di chi canta. Una ricerca dell'Università di Parma, realizzata assieme al Conservatorio di Musica Arrigo Boito, spiega come si diffonde il droplet durante una performance
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La ricerca sulla propagazione dell'aerosol di goccioline di saliva da parte della voce cantata e dei principali strumenti a fiato è stata patrocinata dall'AEC-Association Européenne des Conservatoires, Académies de Musique et Musikhochschulen, e ha avuto il contributo personale di Andrea Chiesi, già presidente del Conservatorio
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Per i ricercatori, la movimentazione dell'aria determinata dall'emissione del fiato del cantante gioca un ruolo cruciale nel mantenere in sospensione le goccioline e le particelle più piccole
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Si tratta di uno studio interessante per il mondo della musica, perché l'emissione di droplet necessita conseguenti misure di sicurezza in un contesto in cui i musicisti, in particolare chi usa strumenti a fiato, non possono indossare la mascherina
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I primi dati disponibili sono riferiti in particolare all'emissione di goccioline a seguito del canto di un tenore e di un soprano

Si è potuto osservare che un ruolo fondamentale è svolto dall'agitazione dell'aria indotta dal respiro, con le particelle più leggere che possono essere trasportate anche per lunghe distanze con i flussi d'aria

Le goccioline di saliva più grandi precipitano più velocemente a poca distanza dal soggetto, ma gli aerosol si depositano più lentamente e possono essere trasportati dalle correnti indotte dalle emissioni canore

Si tratta di un aspetto che diventa rilevante in ambienti confinati, in spazi chiusi e non ventilati. In questi casi, la movimentazione dell'aria determinata dall'emissione del fiato del cantante gioca un ruolo importante

Ma oltre al cantante, anche i movimenti degli altri artisti possono essere responsabili del mantenimento in sospensione di goccioline più piccole. Le emissioni dovranno dunque essere considerate come getti continui o intermittenti all'interno di un ambiente omogeneo

La ricerca proseguirà con un ulteriore approfondimento della propagazione dell’aerosol di goccioline di saliva da parte della voce cantata e dei principali strumenti a fiato, con l’obiettivo di analizzarne l'impatto e promuovere possibili misure di mitigazione