
Mascherina e distanziamento rimangono gli unici obblighi. Ma si attende anche un'ordinanza del ministero della Salute dopo che le Regioni hanno chiesto l'applicazione di alcune norme nel tentativo di tutelare le attività economiche cercando di evitare la risalita dei contagi

Dal 31 maggio tre regioni italiane passano in zona bianca: si tratta della Sardegna, del Molise e del Friuli-Venezia Giulia. L'isola era stata nella fascia di minor rischio di contagio da coronavirus già all'inizio di marzo, per poi diventare prima arancione e poi rossa. Per le altre due regioni si tratta della prima volta
Sardegna, Molise e Friuli Venezia Giulia zone bianche dal 31 maggio
Per entrare in zona bianca bisogna registrare per tre settimane consecutive un’incidenza del Covid sotto i 50 casi per 100mila abitanti. Dal 7 giugno potrebbero dunque allentarsi le restrizioni anche in Liguria, Veneto e Abruzzo. A seguire, il resto dell’Italia, che potrebbe colorarsi tutta di bianco entro la fine del mese di giugno. Ecco cosa si può fare e cosa no in zona bianca
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Gli unici obblighi da rispettare in zona bianca sono: indossare la mascherina e mantenere il distanziamento personale. Ma nei giorni scorsi le Regioni hanno condiviso con il governo nazionale una linea da azione per evitare che risalgano i contagi. In quest'area saranno dunque introdotte più regole, con le stesse linee guida che già valgono per la zona gialla. Per questo motivo si è parlato di "zona bianca rafforzata"
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La proposta per le zone bianche delle Regioni, che sarà poi recepita in una prossima ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, prevede i criteri base della prevenzione: mascherine, distanziamento, areazione e sanificazione dei luoghi chiusi
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Nella zona bianca saranno dunque introdotte più regole - con le stesse linee guida che già valgono per la zona gialla - ma ci sarà anche una "anticipazione delle riaperture per le quali la normativa vigente dispone già la ripresa in un momento successivo"
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Anche il coprifuoco scomparirà in zona bianca. Dopo che è tramontata l'ipotesi di ripristinarlo dalle 24, i governatori hanno ribadito il "superamento delle limitazioni orarie alla circolazione e alle attività"
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Dal settore dei matrimoni, passando per i parchi tematici, congressi e piscine al chiuso, nei territori che entreranno in zona bianca nessuna attività, o quasi, dovrebbe rimanere chiusa per le restrizioni anti-Covid
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Rimane l'incognita discoteche. Le tre regioni che entreranno in zona bianca dal 31 maggio starebbero pensando a una riapertura parziale: i locali saranno autorizzati solo per i servizi di bar e ristorante, ma non sarà possibile ballare in pista. Tra le idee circolate per le discoteche in zona bianca, anche quella di un possibile accesso con il green pass

Tra le possibili regole in zona bianca, che potrebbero far parte dell'ordinanza del ministero della Salute, si valuta anche l’obbligo di stare seduti nei bar e ristoranti all’aperto, vietando la sosta in piedi davanti ai locali pubblici

Fermo restando il rispetto degli obblighi sull'utilizzo delle mascherine e il distanziamento, eventuali provvedimenti anti-assembramenti verranno discrezionalmente applicati laddove serve