
Varianti Covid Italia, ecco dove sono state segnalate: la situazione regione per regione
L’Iss, dalla fine del 2020, sta monitorando tre varianti del coronavirus che creano particolare preoccupazione: sono quella inglese, brasiliana e sudafricana. Queste mutazioni sono state segnalate anche nel nostro Paese, in tamponi positivi analizzati in diverse regioni: ecco dove
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Proseguono in tutta Italia le segnalazioni delle tre varianti di coronavirus che l'Iss sta monitorando dagli ultimi mesi del 2020 e che creano particolare preoccupazione: sono l'inglese, la brasiliana e la sudafricana. Già da settimane sono state individuate in persone positive in diverse regioni del nostro Paese. Ecco dove sono stati segnalati gli ultimi casi e le ultime notizie sul tema
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L’Iss nel suo monitoraggio settimanale redatto insieme al ministero della Salute, ribadisce che “alla luce della conferma della circolazione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità, bisogna mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilità". Il presidente Silvio Brusaferro ha detto che "nella migliore delle stime è emerso che l'aumento di trasmissibilità della variante Uk è del 39% ma con un range molto vario sul territorio, ciò vuol dire che la UK si trasmette il 39% in più. Una cosa diversa dalla prevalenza”
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Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna e della conferenza delle Regioni, parlando a Sky TG24, ha detto che “con l'arrivo delle varianti serve una valutazione diversa. Sarebbe il caso di discutere fra governo e regioni per capire se non valga la pena una restrizione omogenea di qualche settimana. Mi chiedo se questo saliscendi, con il cambio di colore delle regioni, alla luce delle varianti, non abbia qualche pecca che si può risolvere"
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Secondo i risultati dell'indagine rapida condotta il 4 e 5 febbraio da Iss e ministero della Salute, con la collaborazione dei laboratori regionali, la variante inglese è ormai diffusa nella maggior parte del territorio italiano, almeno nell'88% delle regioni. In alcune aree la prevalenza della variante inglese raggiunge il 59%. Ora è partita anche una nuova indagine dell'Istituto superiore di sanità per stabilire una mappatura sul territorio italiano del grado di diffusione delle varianti
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Il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, ha detto che bisogna “agire molto tempestivamente e in modo aggressivo contro le varianti non ancora molto diffuse, ovvero la brasiliana e la sudafricana. Quindi all'interno delle regioni vanno fatte delle zone rosse. L’inglese è più diffusa e diventerà dominante, ma dobbiamo fare di tutto per limitare le altre"
Lo speciale sui vaccini
PIEMONTE – Preoccupa in Piemonte la diffusione delle varianti. Sono stati registrati 23 casi di quella inglese. La Regione ha pronta una delibera per dividere il territorio in zone, in vista di eventuali chiusure mirate per bloccare i focolai sul nascere. L'area al momento più colpita dalla variante inglese è il Vco, per la vicinanza con la Svizzera
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LIGURIA – Nella regione è stata isolata la variante sudafricana in una paziente di 25 anni rientrata dall'estero. Il governatore Giovanni Toti ha detto che “ci sono prove scientifiche che la malattia in versione inglese non faccia più male di quella tradizionale”. I primi casi erano stati accertati in provincia di Imperia: nei distretti sanitari di Ventimiglia, Sanremo e Imperia
Le tappe del contagio globale
LOMBARDIA - Individuati due casi di variante inglese nella scuola dell'infanzia di via Lope de Vega, a Milano, e una di variante sudafricana nel Nido situato nella stessa via. Le varianti in Lombardia sono presenti nel 30% dei tamponi e potrebbero arrivare al 60-80%, ha spiegato nei giorni scorsi l’assessore regionale al Welfare Letizia Moratti
Lo speciale di Sky TG24 sul coronavirus
La Regione Lombardia ha posto 4 comuni (Viggiù, Bollate, Mede e Castrezzato) in fascia rossa fino al 24 febbraio perché, “oltre a esserci alcuni focolai, si è evidenziato che derivavano da varianti del virus, per lo più inglesi”. A Viggiù e in un paio di comuni del Varesotto, spiegano il governatore Fontana e il suo consulente Bertolaso, sembra ci sia “una variante della variante inglese, definita variante scozzese”
La situazione in Italia con grafici e mappe
TRENTINO E ALTO ADIGE - In Alto Adige, dove fino al 28 febbraio è stato adottato un lockdown duro, si è registrato un elevato numero di contagi, specialmente dopo la comparsa della variante sudafricana in quattro Comuni: Merano, Rifiano, San Pancrazio e Moso in Passiria. In Trentino c'è un presunto focolaio di variante inglese. Al momento sono 16 i contagiati, tutti dipendenti di una banca che lavorano in diverse filiali della valle di Fiemme
Coronavirus, tutti gli aggiornamenti in diretta
VENETO - La prevalenza della variante inglese sul territorio del Veneto è intorno al 17,7% del totale, in linea con il dato a livello nazionale. Vi sono anche due casi di variante brasiliana, isolati, in provincia di Padova e Venezia, come ha riferito Antonia Ricci, direttrice dell'Istituto Zooprofilattico delle Venezie (Izspve) di Padova. Intanto la variante inglese è stata individuata in quattro tamponi provenienti da un gruppo di sei prelevati tra i partecipanti ai Mondiali di sci di Cortina D'Ampezzo. I test non appartengono ad atleti

FRIULI-VENEZIA GIULIA – La variante inglese nei giorni scorsi è emersa in 17 casi su 267 campioni analizzati. A breve verrà ripetuta l’indagine. Un'ulteriore mutazione del virus, la "N439K", già rilevata negli Usa, è stata riscontrata per la prima volta in Italia, a Trieste, in ambito pediatrico

EMILIA-ROMAGNA – Dei 204 campioni su cui è stata effettuata l'analisi per l’indagine dell’Iss, raccolti da Piacenza a Rimini il 4 e 5 febbraio, 57 sono positivi alle varianti (27,9%). Ma la presenza della variante inglese sarebbe in crescita: i dati preliminari di un secondo studio - 177 campioni del 12 febbraio - indicano una percentuale del 41%. Paolo Bordon, direttore generale dell'Ausl di Bologna, ha detto che nel Bolognese ci sono alcuni focolai in Appennino e altri di tipo familiare su tutto il territorio, con alcune scuole dove si stanno facendo controlli

TOSCANA – Focolaio in una scuola media di Monteroni d'Arbia (Siena). "Sono attualmente 41 i positivi e circa 350 le quarantene attivate dopo l'accertamento di alcuni casi con presenza di variante brasiliana", ha spiegato il sindaco Gabriele Berni, che ha anche disposto la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado e fermato le attività sportive. Altri casi dello stesso ceppo a Chiusi (Siena). Nella provincia ci sono anche casi di variante inglese. Sospetto caso di variante inglese anche a Carrara (Massa Carrara)

UMBRIA - Confermati dall'Iss 63 casi totali causati da varianti, 41 dalla brasiliana e 22 dall'inglese, sui 77 campioni inviati, nel territorio umbro. La Regione sta ora aspettando i risultati relativi ad altri 114 tamponi. Nella regione è stata stabilita la zona rossa su quasi due terzi del territorio. Un uomo della provincia di Chieti positivo alla variante brasiliana è morto all'ospedale del capoluogo teatino. Il decesso risale ad alcuni giorni fa, ma la notizia è emersa solo venerdì quando è stata accertata la positività alla variante

MARCHE - La variante inglese "continua a girare e, anzi, ad Ancona e provincia è ormai diventata prevalente" rispetto al ceppo 'tradizionale' del Covid. Lo dice Stefano Menzo, direttore del Laboratorio di Virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona, dove arrivano campioni da tutte le Marche. La variante ha fatto la sua comparsa poco prima di Natale a Loreto, su un nucleo familiare che non aveva rapporti con la Gran Bretagna. Qualche giorno fa è stata riscontrata in alcune scuole di Tolentino e Pollenza (Macerata), e di Castelfidardo (Ancona)

LAZIO - Nel Lazio "si sono affacciate le varianti”, spiega l'assessore alla Salute Alessio D'Amato. “Nell'ultima valutazione dell'Iss avevamo una presenza nella regione di varianti al 17%. L’ultimo caso di quella inglese (circa 30 finora in totale) è stato accertato dalla Asl di Rieti. Il comune di Roccagorga (Latina) è zona rossa. Casi accertati di variante inglese nel Viterbese, al confine con l’Umbria

ABRUZZO - Il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha ricordato che "rimane valida l’ordinanza che fino al 28 febbraio colloca in zona rossa le province di Pescara e Chieti". I due territori "sono particolarmente colpiti dalla variante inglese”. Nell'area metropolitana la variante inglese è responsabile almeno di due contagi su tre. Si tratterebbe di una delle aree d'Italia in cui la variante sta circolando di più

Un operatore sociosanitario in forza all'ospedale dell'Aquila, vaccinato con richiamo, è risultato positivo alla variante brasiliana. Sarebbe stato contagiato in famiglia: nel nucleo familiare si è sviluppato un focolaio con circa 6 contagiati sui quali sono in corso approfondimenti per verificare se si tratta di variante brasiliana. Nei giorni scorsi nel comune aquilano di Poggio Picenze sono stati scoperti tre casi di variante brasiliana in tre cittadini brasiliani residenti nel centro a pochi chilometri dal capoluogo

MOLISE – Nella regione la variante inglese è presente soprattutto nell'area del Basso Molise e in maniera minore nella zona di Campobasso e della provincia di Isernia. Lo ha reso noto il governatore Donato Toma

BASILICATA – Primi casi di variante inglese anche in Basilicata. La conferma è arrivata dall'Istituto Spallanzani di Roma. I primi quattro casi riguardano la positività, scoperta oltre un mese fa, di persone residenti a Corleto Perticara (Potenza)

SARDEGNA - Alcuni casi di variante inglese del virus sono stati sequenziati nei laboratori Covid e di Ematologia dell'ospedale San Francesco di Nuoro. Si tratta di un cluster di Bono e di un caso a Nuoro e sono i primi casi accertati ufficialmente di variante del virus in Sardegna