
Esecutivo e rappresentanti degli enti locali stanno lavorando a un documento con le misure anti-Covid per il rientro in classe dopo le festività natalizie anche per gli alunni delle scuole superiori. "Il governo è molto unito sul fatto di riaprire il 7 gennaio", ha detto la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina. Ma alcuni governatori sono perplessi sulla capienza. Intanto gli studenti annunciano manifestazioni in tutta Italia per il 23 dicembre

L’obiettivo è ripartire il 7 gennaio con la didattica in presenza, anche per le scuole superiori. Il governo - soprattutto i ministri Azzolina, Boccia, Speranza, De Micheli, Lamorgese - e i rappresentanti delle Regioni stanno lavorando a un documento che possa regolare il riavvio delle lezioni negli istituti nonostante l'emergenza Covid. "Il governo è molto unito sul fatto di riaprire il 7 gennaio", ha detto la ministra dell'Istruzione ospite a Mezz'ora in più
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Ma non c’è ancora accordo totale fra le parti interessate. Da un lato ci sono alcuni governatori che hanno dubbi sul rientro in classe del 100% degli alunni, dall’altro lato ci sono gli stessi studenti che spingono per il ritorno tra i banchi e annunciano mobilitazioni fino al 23 dicembre
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Una corsia preferenziale per le scuole nel tracciamento delle Asl, nuove risorse per il trasporto pubblico e maggiore coordinamento sullo scaglionamento degli orari di ingresso di scuole, uffici e attività economiche. Sarebbero questi i contenuti del documento cui stanno lavorando governo e Regioni per il rientro in classe
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Tra gli argomenti accennati nel vertice tra esecutivo ed enti locali, anche quello del calendario scolastico nell'ottica del recupero per i bimbi più fragili e per chi ha perso alcuni apprendimenti. Governo e Regioni hanno convenuto sul fatto che il tema sarà affrontato più avanti
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Sullo scaglionamento degli orari, a Milano è stata presa una decisione per non creare ingorghi sui mezzi al mattino quando dovranno riaprire anche le scuole. ”Mi ha appena scritto il prefetto Renato Saccone - ha spiegato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a Timeline su Sky TG24 -, perché dal 7 gennaio i negozi di Milano, esclusi gli alimentari e i bar, apriranno alle 10.15 e così scaglioniamo un po' gli orari della città"

Il ritorno a scuola del 100% degli studenti però non convince tutti i governatori, come ha spiegato Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza Regioni e Province autonome, oltre che dell’Emilia-Romagna. “In qualche realtà - ha detto Bonaccini a L’Ospite su Sky TG24 - vi è la preoccupazione rispetto al tema della capienza, che sarebbe meglio partire col 50%. Il lavoro con le prefetture sta andando avanti mediamente bene, noi in Emilia Romagna siamo pronti a ripartire il 7 gennaio. In ogni caso l'importante sarebbe partire e non avere il timore di richiudere”

Anche studenti e famiglie premono per un rientro tra i banchi a pieno regime. Da domenica 20 dicembre a mercoledì 23 dicembre, ultimo giorno di scuola prima della pausa natalizia, sono previste mobilitazioni in tutta Italia, organizzate e promosse dal movimento 'Priorità alla Scuola', per mantenere alta l'attenzione sull'istruzione e affermare la necessità di riportare tutti gli alunni in classe in presenza e in continuità

Per il movimento ‘Priorità alla Scuola’, “il prolungamento della Didattica A Distanza per le scuole superiori è una scelta inaccettabile e irresponsabile. A quasi 12 mesi dall'inizio dell'emergenza non è concepibile negare un altro anno scolastico agli adolescenti italiani e, in alcune regioni, anche ai bambini”

“Il diritto all’istruzione - prosegue il movimento ‘Priorità alla Scuola’ - non può essere compresso da scelte politiche meschine, dall’incapacità e dalla scarsa volontà di risolvere i disservizi in nome dei quali le scuole sono state chiuse: la mancanza degli spazi, la scarsità dei trasporti pubblici e l'assenza di un sistema di monitoraggio sanitario”

Di questi temi e della questione delle risorse economiche che a breve saranno messe a disposizione dell’istruzione e che richiedono scelte politiche precise, si discuterà durante l'assemblea pubblica di ‘Priorità alla Scuola’, che si svolgerà online domenica 20 dicembre, alle ore 18, in diretta su Facebook dalla pagina www.facebook.com/prioritaallascuola
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Mercoledì 23 dicembre sarà mobilitazione in 28 città durante le quali studenti, docenti e genitori appenderanno, come monito, sui portoni delle scuole superiori gli striscioni con lo slogan "Ci si vede il 7 gennaio! #priorità alla scuola"

La protesta si svolgerà nelle seguenti città: Firenze, Pontedera (PI), Pisa, San Miniato (PI), Mantova, Modena, Faenza, Bologna, Roma, Milano, Torino, Napoli, Benevento, Verona, Salerno, Padova, Prato (FI), Pistoia, Massa Carrara, Pontecagnano (SA), Udine, Terni, Perugia, Vicenza, Bari, Taranto, Luserna San Giovanni (TO), Reggio Emilia