Covid e scuola, Conte: "Impegno per il ritorno in classe il prima possibile"
Molti studenti sono tornati sui banchi dopo il passaggio di alcune Regioni a zone con minori restrizioni. Rimangono in didattica a distanza i ragazzi delle superiori. Ecco la situazione nel nostro Paese
Nel bollettino del ministero della Salute del 18 dicembre sono stati registrati 17.992 nuovi casi su 179.800 tamponi analizzati. Tra chiusure per contagi e il confronto politico sulle prossime riaperture, ecco la situazione relativa alle scuole in Italia
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Il premier Giuseppe Conte ha spiegato che "il nostro obiettivo resta quello di poter far rientrare a scuola, in sicurezza, i ragazzi e le ragazze. E da parte del governo vi assicuro il massimo impegno per raggiungere questo risultato il prima possibile"
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Sulla riapertura delle scuole resta in piedi al momento l'ipotesi che possa avvenire dal 7 gennaio, anche se al momento non c'è la certezza
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Sulla riapertura delle scuole Gianni Rezza, direttore della prevenzione del Ministero della Salute, ha spiegato: "Molto dipenderà dalle dinamiche epidemiche negli specifici territori. Se dicessimo sin da ora che in tutta in Italia non c'è nessun problema, diremmo una cosa che andrebbe verificata"
Dalle scuole ai negozi: come cambieranno da gennaio gli orari a Milano
"Il 7 gennaio ripartono le scuole e sono tra quelli che pensava si potessero persino riaprire prima della fine dell'anno. Se ripartono il 7 è bene però che dopo non si chiudano", ha sottolineato il presidente della Regione Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini
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La Regione Lombardia, insieme ai Comuni capoluogo, Anci, Upl e ufficio scolastico regionale, invieranno lunedì al Governo una lettera, in cui verrà chiesta "per garantire sicurezza agli studenti della Lombardia, la ripresa delle lezioni in presenza dal 7 gennaio gradualmente - a partire dal 50% - per risolvere alcune criticità che potrebbero favorire una ripresa dei contagi"
Giulio Gallera, assessore al Welfare della Lombardia, ha spiegato: "Lavoriamo per riaprire le scuole il 7 gennaio. Abbiamo acquistato 3 milioni di test antigenici rapidi per essere tempestivi nell'individuare i ragazzi con i sintomi e abbiamo aumentato i posti in cui, individuato un alunno positivo, i compagni di classe possono andare a fare il test". Inoltre, "stiamo lavorando per scaglionare le entrate tra le 8 e le 10 così da diluire gli ingressi e le uscite e per ampliare il parco mezzi"
A Milano dal 7 gennaio i negozi apriranno alle 10:15, per fare in modo di non creare ingorghi sui mezzi al mattino quando dovranno riaprire anche le scuole e scaglionare gli orari della città. Lo ha spiegato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a Timeline su Sky Tg24
In particolare il sindaco di Milano ha spiegato che dal 7 gennaio "le scuole rimarranno in parte a distanza e vogliamo garantire che si possa portare un 75% di alunni in presenza, alcune classi entreranno alle 8 e altre alle 9.30".
In Alto Adige all'inizio della prossima settimana l'Azienda sanitaria altoatesina avvierà un progetto pilota in due scuole elementari: il cosiddetto "test antigenico della saliva" ha lo scopo di rilevare il virus nei bambini. Il tutto avverrà sotto la supervisione dell'Istituto Spallanzani e in collaborazione con l'Ospedale San Camillo di Roma. Le scuole in questione sono l'elementare in lingua tedesca di Chiusa e l'elementare in lingua italiana San Filippo Neri di Bolzano
Intanto una norma del decreto Ristori, approvato in via definitiva, prevede che Comuni e Regioni potranno stipulare convenzioni con bus privati, taxi e Ncc per rafforzare i trasporti in vista del rientro in classe
Inoltre il decreto Ristori stanzia 5,5 milioni per le scuole medie ed elementari per organizzare corsi di recupero in presenza