
Covid e scuola: contagi e dibattito sulla riapertura a gennaio. La situazione in Italia
Molti studenti sono tornati sui banchi dopo il passaggio di alcune Regioni a zone con minori restrizioni. Rimangono in didattica a distanza i ragazzi delle superiori. Ecco la situazione nel nostro Paese

Il bollettino del 15 dicembre del ministero della Salute ha indicato 14.844 nuovi contagi su 162.880 tamponi. Con il passaggio alla zona arancione o gialla, e la conseguente riduzione delle restrizioni, molte scuole hanno riaperto alle lezioni in presenza. Il 7 gennaio è previsto il rientro di tutti gli studenti a scuola, compresi i ragazzi delle superiori che torneranno tra i banchi in una percentuale del 75%
Il bollettino con i dati aggiornati al 15 dicembre
"Credo che sia ancora presto per dire se potremo o no riaprire completamente le scuole, anche le superiori" dopo le feste natalizie, perché "l'incidenza dei casi è ancora molto elevata e finché non abbassiamo l'incidenza è difficile parlare di riapertura delle attività", ha detto il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, nella conferenza stampa sull'analisi della situazione epidemiologica
Tutti gli aggiornamenti sul coronavirus
Una classe terza della scuola media Serafino Gnutti di Lumezzane (Brescia) è in quarantena dopo la scoperta di uno studente positivo. L'Ats di Brescia ha disposto il periodo di quarantena per i contatti stretti. Tutti gli spazi utilizzati dallo studente risultato positivo saranno sanificati
Covid-19, l’allarme di Unicef: “Il vaccino agli insegnanti per riaprire le scuole”
Nel comune di Altamura (Bari) rimane la sospensione della didattica in presenza in tutte le scuole, che riapriranno quindi il 7 gennaio, nonostante il passaggio del paese in zona gialla
Scuola e Dad, 1 su 3 fa lezione in pigiama
"Il livello di contrapposizione ideologica che si è sviluppato intorno al tema dell'apertura/chiusura delle scuole in pandemia non è tollerabile in un momento così delicato”, scrive intanto su Facebook l'assessore alla Salute della Regione Puglia, Pierluigi Lopalco. "Affermare tout-court che 'la scuola è sicura' è un atteggiamento tanto stupido, quanto stupido è attribuire alla chiusura delle scuole un ruolo salvifico”
Come l'alimentazione può aiutare la concentrazione durante la Dad
Poi Lopalco conclude: "L'approccio prudenziale della nostra regione che mira a limitare (non escludere) la didattica in presenza credo sia un buon compromesso. Affollare nuovamente le classi solo per far fede a una presa di posizione ideologica non mi sembra una buona idea"
Covid-19, Miozzo (Cts): "Ipotesi terza ondata? Non collegata alla scuola"
La riapertura delle scuole al 7 gennaio è "un casino. Davvero. La scuola merita tentativi di riaprire più decisi e da questo deriva lo sforzo organizzativo non da poco che si sta provando a fare. Ma oggi fatico a immaginare come si possano strutturare i sistemi di trasporto e gestire tutti i passaggi con dei protocolli”, è l’avviso di Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università Statale di Milano

“In giro con la scuola tornerebbero non solo 8 milioni di giovani studenti ma almeno altri 2 milioni di lavoratori che si occupano del settore - dice Pregliasco - A loro vanno aggiunti tutti i familiari che si muovono per accompagnare i più piccoli in classe. È evidente che se i numeri saranno quelli di una terza ondata sarà difficile. La sola cosa che possiamo fare è arrivare a quel punto nel migliore dei modi"

"La pandemia da Covid-19 ha sconvolto l'istruzione dei bambini nel mondo. Vaccinare gli insegnanti è un passo fondamentale per farla tornare alla normalità" è l’allarma lanciato, in una nota, dal Direttore Generale dell'Unicef Henrietta Fore

"Nel momento peggiore, alla fine di aprile 2020, le chiusure delle scuole a livello nazionale - ricorda Fore - hanno interrotto l'apprendimento di circa il 90% degli studenti nel mondo. Questo numero è calato da allora, ma si continua a presupporre, senza riscontri, che chiudere le scuole potrebbe rallentare la diffusione della malattia, nonostante ci siano sempre più prove secondo cui le scuole non sono i principali diffusori della trasmissione fra le comunità”

L'Unicef chiede quindi che "gli insegnanti vengano considerati prioritari nella somministrazione del vaccino, una volta che il personale sanitario in prima linea e le popolazioni ad alto rischio saranno state vaccinate. Questo aiuterà a proteggere gli insegnanti dal virus, permetterà loro di insegnare in presenza e di tenere le scuole aperte"

Intanto a Ferrara l’Associazione culturale Arte.na porta avanti, con il Comune, percorsi didattici per la conoscenza del patrimonio dei Musei Civici di Arte Antica (Palazzo Schifanoia, Civico Lapidario, Palazzina di Marfisa d'Este, Palazzo Bonacossi, Casa di Ludovico Ariosto) e di fronte all'emergenza Covid ha messo in campo anche strumenti 'a distanza' per mantenere viva l'offerta didattica per tutte le scuole, utilizzando i social

Nei periodi di aperture sono stati confermati gli appuntamenti tra cui il compleanno al museo, le visite guidate, i corsi di pittura e disegno e le lezione-laboratorio. Durante le chiusure buona parte delle iniziative sono transitate online. L'associazione ha caricato sul web materiale informativo, con video, immagini, visite virtuali, laboratori a distanza. I ragazzi hanno avuto accesso a una molteplicità di contenuti, in larga parte connettendosi a Facebook, utilizzato con fine educativo e formativo e per colmare la distanza in tempi di chiusure e restrizioni