
Coronavirus, stretta dei governatori: le regole in vigore nelle diverse regioni
Lombardia, Liguria, Campania, Piemonte, Lazio e Basilicata hanno già deciso misure più restrittive per cercare di contrastare la diffusione dei contagi. Altri presidenti stanno valutando. La Sardegna va verso un lockdown di 15 giorni. Tra le iniziative: disposizioni sulla didattica a distanza per le scuole superiori e università, spostamenti vietati di notte, centri commerciali chiusi nel week-end

Mentre in Italia continua a salire il numero di nuovi casi di coronavirus, le Regioni stanno adottando misure più stringenti per cercare di contrastare la diffusione della pandemia. Dalla Lombardia al Lazio fino alla Campania, alla Basilicata e alla Sardegna, ecco le regole decise dai governatori
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La Regione Lazio ha predisposto una circolare che prevede il blocco della circolazione dalle 24 alle 5 da venerdì prossimo e sarà valida per 30 giorni. Gli spostamenti di notte saranno consentiti solo per motivi urgenti o di lavoro e dovranno essere comprovati da un’autocertificazione
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Sempre nel Lazio, previste disposizioni sulla didattica a distanza alle superiori e all'Università che scatteranno da lunedì prossimo. Per gli studenti delle superiori, tranne quelli del primo anno, ci sarà la didattica a distanza al 50%. Per gli atenei, lezioni online al 75% tranne che per le matricole e le attività di laboratorio
Il bollettino con i dati aggiornati al 21 ottobre
Da lunedì si svolgerà con la didattica a distanza anche l'attività scolastica nelle scuole secondarie della Lombardia, come prevede l'ordinanza della Regione firmata dal presidente Attilio Fontana
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Il provvedimento di Fontana entrerà in vigore da giovedì 22 ottobre. Dispone limitazioni alle aperture delle grandi strutture di vendita e dei centri commerciali nei fine settimana, misure per prevenire l'affollamento all'interno degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e degli esercizi commerciali al dettaglio, il divieto di svolgimento delle fiere di comunità e delle sagre
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In Lombardia, poi, sarà vietato spostarsi dalle 23 alle 5: sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d'urgenza o per motivi di salute, in ogni caso è consentito il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza e ci sarà bisogno di un’autodichiarazione per certificare gli spostamenti
Sardegna verso un lockdown di 15 giorni: nel weekend attesa l’ordinanza
La Lombardia ha adottato "pesanti, ma necessarie misure", che "resteranno in vigore per tre settimane e saranno sospese o prolungate in relazione alla diffusione del virus", ha scritto su Facebook il presidente della Regione Attilio Fontana. "In questo momento – ha aggiunto – agisco con la pesante responsabilità di chi è chiamato a tutelare esclusivamente la salute dei cittadini sapendo che attraverso di essa si potranno anche risolvere i problemi economici collaterali scaturiti da questo momento storico. Sursum corda"
Torna l’autocertificazione in Lombardia, Lazio e Campania: il modulo
Blocchi anche in Campania. Da venerdì scatta la chiusura dei locali pubblici alle 23: saracinesche giù per ristoranti, bar e pub. "Per quanto riguarda le altre decisioni relative alla prevenzione e al contrasto dell'epidemia - si legge nel testo dell'ordinanza di De Luca del 20 ottobre - si suggerisce di richiedere al Ministro della Salute di condividere e disporre la sospensione di ogni attività dalle 23 alle 5 del mattino e degli spostamenti dalle 24, a partire dal prossimo fine settimana sull'intero territorio regionale"

Dalla mezzanotte di venerdì entra in vigore anche il limite agli spostamenti interprovinciali e la reintroduzione l’autocertificazione: non sarà possibile spostarsi senza motivo da una provincia all'altra. Consentiti solo gli spostamenti per “salute; comprovati motivi di lavoro; comprovati motivi di natura familiare; motivi scolastici e/o afferenti ad attività formative e/o socio-assistenziali; altri motivi di urgente necessità. È in ogni caso consentito il rientro presso la propria residenza o domicilio abituale”

Nuove misure anche in Liguria. Da lunedì nelle scuole superiori, tranne per le prime classi, si passerà alla didattica a distanza a rotazione per il 50% degli studenti

In tutta la Liguria vale il divieto di assembramento, mentre a Genova il sindaco ha decretato che dalle 9 di sera alle 6 del mattino "si potrà circolare soltanto se si va in uno specifico esercizio commerciale, in un ristorante o in un bar”

Obbligo per le classi dalla seconda alla quinta della scuola secondaria di secondo grado di seguire per almeno il 50% dei giorni la didattica digitale a distanza, in alternanza con la presenza in aula, anche in Piemonte

In Piemonte, poi, centri commerciali chiusi nel fine settimana. Tutte le attività devono comunque chiudere entro mezzanotte, a parte bar e ristoranti che non hanno consumo ai tavoli, che chiudono alle 18

Restrizioni anche in Basilicata: da venerdì 23 ottobre, nelle scuole superiori almeno il 50 per cento degli studenti sarà interessato dalla didattica a distanza: lo stabilisce un'ordinanza del presidente della Regione, Vito Bardi. La Dad resterà in vigore fino al 13 novembre. Nell'ordinanza, Bardi ha stabilito anche la chiusura dei centri commerciali il sabato e la domenica, ad esclusione di generi alimentari, edicole, tabacchi, farmacie e parafarmacie

Per ora, quindi, le Regioni che hanno adottato nuove misure sono Lombardia, Piemonte, Liguria, Campania, Lazio e Basilicata. Altri governatori stanno valutando, la Sardegna, in particolare, va verso un nuovo lockdown: entro 24, massimo 48 ore, il presidente della Regione, Christian Solinas dovrebbe adottare i provvedimenti annunciati già ill 21 ottobre per frenare la salita della curva dei contagi. Si tratterebbe di uno "Stop&Go" di 15 giorni
Dalla riunione dei capigruppo, aperta all'opposizione, che si è tenuta la mattina del 22 ottobre, in videoconferenza in presenza del governatore, emerge che in Sardegna verrà ordinato lo stop per le principali attività, con contestuale chiusura di porti e aeroporti

“Dobbiamo stare molto attenti, il virus sta crescendo in tutta Europa, dove va peggio che da noi. Bisognerà vedere tra qualche giorno se la mascherina all'aperto e l'ultimo Dpcm porteranno risultati. E essere assolutamente pronti a prendere misure restrittive mirate, perché un nuovo lockdown generalizzato non se lo può permettere nessuno", ha dichiarato il presidente dell'Emilia-Romagna e della Regioni Stefano Bonaccini