Il pm Nobili: Sy "ha ammesso premeditazione, ha ponderato da giorni" il gesto compiuto sulla Paullese, dove ha dirottato e bruciato un bus pieno di studenti. Il procuratore Greco ringrazia i carabinieri: “Se non stiamo a piangere 51 bambini è grazie a loro”
Il caso della nave Mare Jonio è stato "l'episodio scatenante, la goccia che ha fatto traboccare il vaso". È quanto avrebbe detto nell'interrogatorio davanti al capo del pool dell' antiterrorismo milanese Alberto Nobili e al pm Luca Poniz, l'autista Ousseynou Sy (CHI È), il 47enne che ha dirottato un autobus, con a bordo 51 studenti di scuola media, a cui poi ha dato fuoco (GLI AGGIORNAMENTI - LE TESTIMONIANZE DEI RAGAZZI - GLI STUDENTI IN FUGA - LA TELEFONATA DI ALLARME).
Greco: intento stragista
"L'intento stragista era partito”. Non ha dubbi il procuratore della Repubblica di Milano Francesco Greco nel giudicare le azioni compiute da Sy. Greco ha ringraziato i carabinieri, in particolare quelli della stazione di San Donato Milanese che hanno salvato ragazzi che si trovavano sul pullman (LE FOTO): con il loro coraggio "hanno compiuto un'operazione che si vede nei film delle squadre speciali. Se non stiamo a piangere 51 bambini è grazie a loro”, ha detto. Durante la conferenza stampa in Procura, il responsabile dell'antiterrorismo milanese Alberto Nobili ha aggiunto che Ousseynou Sy "ha ammesso la premeditazione cioè di aver ponderato da giorni" il gesto compiuto oggi sulla Paullese. Anche per questo gli è stata notificata l'aggravante della finalità del terrorismo. Intanto il Viminale valuta la possibilità di revocargli la cittadinanza italiana.
Pm: ha detto che non voleva fare del male
Interrogato dai pm, Ousseynou Sy ha cercato di sminuire la sua azione dicendo che "non voleva fare male a nessuno e voleva arrivare a Linate e da lì prendere un aereo e scappare in Senegal”, ha spiegato il pm Nobili (L'AUTISTA RIEMPIE TANICHE DI BENZINA. VIDEO). L'uomo ha detto di averlo fatto perché "esasperato dall'attuale situazione migratoria”. Nobili ha anche aggiunto che Ousseynou Sy non è legato all'Isis e a nessun genere di organizzazione terroristica di matrice islamica. Durante l'interrogatorio in Procura a Milano, Ousseynou Sy ha detto che "se non fossero intervenuti i carabinieri nessuno si sarebbe fatto male” (IL BUS IN FIAMME - LA TESTIMONIANZA).
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