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Da Tav a Tap, grandi opere tra stop and go

Cronaca
(Archivio Getty Images)

Dal gas all'alta velocità alle trivelle, sono tante le polemiche sulle grandi infrastrutture italiane al centro del dibattito tra M5S e Lega

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Dalle Alpi alla Sicilia, dal gas all'alta velocità alle trivelle, si scaldano le polemiche sulle grandi infrastrutture italiane finite nel mirino del governo o comunque al centro del dibattito per le posizioni diverse tra M5S e Lega.

Tav Torino - Lione

La più imponente e politicamente ingombrante delle grandi opere, da sempre nel mirino di ambientalisti, comitati locali e 5 Stelle è tornata in queste ore al centro delle polemiche: il Movimento 5 Stelle è contrario alla sua realizzazione, la Lega favorevole; con un costo certificato di 8,6 miliardi (la quota italiana è di 2,9) per la tratta transnazionale con una maxi-galleria lunga 57 km dovrebbe entrare in servizio nel 2029. Sul progetto pende un'analisi costi benefici che secondo fonti vicine al Mit sarebbe negativa. I favorevoli alla Tav come il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e il leader della Lega Salvini invocano un referendum. E le frizioni tra Lega e M5s continuano, anche se  il ministro Danilo Toninelli che sulla Tav possa consumarsi una crisi di governo. (Tav, cos'è e tutte le tappe di una vicenda lunga oltre 20 anni).

Trivelle

Il caso è scoppiato dopo che Angelo Bonelli, esponente dei Verdi, ha rivelato che il ministero dello Sviluppo economico guidato da Luigi Di Maio a fine 2018  “ha dato il via libera alle trivelle per la ricerca del petrolio nel mar Ionio”. Accusati di aver tradito le promesse elettorali, Di Maio e il ministro dell’Ambiente Sergio Costa si sono difesi sostenendo che le autorizzazioni fossero state concesse dal governo precedente. Ma Salvini non è d'accordo: "Trivellare vicino alla costa no, ma dire di no a ricerche in mezzo al mare per partito preso rimettendo in discussione contratti già fatti non mi sembra molto intelligente". A gennaio il ministro Costa ha continuato a sostenere il "no" alle trivellazioni, ma il viceministro leghista Massimo Garavaglia sostiene invece che "ci sono atti obbligatori". La questione ha rischiato di far saltare anche il dl semplificazioni, ma secondo fonti parlamentari leghiste, si sarebbe raggiunto un accordo con una sospensione di 18 mesi delle ricerche di idrocarburi e un aumento di 25 volte dei canoni per le concessioni delle trivelle.

Terzo valico ferroviario

Tra Liguria e Piemonte, e snodo del corridoio europeo Reno-Alpi. Situazione simile a quella della Tav, anche se a dicembre 2018 è stato firmato l'avvio del quinto dei sei lotti dei lavori.

Gronda autostradale del Ponente di Genova

E' il raddoppio dell'autostrada A10 tra Genova Ovest e Vesima per alleggerire il traffico cittadino, è un'opera che vale 4,7 miliardi e la cui realizzazione prevede 10 anni di lavori e 5 grandi cantieri che dovrebbero partire già quest'anno. C'è già l'ok dell'Ue. Il M5s non la vuole, sostenendo che il traffico non è tale da giustificare l'intervento. Strategica invece per la Lega. Proprio per questo non sarebbe ora in discussione.

Pedemontana Lombarda

Il progetto fortemente sostenuto dalla giunta Maroni ora è in stallo, con solo 30 km realizzati sui 157 previsti. Poco più di un mese fa il Movimento 5 Stelle lombardo ha votato contro il completamento dell'opera.

Mose

La grande diga veneziana, progettata nel 2003 e ancora non finita, è stato definita dal M5s un "sistema di illegalità diffusa" che ha prodotto uno spreco di 5 miliardi e un danno erariale di 37 milioni.

Tap

Il gasdotto (COSA E')  che dal primo trimestre del 2020 dovrebbe portare gas dal Mar Caspio all'Italia, ha visto il M5s in prima linea contro l'opera con i grillini schierati a fianco dei cittadini e dei comitati no Tap a difesa del territorio. Dopo una vivace contestazione alla ministra per il Sud del M5S Barbara Lezzi è intervenuto il vicepremier di Maio che ha sostenuto: "Se queste opere scontano la contrarietà dei comuni, dei sindaci, e dei comitati, è per una semplice ragione: è perchè sono state calate dall'alto". Ma a ottobre 2018 Di Maio ha detto che il gasdotto tra Azeirbagian e Puglia va ormai fatto perché l’ammontare delle penali da pagare in caso di mancato rispetto degli accordi “è anche più alto di 20 miliardi”.

Le altre opere

Il nodo delle Infrastrutture è uno dei più caldi per il M5S anche per numerose altre opere importanti a livello nazionale e territoriale. Tra le altre in Emilia Romagna il passante di mezzo a Bologna; in Toscana la nuova pista dell'aeroporto di Firenze e il passante della Tav con lo scavalco di Campo di Marte; in Calabria la Sibari-Roseto.