Digitale terrestre, arriva il nuovo DVB-T2. Milioni di tv a rischio? Cosa cambia
Il Digital Video Broadcasting - 2nd Generation Terrestrial è un sistema che garantisce una trasmissione più efficiente del segnale e immagini di qualità superiore, oltre a liberare le frequenze necessarie perché il 5G possa arrivare in tutta Italia. Tuttavia secondo Assoutenti e Codacons nel nostro Paese ci sono ancora tantissimi apparecchi di vecchia generazione che andranno sostituiti o dotati di nuovi decoder
- Non sono passati neanche due anni da quando molti italiani hanno dovuto cambiare televisore o affiancare un decoder all’apparecchio il loro possesso, ma un altro cambiamento nel campo del digitale terreste è in arrivo
- Nel 2022 si è passati dal sistema di codifica MPEG2 al MPEG4 AVC: uno step propedeutico a quando sta per accadere ora, ovvero il prossimo switch-off del DVB-T che aprirà la strada al DVB-T2
- La sigla DVB-T2 sta per Digital Video Broadcasting - 2nd Generation Terrestrial. È un sistema che garantisce una trasmissione più efficiente del segnale e immagini di qualità superiore, oltre alla trasmissione in modalità HDR e l'implementazione dei canali in 4K
- Importante però è anche il fatto che il DVB-T2 permetterà una migliore gestione delle frequenze, liberando quelle a 700 MHz del DVB-T1 per consentire al 5G di diffondersi in tutta Italia
- Ma come si può sapere se la propria tv è da cambiare? Basta sintonizzarsi sui canali 200 o 558: se sono visibili l’apparecchio non è da sostituire perché potrà ricevere correttamente il nuovo segnale
- Un altro dettaglio di cui tener conto è l’età del televisore: quelli comprati prima del 2017 non hanno un sintonizzatore compatibile con DVB-T2 e il codec HEVC h.265, indispensabile per ricevere il nuovo segnale
- Al momento non c’è una data precisa che indichi quando lo standard DVB-T2 sarà l’unico sistema disponibile, ma il passaggio avverrà in modo graduale. Quello che si sa è che la Rai vorrebbe accendere il primo Mux in DVB-T2 il 28 agosto, avviando i primi test già nei prossimi giorni (il 27 e 28 maggio)
- Secondo il Codacons quello del DVB-T2 è "un nuovo 'switch-off' che potrebbe determinare ingenti costi per le famiglie: milioni di televisori attualmente presenti nelle case degli italiani non sono infatti compatibili con i nuovi standard di trasmissione, e con ogni probabilità dovranno essere sostituiti, determinando una nuova spesa in capo ai consumatori"
- "Ad appena due anni dall'ultimo switch-off avvenuto nel 2022 che ha comportato enormi disagi per gli utenti, arriva un nuovo cambiamento sul fronte del digitale terrestre - afferma il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso - Un passaggio ad un nuovo sistema di trasmissione che, tuttavia, non sarà indolore"
- "Si stima che in Italia siano almeno 10 milioni i televisori di vecchia generazione non in grado di supportare il nuovo segnale. Apparecchi che andranno sostituiti o dotati di nuovi decoder che li rendano compatibili con i più performanti standard - spiega Melluso - Per tale motivo chiediamo al governo di prevedere bonus e incentivi per quei cittadini che, per continuare a vedere la tv, saranno obbligati a rottamare il proprio apparecchio andando incontro a nuove spese"