“Acquisto Twitter perché è importante per il futuro della civilizzazione avere una piazza comune digitale dove un'ampia gamma di idee può essere discussa in modo salutare e senza ricorrere alla violenza”. Così il visionario imprenditore sudafricano ha sottolineato l’acquisizione, per 44 miliardi di dollari, del social network. Tra i primi provvedimenti, il licenziamento di quattro top manager
Ha comprato Twitter spinto dall' "amore" e dalla voglia di "aiutare l'umanità". Così Elon Musk ha sottolineato l’acquisto, per 44 miliardi di dollari, della celebre piattaforma di microblogging. “L’uccello è libero”, ha poi twittato in riferimento all’icona blu che contraddistingue il social network.
Licenziati quattro top manager
L’imprenditore sudafricano ha dunque completato l’iter per acquisire la piattaforma social e ha deciso subito di fare piazza pulita, licenziando in tronco quattro top manager di Twitter, tra cui il ceo Parag Agrawal. Gli altri silurati sono stati il chief financial officer, Ned Segal, il responsabile degli affari legali e della policy, Vijaya Gadde, e il general counsel Sean Edgett. Situazione che ha creato scompiglio nel quartier generale di San Francisco, dove Musk era già arrivato nelle scorse ore con un grande lavandino dal significato criptico.
Musk: “Lo faccio per cercare di aiutare l’umanità che amo”
“Acquisto Twitter perché è importante per il futuro della civilizzazione avere una piazza comune digitale dove un'ampia gamma di idee può essere discussa in modo salutare senza ricorrere alla violenza”, ha ribadito uno degli uomini più ricchi del mondo. E ha sottolineato poi, ancora, di voler evitare che il social media si possa dividere in "camere di risonanza della destra o della sinistra che generano più odio e dividono il Paese”. Questo perché, ha detto, “nel cercare senza sosta click, i media tradizionali hanno alimentato gli estremi. È per questo che compro Twitter. Non perché è facile, non perché fa soldi. Lo faccio per cercare di aiutare l'umanità che amo. E lo faccio con umiltà, riconoscendo che, nonostante i migliori sforzi, c'è una reale possibilità di fallire" nel cercare di centrare gli obiettivi.
Cosa può succedere adesso
Musk ha cercato dunque di rassicurare circa le sue intenzioni, ora che ha aggiunto anche Twitter al suo immenso impero. Agli inserzionisti, preoccupati da possibili minori controlli sui contenuti, ha spiegato che il social “non diventerà un inferno aperto a tutti” e che sarà un luogo dove “si può dire qualsiasi cosa senza conseguenze”. Poi, ecco un messaggio ai dipendenti della società, secondo cui non c'è nessuna intenzione di tagliare la forza lavoro del 75%, come ipotizzato nei giorni scorsi da alcuni media. Tra le intenzioni di Musk, secondo la stampa, quella di rivoluzionare la piattaforma, usandola anche come “acceleratore per creare X, l'app di tutto”. E magari quella di togliere le "censure", con la possibilità di un ritorno di Donald Trump sulla piattaforma, dopo che era stato bandito per aver istigato l'assalto al Congresso americano.