Le autorità federali statunitensi vogliono capire di più sull’operazione di acquisto del social network da parte del patron di Tesla. A rendere pubblica la notizia sono stati gli avvocati di Twitter, che ora premono per costringere il miliardario a chiudere l’accordo
È stato un lungo “tiro alla fune”: prima la proposta d’acquisto in primavera, poi la marcia indietro, quindi la recente riapertura delle trattative. Ora, però, si aggiunge un nuovo tassello nella complicata vicenda dell’acquisto di Twitter da parte di Elon Musk: l’inchiesta federale. La Sec, l’agenzia americana che controlla la Borsa, ha messo sotto indagine il patron di Tesla. Sotto la lente d’ingrandimento c’è proprio l’operazione, da ben 44 miliardi di dollari, per rilevare il social network dell’uccellino azzurro. A rendere pubblica la notizia sono stati gli avvocati di Twitter, depositando un’istanza alla Corte del Delaware. "Elon Musk - scrivono nella richiesta i legali dello studio Potter Anderson Corroon Llp - è attualmente sotto inchiesta da parte delle autorità federali per l'acquisizione di Twitter".
Un’indagine sull’andamento dei titoli
L’attenzione delle autorità si focalizzerebbe principalmente sull’andamento delle quotazioni in Borsa dei titoli del social, anche dopo le dichiarazioni pubbliche di Musk. Già lo scorso 4 aprile, l’agenzia federale aveva richiesto chiarimenti all’imprenditore su come si era mosso per le azioni di Twitter. Il patron di Tesla aveva dichiarato di aver acquisito più del 9 per cento per poi passare al lancio di un'offerta pubblica da 44 miliardi di dollari.
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Gli avvocati di Twitter vogliono vederci chiaro
Alla luce di questa indagine, ora i legali dell’uccellino azzurro vogliono chiarimenti. I legali hanno chiesto alla corte del Delaware di accedere allo scambio di mail tra l’imprenditore e gli agenti federali. L’obiettivo sarebbe quello di fornire un assist al social per costringere il miliardario a chiudere definitivamente l’accordo rilanciato la settimana scorsa, senza avere nuovi ripensamenti. “Questo gioco di nascondere la palla deve finire”, hanno fatto sapere gli avvocati. Tra le parti, infatti, è attualmente in atto una causa. Kathaleen McCormick, la giudice che si sta occupando del caso, ha dato tempo fino al 28 ottobre per trovare un accordo. “Questo gioco di nascondere la palla deve finire”, hanno fatto sapere gli avvocati del social.
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Ma i legali di Musk non ci stanno
Il team legale del patron di Tesla non sarebbe disposto, però, a consegnare le mail e gli altri documenti richiesti da Twitter. Gli avvocati di Musk si sarebbero opposti invocando il “privilegio investigativo”. In una nota rilasciata all’agenzia Reuters, Alex Spiro, uno dei legali di Musk, ha detto che la richiesta del social network sarebbe da considerarsi un “depistaggio”, aggiungendo che “gli unici ad essere sotto inchiesta federale sono i dirigenti di Twitter”.