Twitter vieta i post in cui si augura la morte a Donald Trump

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Si tratta, hanno spiegato dalla celebre piattaforma di microblogging, di un provvedimento valido nei confronti di chiunque. Tali post "non sono consentiti e dovranno essere rimossi. Questo non significa automaticamente la sospensione definitiva"

“I tweet che desiderano o augurano la morte, gravi lesioni personali o malattie mortali nei confronti di chiunque non sono consentiti e dovranno essere rimossi. Questo non significa automaticamente la sospensione definitiva”. E’ un tweet, datato 3 ottobre 2020, che la pagina certificata “Twitter Comms” ha pubblicato, confermando che chiunque auspichi la morte di qualcun altro, vedrà il proprio post cancellato anche se non rischierà direttamente il ban permanente dalla piattaforma di microblogging. La presa di posizione è arrivata proprio su segnalazione di un utente che ha condiviso un articolo in cui si parlava di una sospensione degli utenti che avessero augurato la morte a Donald Trump, in questi giorni alle prese con la guarigione dopo aver scoperto la propria positività al coronavirus.

La polemica

La segnalazione di Twitter, spiega la Cnn, ha però suscitato la reazione di quattro donne del Congresso democratico progressista, conosciute con il nomignolo di "The Squad", ovvero Alexandria Ocasio-Cortez, Rashida Tlaib, Ilhan Omar e Ayanna Pressley, che hanno sottolineato le minacce che ricevono sui social media, sostenendo che Twitter non stia facendo abbastanza al riguardo, o quanto meno ciò che ha deciso di fare nei confronti di Trump e delle minacce di morte a lui rivolte. "Seriamente, però, questo è un pasticcio. Le minacce di morte nei nostri confronti avrebbero dovuto essere prese più seriamente da Twitter", ha scritto proprio Rashida Tlaib. Anche Ocasio-Cortez, Omar e Pressley hanno scritto sul social, sostenendo che Twitter non abbia preso sul serio le minacce rivolte contro di loro. Le quattro donne, scrive la Cnn, sono state spesso vittime di brutali attacchi sui social media, inclusi post che hanno augurato loro la morte.

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La posizione di Twitter

"Su Twitter, la nostra massima priorità è quella di migliorare la qualità della conversazione pubblica e questo include anche garantire la sicurezza delle persone che utilizzano il nostro servizio. Gli abusi e le molestie non trovano posto su Twitter", ha detto proprio alla Cnn un portavoce della celebre piattaforma di microblogging. "Le nostre politiche, che si applicano a tutti e ovunque, sono chiare: non tolleriamo contenuti che desiderano, sperano o esprimono un desiderio di morte, lesioni personali gravi o malattie mortali contro un individuo o un gruppo di persone. Se identifichiamo gli account che violano queste regole, intraprenderemo azioni di contrasto”, ha poi aggiunto. Twitter, comunque, ha ribadito che augurare pubblicamente a qualcuno "morte, gravi lesioni fisiche o malattie mortali" non si traduce in una sospensione permanente automatica ma gli utenti che pubblicano ripetutamente tweet di questo tenore potrebbero comunque essere sospesi definitivamente.

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