Il colosso sudcoreano ha finalmente rilasciato la nuova app Samsung Health Monitor con il monitoraggio della frequenza cardiaca. La nuova funzione è disponibile per ora solo in Corea del Sud
Samsung Galaxy Watch Active 2 ora misura anche la pressione, anche se la funzione è attiva attualmente solo in Corea del Sud. Il colosso sudcoreano ha finalmente rilasciato la nuova app Samsung Health Monitor con il monitoraggio della frequenza cardiaca e dell’ECG. Il lancio della nuova funzione, in cantiere ormai da diverso tempo, è stato a lungo posticipato in quanto Samsung è stata costretta ad attendere l’autorizzazione da parte del Ministero della Sicurezza Alimentare e del Farmaco della Corea del Sud prima di poter procedere al rilascio.
Come si monitora la pressione
Per monitorare la pressione è necessario inizialmente calibrare lo smartwatch con un tradizionale misuratore da braccio. Portata a termine questa operazione, il sensore integrato sul dispositivo indossabile sarà in grado, rilevando il battito cardiaco, di dare indicazioni riguardo la pressione arteriosa di chi lo indossa. Come annunciato dalla stessa Samsung, la funzione EGC sarà disponibile solo in un secondo momento. Stando alle previsioni dell’azienda, verrà distribuita nel terzo trimestre del 2020 in Corea del Sud. "Il lancio dell'app Samsung Health Monitor dimostra la dedizione di Samsung a fornire assistenza sanitaria conveniente a tutti, integrando hardware avanzato e tecnologia software di ultima generazione“, ha commentato TaeJong Jay Yang, vicepresidente aziendale e capo dell’Healt Team di Samsung. "Siamo lieti che gli utenti con Galaxy Watch Active2 in Corea possano ora accedere alla nuova app e ricevere informazioni sulla salute. Non vediamo l'ora di espandere l'app a tutti i futuri prodotti Galaxy Watch”.
Samsung, nuovo brevetto svela smartphone con 6 fotocamere
Tra le ultime novità, Samsung ha recentemente registrato un brevetto, depositato presso il WIPO (World Intellectual Property Office) lo scorso dicembre, che svela uno smartphone targato con 6 fotocamere in grado di inclinarsi e orientarsi autonomamente. Oltre al grande numero di sensori di cui è composto, 6 di cui 5 grandangolari, ciò che sorprende è la capacità delle lenti di adattarsi allo scatto inclinandosi in base all’effetto fotografico che si vuole ricreare. Se il progetto vedrà luce, il nuovo modulo fotografico consentirà agli utenti di unire uno scatto in modalità ritratto e uno panoramico, e di ottimizzare sia la messa a fuoco sia la qualità degli scatti in condizioni di scarsa luminosità.