Nel 1990 tre squadre italiane, Milan, Juventus e Sampdoria vincono le tre coppe europee
In un maggio dove il calcio sembra un lontano ricordo ricorrono i 30 anni da uno che, invece, portò l'Italia nell'Olimpo del calcio europeo. Un mese incredibile che ci proiettava verso il Mondiale in casa. La fotostoria in ordine cronologico. (A cura di Carlotta Manzi)
Il 9 maggio 1990, in qualità di detentrice della Coppa Italia, la Sampdoria si ripresentò nella finale della Coppa delle Coppe, pronta a riscattare la finale persa contro il Barcellona l'anno prima
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A Göteborg, in Svezia, ci sono i belga dell'Anderlecht da battere. La squadra di mister Boškov è pronta a combattere e lo fa in tutti e due i tempi regolamentari ma senza riuscire a segnare
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Non segnano neanche gli avversari perché in porta Pagliuca è pronto a parare le palle più insidiose. Alla fine dei 90 minuti regolamentari, capitan Mancini e gli altri blucerchiati devono affrontare i 2 tempi supplementari
Il punteggio resta sullo 0-0 per quasi tutto il primo tempo supplementare quando, finalmente, gianluca Vialli la sblocca sfruttando una palla non trattenuta da De Wilde dopo un tiro di Salsano: 1-0 per la Sampdoria quando manca solo un altro tempo supplementare
In avvio del secondo supplementare, al 107°, Roberto Mancini serve un perfetto assist di dalla destra per Gianluca Vialli che ne approfitta e incorna la palla che finisce in rete
Sugli spalti esplode la gioia di tutti i tifosi che hanno sfidata la fredda primavera svedese per veder vincere i propri campioni. La Sampdoria così vince la sua prima Coppa delle Coppe che rimane, per il momento, il primo e unico trofeo internazionale della loro storia e della città
Il 16 maggio si gioca invece la finale di ritorno di Coppa Uefa, per la prima volta, tra due squadre dello stesso Paese: Juventus e Fiorentina
Ad Avellino, dove si gioca in casa Fiorentina, perché il Franchi era in ristrutturazione per Italia 90 e lo stadio di Perugia squalificato, la Juventus si presenta come quella da battere, grazie al 3-1 dell'andata a Torino
Galia subito, raggiunto dal viola Buso le marcature del primo tempo, ma al rientro negli spogliatoi i bianconeri Casiraghi e De Agostini chiusero l'andata
La Fiorentina è chiamata a fare la partita, ma un Baggio non incisivo (che il giorno dopo ufficializzerà il passaggio proprio alla Juventus) e le parate del portiere del bianconero Tacconi impediscono alla Viola di pareggiare o ribaltare il risultato. Uno 0-0 consegna la Coppa Uefa alla Vecchia Signora
In Irpinia esplode la festa bianconera, visto anche il folto numero di tifosi locali che fa propendere per il Club di Torino anziché essere la "casa" putativa della Fiorentina
Festa grande anche per mister Dino Zoff che ha portato la Juventus a vincere di nuovo in Europa dopo cinque anni e a vincere la Coppa Uefa dopo tredici
A chiudere quel maggio incredibile, con 4 squadre in finali di coppe europee, ci pensa il Milan impegnato, allo stadio Prater di Vienna, nella finale di Coppa dei Campioni contro i portoghesi del Benfica
Un primo tempo volato senza troppe occasioni ed emozioni, lascia spazio a un secondo tempo più incisivo della squadra italiana che trova al 67' il gol che sblocca la partita: van Basten dà una palla in profondità al connazionale Franck Rijkaard che ne approfitta e insacca la palla in rete
Partita praticamente finita e al triplie fischio finale via alla festa rossonera. I diavoli erano i campioni in carica e fino al 2017 sono rimasti l'unica squadra capace di difendere il titolo vinto l'anno prima
Erano ben nove stagioni che una squadra non bissava la vittoria nella competizione più importante del calcio europeo
Quella del 1990 è la quarta Coppa dei Campioni del Club, che allora era guidato da Arrigo Sacchi, allenatore capace di fare entrare il suo Milan nella storia
Quello era il Milan poi definito "degli olandesi" con van Basten, Gullit e Rijkaard che, insieme alle intuizioni di mister Sacchi, hanno cambiato il modo di giocare a calcio di una intera generazione
Niente più catenaccio, difesa ma a zona e anche pressing, Il Milan di Sacchi gioca con un 4-4-2 e ha ragione perché quell'anno vinse poi anche la Supercoppa Europea contro la Sampdoria e Coppa Intercontinentale contro l'Olimpia
Il Milan di Sacchi ma anche di Berlusconi, durante la sua presidenza, infatti, i rossoneri sono riusciti a conquistare la maggior parte delle Coppe e dei titoli della sua storia
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