Inter, i protagonisti dello scudetto della seconda stella: da Sommer a Lautaro. FOTO
I nerazzurri hanno conquistato il ventesimo tricolore della loro storia, con una cavalcata trionfale per lunghi tratti e un campionato dominato. Dalle scelte di Simone Inzaghi alla solidità difensiva, dalla regia di Çalhanoğlu alle magie di Dimarco, fino ai gol della ThuLa: ecco chi sono stati i principali artefici del successo
- L’Inter ha conquistato lo scudetto, il ventesimo della sua storia, quello della doppia stella. La stagione 2023-2024 è stata una cavalcata trionfale per lunghi tratti (condita anche dalla vittoria della Supercoppa italiana) con un campionato dominato dall’inizio alla fine. I meriti vanno divisi tra società, staff tecnico e giocatori. Ma chi sono stati i protagonisti principali del successo?
- L’allenatore di Piacenza può festeggiare il primo scudetto della sua carriera da allenatore alla terza stagione sulla panchina dell’Inter. Il primo anno aveva sfiorato il tricolore al fotofinish nel testa a testa con il Milan, l’anno scorso era arrivata la finale di Champions League persa con il Manchester City. Quest’anno invece ha dominato la Serie A a suon di record, mostrando un calcio pratico ma anche divertente
- Con l’addio in estate di Onana c’erano molte perplessità sul suo successore. Il portiere svizzero, arrivato dal Bayern Monaco, ha velocemente conquistato tutti con prestazioni solide e grandi parate, anche grazie a un affiatamento difensivo che ha prodotto numeri record a livello europeo. Tanti i clean sheet portati a casa (e un rigore decisivo parato a Nico Gonzalez a Firenze)
- Senza nulla togliere ad Acerbi, de Vrij e Bisseck, la straordinaria stagione a livello difensivo dell’Inter è dovuta in larga parte alle prestazioni monstre di Bastoni e Pavard. Il francese, arrivato dal Bayern, ha fatto dimenticare in fretta Škriniar. Mentre l’azzurro, nonostante la giovane età, gioca ormai come un veterano. E si è preso il lusso di servire anche diversi assist decisivi sganciandosi come ala aggiunta
- Uno degli idoli della tifoseria nerazzurra, ha completato la sua maturazione calcistica imponendosi come uno dei terzini più forti d’Europa, sempre che la definizione non sia riduttiva per il suo ruolo in campo. Lo si è visto come terzo in difesa, ala a tutta fascia, incursore, assist-man e bomber. Il suo gol a Empoli e quello da centrocampo contro il Frosinone rimangono tra i più belli visti in stagione
- Secondo molti, con la partenza di Brozovic l’Inter avrebbe perso molto in fase di costruzione. Invece Inzaghi ha puntato tutto sulla completa trasformazione di Hakan Çalhanoğlu in regista puro. E il turco è diventato ormai uno dei migliori interpreti al mondo del ruolo. A questo ha aggiunto una infallibilità quasi senza eguali sui rigori. E nello scudetto della stella ha contribuito superando la doppia cifra di gol fatti
- Accanto a Çalhanoğlu, intoccabili compagni di reparto in un centrocampo tra i più forti d’Europa, l’armeno e il sardo si sono alternati tra corsa, inserimenti, recuperi. Nessuno dei due è un incontrista eppure hanno saputo garantire filtro per poi lanciarsi box to box nella metacampo avversaria. Stagione di altissimo livello per entrambi
- Arrivato in estate dal Sassuolo, il giovane centrocampista italiano si è ritagliato un ruolo da gregario di lusso, entrando spesso a gara in corso ma contribuendo con alcune reti fondamentali: quella del 5-1 al Milan nel derby d’andata, ma soprattutto i gol vittoria contro il Verona e l’Udinese, entrambi arrivati in pieno recupero
- Il capitano argentino si è preso l’Inter sulle spalle con i suoi gol, trascinando i nerazzurri allo scudetto. Dal punto di vista realizzativo è la sua migliore stagione in campionato (per il terzo anno di fila ha superato la soglia dei 20 gol). Tra le partite simbolo, quella contro la Salernitana, in cui partendo dalla panchina ha realizzato 4 gol in 26 minuti dal suo ingresso in campo
- L’attaccante francese, figlio d’arte, è arrivato a costo zero da svincolato in estate, proveniente dal Borussia Mönchengladbach. Sembrava vicino al Milan ma poi ha firmato con i nerazzurri, rivelandosi una delle sorprese più piacevoli della stagione. Ha intrecciato da subito un feeling speciale con Lautaro, formando una delle coppie più prolifiche del campionato (ribattezzata la ThuLa). A febbraio era già andato in doppia cifra di gol in campionato (oltre ad aver servito numerosi assist)