
Novak Djokovic dopo l'espulsione dall'Australia: a quali tornei potrà partecipare?
Il tennista serbo, dopo l'esclusione dagli Australian Open, rischia di non poter partecipare al torneo per i prossimi anni. E anche gli altri Slam sarebbero a rischio, se le norme vigenti oggi non cambiassero nei prossimi mesi: ecco cosa potrebbe accadere alla carriera del numero uno del mondo

Novak Djokovic dopo l’espulsione dall’Australia non ha potuto partecipare all’Australian Open, primo Slam dell’anno. L’assalto al record solitario di vittorie nei tornei più importanti del tennis è quindi rimandato, ma fino a quando?
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L’attuale record di vittorie negli Slam è detenuto proprio da Djokovic, in coabitazione con Rafa Nadal e Roger Federer: venti trionfi ciascuno. E sebbene Nole sia il più accreditato a superarlo, potrebbe non poterlo fare quest’anno
Sono iniziati gli Aus Open senza Nole
Nole, durante l’interrogatorio al suo arrivo in Australia, ha dichiarato di non essersi vaccinato. E questo gli ha impedito non solo di giocare a Melbourne, ma potrebbe sbarrargli la strada anche per gli altri Slam: Roland Garros in Francia, Wimbledon in Inghilterra e Us Open negli Stati Uniti
Le tappe del caso Djokovic
Il Roland Garros, secondo Slam della stagione tennistica, si svolge da maggio a giugno sui campi in terra battuta di Parigi. Djokovic è il detentore del torneo che ha vinto due volte, la prima nel 2016. La sua partecipazione però è in forte dubbio
La folle storia del caso Djokovic
La ministra francese dello sport Roxana Maracineanu ha infatti comunicato che il pass vaccinale diventerà obbligatorio anche per gli atleti professionisti, senza eccezioni. Allo stato attuale dunque Djokovic non potrebbe partecipare al Roland Garros

Più fluida invece la situazione per Wimbledon, il terzo Slam dell’anno in programma tra giugno e luglio. Allo stato attuale, Nole potrà entrare nel Regno Unito: dovrà eseguire un tampone due giorni prima dell’arrivo e, se negativo, rispettare una quarantena di dieci giorni in cui dovrà effettuare altri due test

L’All England Club, l’organizzatore del torneo, non ha ancora stabilito i requisiti di partecipazione per il 2022: mancando ancora molti mesi, è difficile prevedere se i non vaccinati potranno iscriversi a Wimbledon. Djokovic è il detentore dello Slam inglese, che ha vinto 6 volte in carriera

Molto più netta invece la situazione negli Stati Uniti, sede del quarto e ultimo slam dell’anno: i non vaccinati che non hanno la cittadinanza non possono entrare nel Paese. E tra le pochissime esenzioni previste non rientra avere contratto in precedenza il coronavirus

A meno che le leggi statunitensi non cambino nei prossimi mesi, Novak Djokovic non potrà partecipare allo Us Open in programma tra agosto e settembre. Nole ha vinto il torneo tre volte, l’ultima nel 2018

Non è finita qui però, perché Djokovic rischia di essere escluso a lungo dall’Australian Open: le leggi di Canberra prevedono infatti il divieto d’ingresso nel Paese per tre anni in caso di espulsione dal Paese per visto irregolare. Il primo ministro Morrison ha però aperto la porta a una riconsiderazione del caso

Se non fosse concesso a Djokovic uno “sconto di pena”, Nole perderebbe anche le prossime tre edizioni del torneo. E considerando che a maggio compirà 35 anni, potrebbe voler dire non vederlo più sul cemento di Melbourne

E in Italia? Gli Internazionali di Roma, master 1000 in programma dal 2 al 15 maggio, potrebbero essere accessibili a Djokovic: avendo contratto il Covid-19 a dicembre, il suo Super Green pass sarebbe ancora valido per quella data

Molto dipenderà dall’evoluzione della pandemia nei prossimi mesi: le regole, in Italia come in tutti i Paesi menzionati, potrebbero cambiare significativamente nelle settimane a seguire