
La giornata dei campioni d'Europa: dall'arrivo a Roma alla visita a Mattarella e Draghi
L'arrivo a Ciampino, l'accoglienza dei tifosi, poi l'incontro, insieme anche al tennista Matteo Berrettini, reduce dalla finale di Wimbledon, con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale e con il premier Mario Draghi a Palazzo Chigi. Infine, giro sull'autobus scoperto per le strade di Roma. Ritorno in festa per la nazionale italiana Campione d'Europa. "Dedico la coppa a tutti gli italiani, in particolare a quelli che risiedono all'estero", ha detto Mancini

All'indomani della vittoria di Euro 2020, una giornata carica di impegni per gli Azzurri Campioni d'Europa. Dall'arrivo a Ciampino - con il capitano Giorgio Chiellini che ha indossato una corona e mostrato la coppa ai tifosi arrivati sia all'aeroporto che davanti all'albergo a Roma per accogliere i giocatori - fino agli incontri con Sergio Mattarella e Mario Draghi e il giro conclusivo sull'autobus scoperto: grande festa per la nazionale italiana

Dopo una sosta in hotel a Roma, i giocatori della Nazionale italiana campione d'Europa sono arrivati nel pomeriggio al Quirinale per l'incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tra i primi a scendere dall'autobus ci sono stati l'allenatore Roberto Mancini e il capitano Giorgio Chiellini
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I giocatori hanno scandito cori saltando assieme a una folla di alcune centinaia di persone, radunate davanti all'ingresso del Quirinale per salutare la squadra. Tantissimi anche i giornalisti, a cui Mancini e Chiellini hanno mostrato la coppa
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"Dedico la coppa a tutti gli italiani, in particolare a quelli che risiedono all'estero". Queste le parole del ct azzurro Roberto Mancini, poco prima di entrare al Quirinale per l'incontro con il presidente della Repubblica
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"È un onore essere al Quirinale. Siamo felici di aver dato una gioia e una speranza agli italiani dopo un periodo così difficile", ha detto ancora Roberto Mancini dal Quirinale. Per poi aggiungere ancora, durante l'incontro con Mattarella: "Questa vittoria è la dimostrazione che quando si crede fermamente in ciò che si fa, è possibile inseguire un sogno apparentemente irrealizzabile. Questa vittoria la dedichiamo agli italiani che possono finalmente gioire con noi"
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Al Quirinale, come sul campo di calcio, gli azzurri campioni d'Europa hanno cantato, senza risparmiare la voce, l'inno nazionale. Anche il capo dello Stato ha scandito le parole dell'inno, suonato da una banda militare nei giardini del Quirinale all'inizio della cerimonia, a cui partecipa anche Matteo Berrettini, il primo tennista italiano in finale a Wimbledon
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"Vorremmo dedicare questa vittoria a Davide Astori, che ho conosciuto e che avremmo voluto qui con noi oggi" è invece il messaggio di Giorgio Chiellini durante l'incontro con il presidente Mattarella, parlando dell'azzurro morto nel 2018. "Questa vittoria è per lei, che è stato il nostro primo tifoso - ha aggiunto rivolgendosi a Mattarella - e ai milioni di italiani nel mondo che non ci hanno mai fatto sentire soli"
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Il presidente della Repubblica ha invece ringraziato Mancini e gli Azzurri. "Negli Europei avete reso onore allo sport per diversi motivi - ha detto - avete vinto esprimendo un magnifico gioco che ha fatto divertire tutti. Avete reso onore allo sport, avete manifestato il legame comune che vi ha unito e armonia di squadra e questo è di straordinario valore. Un ringraziamento a Roberto Mancini: la fiducia che ha sempre manifestato, la rivoluzione nell'impostazione del gioco, l'accurata preparazione di ogni partita. Grazie, grazie davvero Mancini".
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Sempre al Quirinale, il capitano Chiellini ha poi affermato che "non abbiamo vinto l'Europeo per un rigore in più, ma per l'amicizia che ci ha legato in questa avventura: abbiamo tifato Matteo Berrettini, ci siamo sacrificati e aiutati. Ci siamo sentiti fratelli d'Italia". Mentre il tennista reduce dalla finale di Wimbledon: "Ho tifato dal primo minuto per gli Azzurri, per me un sogno essere qui e aver partecipato alla finale di Wimbledon. Spero di poter tornare con un trofeo più importante e rendere tutti orgogliosi"

Mattarella ha elogiato gli Azzurri ma anche l'impresa del tennista romano: "Siete stati accompagnati e circondati dall'affetto degli italiani e li avete ricambiati rendendo onore allo sport. Così come ha fatto Matteo Berrettini. Arrivare alla finale di Wimbledon ma la rimonta del primo set equivale a una vittoria". E al presidente della Repubblica è stata regalata una maglia numero 10 personalizzata, con le firme di tutti gli azzurri campioni d'Europa del calcio e una racchetta

Il presidente della Repubblica ha poi voluto ringraziare in particolare Gianluca Vialli che "ha espresso in tv i sentimenti che tutti noi sentivamo. Complimenti a Donnarumma per essere il miglior giocatore del torneo. E - ha aggiunto -voglio far mio il ricordo di Davide Astori. E poi Spinazzola che con le stampelle è riuscito a precedere tutti alla premiazione"

Mattarella, prima di lasciar andare gli Azzurri dal presidente del Consiglio Mario Draghi a Palazzo Chigi, ha posato con la nazionale e con Matteo Berettini per una foto tutti insieme

La nazionale italiana è poi stata ricevuta a Palazzo Chigi da Mario Draghi e dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Il premier Mario Draghi ha accolto gli azzurri in piazza Colonna dove ha stretto la mano al capitano Giorgio Chiellini, che portava il trofeo, e poi anche a Matteo Berrettini, il primo tennista italiano in finale a Wimbledon

Davanti a Palazzo Chigi è arrivato anche un pullman scoperto con la scritta "Campioni d'Europa", dove gli Azzurri sono saliti, dopo l'incontro con Mario Draghi, per festeggiare la vittoria. "Abbiamo vinto la trattativa, lo dovevamo ai tifosi se siamo arrivati fin qui lo dobbiamo anche al loro sostegno", ha spiegato ai cronisti Leonardo Bonucci

A bordo del bus, gli Azzurri hanno fatto un giro per le strade di Roma per festeggiare la vittoria con i tifosi e hanno cantato ancora una volta "Un'estate italiana", meglio conosciuta come "Notti magiche", il brano dei Mondiali di Italia '90, di Edoardo Bennato e Gianna Nannini

Il pullman, a passo d'uomo, si è mosso tra due ali di folla in direzione dell'hotel Parco dei Principi dove i giocatori sono rientrati al termine della giornata di celebrazioni nella capitale

Dal livello superiore del bus gli Azzurri hanno issato al cielo il trofeo, scatenando l'ovazione delle centinaia di persone raccolte attorno a piazza Colonna. Poi assieme alla gente hanno cantato l'inno nazionale. Il bus ha percorso alcune delle principali strade del centro tra cui via del Corso e piazza Venezia

Dopo aver raccolto l'omaggio del pubblico e delle istituzioni, il "day after" per la Nazionale di Mancini si è concluso con la cena e con i festeggiamenti in albergo