
Alex Zanardi: le corse, l'incidente e le medaglie. Storia di un Iron man. FOTO
È stato pilota in Formula 1 e campione di Cart negli Usa. Nel 2001 un drammatico incidente per cui ha subito l'amputazione delle gambe. Ha saputo rinascere sempre grazie allo sport, soprattutto con l'handbike. Il campione bolognese è diventato un simbolo e un volto dello sport paralimpico italiano e mondiale

Dal terribile incidente a una seconda vita, tutta vissuta al massimo. Alex Zanardi è non solo un campione ma anche un simbolo di rinascita e uno dei volti più riconoscibili e amati dello sport paralimipico. È stato campione di Cart e superturismo. Dopo un'esperienza in F1, il 15 settembre 2001 è rimasto coinvolto in un grave incidente automobilistico che gli ha tolto gli arti inferiori. Poi l'amore per il paraciclismo, con 4 medaglie d'oro alle Paralimpiadi e 8 titoli ai campionati mondiali su strada
Grave incidente in handbike per Alex Zanardi
Bolognese doc, Zanardi fa le sue prime esperienze nel mondo delle corse sui kart e nelle formule minori (Formula 3 e Formula 3000) negli anni '80. Il suo talento viene notato e nel 1991 esordisce in Formula 1 nella scuderia Jordan
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Nel 1992 resta senza un sedile e viene contattato da Flavio Briatore per svolgere i test per la Benetton. Quell'anno disputa tre gare in F1 sulla Minardi, in sostituzione dell'infortunato Christian Fittipaldi
Alex Zanardi, le immagini del grave incidente in handbike. FOTO
I due anni successivi, 1993 e 1994, sono gli anni della Lotus, a bordo della quale però Zanardi non ottiene grandi soddisfazioni sportive
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Zanardi decide quindi di provare altre esperienze: la scelta di tentare con la Formula Cart si rivelerà molto azzeccata per il prosieguo della sua carriera. Riesce infatti a lottare fin da subito per le prime posizioni
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Nel 1997, al suo secondo anno, Zanardi si laurea campione di Formula Cart. La stagione successiva è addirittura trionfale: conquista 7 vittorie, sale sul podio quasi sempre e vince di nuovo il titolo, questa volta con quattro gare d'anticipo
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Il pilota bolognese viene quindi contattato dalla Williams per ritornare in F1. Resterà soltanto un anno, dopo una serie di risultati deludenti, e abbandonerà di nuovo il Circus

Dopo una lunga pausa, Zanardi firma un contratto per tornare in Formula Cart nel 2001. L'inizio della stagione è difficile ma la monoposto e il team man mano fanno progressi

Il 15 settembre 2001, nella tappa europea del campionato sul circuito del Lausitzring in Germania, Zanardi è all'opera con una rimonta che lo sta portando a ridosso delle prime posizioni. A tredici giri dalla fine, dopo essere uscito dai box, perde il controllo della vettura e va in testacoda in mezzo alla pista. Viene colpito dall'auto di Alex Tagliani, che arriva ad alta velocità. L'impatto è tremendo

La vettura di Zanardi viene colpita perpendicolarmente. Le sue condizioni sembrano disperate: l'impatto gli ha praticamente tranciato le gambe e il pilota rischia di morire dissanguato. Riceve addirittura l'estrema unzione

Zanardi però ce la fa, e dopo alcuni giorni di coma, sei settimane di ricovero e una quindicina di operazioni, lascia l'ospedale per la riabilitazione

Nel 2003 Zanardi torna nel circuito tedesco luogo dell'incidente, per effettuare simbolicamente i restanti 13 giri della gara del 2001 a bordo di una vettura appositamente modificata per lui

Il pilota bolognese riesce a tornare a correre a tutti gli effetti. Nel 2005 è a bordo di una BMW del campionato mondiale turismo, e vince anche una gara. Nello stesso anno, riesce addiritura a conquistare il Campionato italiano superturismo

Nel 2006 torna anche a bordo di una F1 per un test su una monoposto BMW modificata per lui

Intanto prosegue anche con diverse soddisfazioni la carriera di Zanardi sulle ruote coperte. Nel 2014 partecipa anche alla 24 Ore di Spa

Parallelamente agli impegni automobilistici, Zanardi si impegna a fondo in attività a favore di persone e atleti disabili. Diventato un simbolo di rinascita e di capacità di lottare, intraprende una nuova carriera sportiva nel paraciclismo dove corre in handbike

La carriera di Zanardi nel paraciclismo è una sorpresa dopo l'altra. Arriva quarto alla Maratona di New York, nel 2007, alla sua prima gara. Nell'edizione 2011 sarà invece davanti a tutti

Zanardi conquista una medaglia d'argento ai mondiali del 2011, poi si dedica cuore e anima alle Olimpiadi di Londra 2012. Ed è un trionfo: oro sia nella prova a cronometro che in quella in linea, e argento nella staffetta insieme a Francesca Fenocchio e Vittorio Podestà

Tra il 2013 e il 2019 conquista 12 titoli mondiali, che lo rendono il più vincente di sempre nella storia del paraciclismo

Alle Olimpiadi di Rio nel 2016 arrivano altri due ori, nella cronometro e in staffetta con Luca Mazzone e Vittorio Podestà, e l’argento nella gara in linea

"Volevo solo pedalare: ...ma sono inciampato in una seconda vita" è il libro in cui Zanardi si racconta attraverso il recupero dopo l'incidente dopo aver attraversato la sofferenza, e l'approdo a una nuova vita di successi

Il 19 giugno 2020 Zanardi rimane coinvolto in un grave incidente stradale. Secondo quanto ricostruito, l’atleta 53enne stava partecipando a una staffetta da Pienza a San Quirico d'Orcia (Siena) quando, all’altezza di una curva sulla statale 146, si è scontrato con un camion che procedeva in direzione opposta. È stato ricoverato in condizioni gravissime a Siena
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