Sinéad O’Connor, chi era la cantante resa immortale da Nothing Compares 2 U

Sinéad Marie Bernadette O’Connor era nata a Dublino l’8 dicembre 1966. Già a 14 anni ha esordito con il gruppo irlandese In Tua Nua con il brano Take my hand, successo del 1984. Poi collabora con i Ton Ton Macoute e ottiene il primo contratto discografico

Si trasferisce a Londra e pubblica il suo primo disco, The Lion and the Cobra, nel 1987, ottenendo un grande riscontro di vendite e critica. L’immortalità arriva nel 1990 con il singolo Nothing Compares 2 U che raggiunge le vette delle classifiche di tutto il mondo. Il brano, scritto da Prince alcuni anni prima, con la versione di Sinead O’Connor è un successo clamoroso che trascina anche l’album I Do Not Want What I Haven’t Got a vendere 7 milioni di copie

Negli anni seguenti pubblica il terzo album Am I Not Your Girl? con rivisitazioni di celebri pezzi jazz. A inizio anni ’90 ha anche avuto una relazione con Anthony Kiedis, il cantante dei Red Hot Chili Peppers

In questa fase alcuni episodi creano un alone di polemiche su di lei, come l’interpretazione di una canzone di Bob Marley con alcune frasi cambiate per attaccare la pedofilia nella Chiesa, culminata con la foto di Papa Giovanni Paolo II strappata davanti alle telecamere

I suoi album successivi non hanno mai avvicinato le vette di successo dei primi lavori. E Sinead ha diradato le sue apparizioni pubbliche. Viene ordinata prete da un movimento cattolico indipendente, decidendo di farsi chiamare Madre Bernadette Mary e annunciando nel 2003 di volersi allontanare dal mondo discografico

Il suo ultimo lavoro in studio risale al 2014, quando pubblica l’album I’m not Bossy, I’m the Boss, che ha avuto buone recensioni. Nel 2015 un suo messaggio su Facebook in cui diceva di essere andata in overdose aveva allertato le autorità locali

Anche negli ultimi anni ha spesso manifestato un profondo disagio esistenziale. “Sono da sola, tutti mi trattano male e sono malata. Le malattie mentali sono come le droghe”, ha detto in un video nel 2017

Nel 2018 ha annunciato di essersi convertita all’Islam adottando il nome di Shuhada’ Davitt. Già l’anno prima aveva cambiato il suo nome all'anagrafe in Magda Davitt. Nel 2021 ha pubblicato un’autobiografia intitolata Rememberings

Il 7 gennaio 2022 il figlio Shane, di 17 anni, avuto da una relazione col cantante Donal Lunny, è stato ritrovato morto. Era scomparso da due giorni, dopo essere scappato da un centro psichiatrico dove era ricoverato per aver manifestato tendenze suicide