
La Prima Estate, il giorno di Jamiroquai, Nu Genea, Studio Murena e Bruno Belissimo. FOTO
“This is the return” e non solo di Jamiroquai, lo Space Cowboy più famoso di sempre. Ma anche del funk, di cui la band britannica è da sempre un’esponente in prima linea. A La Prima Estate, in un sabato sera caldissimo, erano quindicimila le persone per il ritorno, dopo anni, della band guidata da Jay Kay, ma anche per i suoni disco-funk (con un linguaggio che unisce francese a napoletano) dei Nu Genea. Per la band Studio Murena e Bruno Belissimo, che ha dato il via alle danze in questo sabato di inizio estate

Inutile negarlo: tutti aspettavamo il ritorno di Jamiroquai, la band di funk più cool degli ultimi trent’anni che, dopo qualche anno, è tornata in Italia. Finalmente! L’attesa è valsa la pena: quasi ventimila persone, tutte insieme, pronte a cantare quelle canzoni capaci di raccontare pezzi di storia di ciascuno di noi. Passano gli anni, ma Jay Kay resta sempre lo stesso. Anzi: è sempre meglio, voce e salti compresi
La Prima Estate, la grande serata dei Jamiroquai
Il concerto si apre sulle note di Main Vein, a cui segue Little L: Jason Kay, con la sua tuta diventata il suo simbolo e un copricapo che ricorda molto quelli indossati dai capi indiani, si muove con la sua immancabile naturalezza ed energia sul palco. Ma la prima, vera ovazione si vede (e sente, eccome se si sente!) quando partono le note di Space Cowboy
La Prima Estate, Jamiroquai in concerto il 24 giugno. INTERVISTA
È un pezzo di storia, un tuffo nei ricordi di cui abbiamo (e avremo, sempre) tutti bisogno. Che dire, quindi, a Jay Kay e i suoi musicisti? Grazie, grazie, grazie. Perché l’atmosfera degli anni in cui sono state pubblicate quelle canzoni (e gli anni in cui i Jamiroquai erano una delle pochissime band a fare acid jazz) è stata perfettamente ricreata qui, al Parco BussolaDomani. Ma attenzione: nulla di nostalgico, perché Jamiroquai è la colonna sonora anche oggi. E forse proprio oggi è ancor meglio di ieri
La Prima Estate, le foto della serata di venerdì 23 giugno
La scaletta ha il meglio di Jamiroquai: c’è "Time Won’t Wait", "Emergency On Planet Earth", "Cosmic Girl", "Canned Heat", "Love Foolosophy". In chiusura, dulcis in fundo, arriva l’eterna "Virtual insanity" e sembra di rivedere Jay Kay muoversi in quel video che sì, ha fatto un pezzettino di storia. "Odio il coprifuoco" dice verso la fine Jason Kay, che non vuole andare via. E nessuno, tra i presenti, vorrebbe lasciarlo andare. La fine del concerto, però, arriva. Quel che resta? Un bellissimo senso di leggerezza, danza e tanto, tanto divertimento
La Prima Estate, Alt-J, show eclettico tra luci e best of
Un'altra istantanea del concerto di Jamiroquai a La Prima Estate
La Prima Estate, l'artista del giorno: DOMI e JD Beck
Divertimento, energia ed eleganza sono gli elementi chiave che caratterizzano il duo napoletano Nu Genea, sul palco de La Prima Estate prima di Jamiroquai. Come il pubblico accoglie (e poi saluta) Lucio e Massimo? Con un’ovazione. Il colpo d’occhio dal palco è sbalorditivo: migliaia e migliaia di persone che cantano e si muovono a ritmo di Marechià e Tienaté (e tanta altra bellissima musica!)
La Prima Estate, Fabio Zaffagni racconta Rockin' 1000. INTERVISTA
Benvenuti, quindi, al Mar Mediterraneo dei Nu Genea. Il tempo, trascorso con loro, i loro musicisti e la loro cantante dalla voce a dir poco straordinaria vola. Ma proprio scappa via: non ci si accorge che un’ora termina così velocemente tanto che quando terminano il live le persone quasi non vogliono crederci. Il saluto che fanno alla band? Un’altra ovazione, con applausi e urla di gioia
Il Marechià dei Nu Genea. Intervista
Nu Genea è il progetto artistico dei musicisti/dj Massimo Di Lena e Lucio Aquilina. L’ispirazione nasce da un’indagine storiografica sulla musica dance: seguendo le rotte musicali del mondo, Nu Genea ha raccolto gli echi sonori che, nei secoli, hanno toccato le coste di Napoli, loro città natale e inesauribile fonte di sensibilità culturale. La loro ricerca si distingue per esplorare territori inesplorati, scovare la musica del passato ed elaborarla in un’originale equazione groovy completamente inebriata da disco, funk, boogie, elettronica, dub e folk

“Il segreto della nostra musica? Comporla lontano dai luoghi che raccontiamo: facendo questo, anche noi immaginiamo colori, atmosfere e profumi che vorremmo vicini”, ci avevano raccontato Massimo e Lucio, nel luglio 2021, in occasione dell’uscita di “Marechià”, singolo dedicato a uno dei borghi più belli sul Golfo di Napoli

Il brano, che racconta una storia di attese e ritardi, realizzato in napoletano e francese, è stato finalizzato a distanza, a causa delle restrizioni per il lockdown. In quell’intervista Lucio e Massimo ci raccontavano che “Da piccoli andavamo a Marechiaro: la nostra Marechià parte anche da quel ricordo, ancora così vivo in noi

L’idea di realizzare una canzone in francese e napoletano, lingue molto ritmiche e che hanno tantissime parole in comune è venuta molto naturalmente, anche grazie alla meravigliosa voce dell’artista francese Célia Kameni che presta la voce al brano. Un’artista che abbiamo ascoltato, per la prima volta, in Belgio”

Prima di Nu Genea, ci sono i musicisti di Studio Murena. Anche loro, nell’intervista realizzata qualche settimana fa, ci avevano detto che forse ci sarebbe stata una sorpresa. Bene, quella sorpresa è arrivata: Danno dei Colle der Fomento arriva poco dopo l’inizio del live degli Studio Murena, e inizia a rappare con loro. Una sorpresa che è stata un valore aggiunto ad un live già strepitoso

Capostipiti italiani di un nuovo sound che attinge dal jazz e dall’elettronica e che trova nel rap il linguaggio che contraddistingue la sua tagliente narrazione, la band pubblica a febbraio 2021 il suo primo disco ufficiale. Dopo alcuni e differenti impegni ed esperienze, nel 2022 riparte l’intensa attività live della band, che inizia da un gremitissimo palco della collinetta del MI AMI, e li porta fino alla performance davanti a quasi 200mila persone a Melpignano, per la Notte della Taranta 2022 diretta dal Maestro Concertatore Dardust

Prima, durante e dopo, tantissimi altri concerti per tutta la penisola, da Bergamo a Catania, la presenza al Propaganda Festival di Roma insieme a Noyz Narcos e tantissimi altri esponenti della scena urban nazionale, il concerto al Meeting di Camerota come special guests invitati dai Nu Genea e le aperture ai live di Battles (al Largo Venue di Roma) e ai Badbadnotgood (al Circolo Magnolia a Milano). Il 12 maggio 2023 è uscito WadiRum, il loro ultimo album

Ad aprire le danze Bruno Belissimo (con una L, mi raccomando!) Il Dj, produttore e polistrumentista italo-canadese lo scorso anno era sul palco come bassista di Frah Quintale, suonando la stessa sera di Anderson .Paak & The Free Nationals. Quest’anno è tra i protagonisti: con il suo suono così funky ha dato inizio alla serata di concerti

Il suo è un suono veramente funky e, poco prima del suo live, in un incontro nella media room, Bruno ci aveva detto che avrebbe regalato quaranta minuti di gioia e divertimento. Noi c’eravamo ed è stato proprio così: il suo live è stato divertentissimo, coinvolgente, potente, musica allo stato puro

“Per la prima volta salgo su un palco con altri due musicisti. Uno dei due è mio fratello gemello. Io vengo dal funk, nato funky, sono cresciuto ascoltando le radici del funk. E nella line-up della serata mi trovo alla perfezione”, ci ha raccontato Bruno prima di salire sul palco

Come ogni giorno, La Prima Estate è ufficialmente iniziata a Santeria Belmare: protagonista del sabato mattina Alessio Bertallot, dj e speaker di Radio Capital che, insieme a Michele Boroni, ha parlato di “Intelligenza artificiale: una playlist tra mito, fake e realtà”