La Prima Estate, Fabio Zaffagnini e l’avventura “Rockin’ 1000”. INTERVISTA

Musica
Valentina Clemente

Valentina Clemente

Stefano Dalle Luche

Un progetto nato da un sogno ricorrente, poi trasformato in una bellissima avventura che, giorno dopo giorno, sta diventando sempre più grande. Questa è la storia di Rockin’ 1000, “la più grande rock band al mondo”, come ci racconta Fabio Zaffagnini, ideatore e fondatore di questo progetto. L’abbiamo incontrato dopo il suo talk a Santeria Belmare, in occasione dell’inizio del secondo fine settimana del Festival La Prima Estate

 

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Pensate a mille musicisti, tutti nello stesso spazio, suonare tutti insieme Learn to fly dei Foo Fighters. Viene realizzato un video, spedito alla band di Dave Grohl che, dopo averlo visto, risponde entusiasta e decide di andare a suonare a Cesena. Succede per davvero. E pensare che nasce da un’idea di Fabio Zaffagnini, fan della band sì, ma che, nella vita, fa tutt’altro. Ma da un sogno nasce questo progetto che, giorno dopo giorno, si sta sempre più strutturando e diventando una delle realtà più interessanti per la musica, italiana e internazionale.

Ecco "Rockin' 1000"

“Tutto nasce da una passeggiata davanti a un parco. Avevo un sogno ricorrente: vedere i Foo Fighters suonare a Cesena, la mia città. Lo ritenevo qualcosa di impossibile, sono sincero. Poi, però, complice anche il film School of Rock e la scena in cui Jack Black implora i Led Zeppelin di concedergli il brano Immigrant song circondato da mille persone urlanti, ma soprattutto dicendo che “se vuoi ottenere veramente qualcosa, devi pregare per ottenerla e, se con te ci sono mille persone, tutto funziona meglio, mi sono detto: anch’io voglio vedere mille persone suonare Learn to fly dei Foo Fighters. Abbiamo impiegato un anno per riuscirci, anche per trovare i fondi per realizzare questa idea, ma ce l’abbiamo fatta: abbiamo registrato questo video, mandato poi alla band. E poco dopo Grohl ci ha risposto e in poco tempo è venuto a suonare a Cesena. Sembrava impossibile far suonare cinque persone, ma siamo riusciti a metterne insieme ben mille. Quasi incredibile ma è successo!” racconta Zaffagnini.

 

La più grande rock band al mondo (e il processo di selezione)

“Ci siamo autoproclamati la più grande rock band al mondo, certo, ma i numeri ci danno ragione! Non ci sono rockstar, ma solo persone normalissime che sanno suonare, ma nella vita fanno altro. Certo, tutti si devono preparare”, aggiunge Zaffagnini.

 

Com’è il processo di selezione?

Il processo è sempre lo stesso: ovvero bisogna candidarsi sul sito rockin1000.com, lasciare i propri dati e inviare un video che ci permette di capire se sono dei candidati da tenere in considerazione. Abbiamo dei guru, degli esperti musicali che vedono questi materiali e decidono se queste persone sono abbastanza brave da partecipare al progetto. C’è una selezione naturale perché noi diamo loro dei materiali e ci si deve impegnare sul serio, nel senso: bisogna studiare i brani. Poi, per partecipare agli eventi, c’è un click day a cui, mediamente, si candidano tra le 5000 e le 7000 persone da tutto il mondo. Il bello dei nostri concerti è che ogni volta ci sono musicisti diversi.

 

Raccontaci di Saturnino, che si è candidato…

Sì, Saturnino ci ha inviato un video in cui ci dice: Ciao, sono Saturnino e questo è quello che so fare. Siamo rimasti sbalorditi e ovviamente è stato scelto. Mai avremmo immaginato qualcosa del genere…

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Rockin' 1000 e gli aneddoti

Ma c’è anche un aneddoto che riguarda Dave Grohl, proprio a quel concerto a Cesena…

I Foo Fighters arrivano a Cesena e suonano in uno spazio che contiene tremila persone. Il gruppo ha voluto che, in quell’occasione, fossero presenti i musicisti, i volontari e tutte le persone che hanno dato inizio a questo progetto. Una giornata indimenticabile: io in quell’occasione non sapevo se guardare i Foo Fighters o osservare la gente. Finito lo show, c’era stato un after party al Teatro Verdi. Io ho chiesto a Dave: 'Vuoi venire?', e lui mi ha detto: 'Sì!'. Ho preso la mia macchina, avvisato gli altri che stavo arrivando proprio con lui, attraversato la città e siamo entrati. Lì c'erano dei ragazzi che suonavano e Dave si è aggiunto a loro. In pochi minuti si è sparsa la voce e sono arrivate tantissime persone. Una serata epica che, ancora oggi, mi chiedo se sia successa per davvero

Un sogno, ma anche molte difficoltà

Non tutto, però, è sempre facile…

Questo progetto nasce da un sogno, ma dietro le quinte ci sono tanti piccoli fallimenti, momenti di sconforto e di fatica. Spesso passo il mio tempo su file excel e non a decidere cosa si suona domenica. Ecco, noi siamo riusciti a fare qualcosa che sembrava impossibile, certo, ma dietro tanti momenti belli ci sono anche istanti meno belli, e molto faticosi. Siamo riusciti a trovare l’equilibrio tra il sogno e l’aspetto pratico di tutto.

Courtney Love e Peppe Vessicchio    

Siete riusciti a unire Courtney Love e il Maestro Vessicchio…

Sì, incredibile. Nel 2018 abbiamo deciso di fare un concerto a Firenze, con ricavato da destinare lal Comunità di San Patrignano. Abbiamo chiesto a Love di essere testimonial, diretta da uno dei più importanti direttori d'orchestra del nostro Paese: è stato bellissimo vedere Vessicchio dirigere Courtney. Un altro momento epico del nostro percorso.

Progetti futuri

"Stiamo organizzando un concerto il 29 luglio a Cesena, per raccogliere fondi per le famiglie colpite dall’alluvione in Romagna. Poi la nostra idea è espanderci sempre più, in tutto il mondo. Sempre a tempo di musica”.

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