“La nostra estate in musica? Ricchissima! Abbiamo un sacco di concerti, gireremo molto l’Italia, e in più manca poco a La Prima Estate, che ha un programma fichissimo: ci siamo anche noi!” Gli Studio Murena sono sei musicisti pazzeschi, che suoneranno al Lido di Camaiore sabato 24 giugno, in una lineup che unisce Bruno Bellissimo, Nu Genea e Jamiroquai. Da non perdere, no?! Li abbiamo incontrati, ecco la nostra intervista
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di spettacolo
Mi immagino gli Studio Murena come dei viandanti della musica, sempre alla ricerca di nuove sfumature e avventure, con i loro strumenti e le loro infinite jam session. E poi il loro ultimo album, “WadiruM”, che si ispira alle atmosfere del deserto della Giordania e che lascia spazio alla libera interpretazione, mi fa pensare a loro come dei musicisti pellegrini della contemporaneità. Ne parliamo insieme in un’intervista qualche giorno prima del loro concerto a La Prima Estate. “È un palco fighissimo, quella sera c’è un livello di qualità musicale molto forte. Siamo proprio contenti di suonare sabato, con musicisti di altissimo livello. Abbiamo iniziato al Mi Ami, poi saremo al Parco BussolaDomani, e poi tante date in giro. Può sembrare scontato ma non vediamo l’ora, veramente!” ci raccontano tutti.
“La Prima Estate ha un programma fighissimo, e ci siamo anche noi: non vediamo l’ora!”
La loro ultima creazione musicale, dal titolo “WadiruM”, è un album ispirato proprio al deserto della Giordania e alla Valle della Luna: partire dall’immagine di un fiume che scava nella terra, un’istantanea molto suggestiva, li ha portati a riflettere molto sul concetto di deserto, un’idea completamente opposta alla metropoli che viviamo ogni giorno. “Abbiamo voluto raccontare nella parte strumentale l’oasi come miraggio e illusione, in cui tutti si possono rivedere. O magari la nostra musica farà riflettere e immaginare mondi lontani, chissà” ci raccontano.
Il progetto Studio Murena
Studio Murena è un progetto proprio bello, innovativo e nuovo. Loro sono Amedeo Nan (chitarra elettrica), Giovanni Ferrazzi (elettronica, sampler), Lorenzo “Carma” Carminati (voce), Marco Falcon (batteria, percussioni, cajon), Matteo Castiglioni (pianoforte elettrico, pianoforte, sintetizzatori), Maurizio Gazzola (basso elettrico, synth bass). Un percorso artistico che negli ultimi anni si è fatto conoscere: “Il progetto ha fatto un sacco di chilometri in questi anni, abbiamo toccato con mano realtà diversissime, per noi è stata una novità e soprattutto nel viaggio abbiamo trovato una nuova dimensione nel fare musica”, ci spiega Lorenzo “Carma” Carminati. “Improvvisiamo tantissimo insieme, anche durante i concerti. Ed è quello che faremo e continueremo a fare, anche tra pochi giorni a “La Prima Estate”, aggiunge.
La dimensione live
A proposito di live: come sarà il vostro sabato 24 giugno, poco prima di Nu Genea e Jamiroquai?
“Improvvisazione: sì!”, dicono in coro. “Spesso cambiamo anche la scaletta, proprio perché ci piace l’idea di avere nuove idee e di metterle insieme live. Ogni sera la risposta del pubblico è diversa, quindi è bello poter cambiare sempre. Poi ci sono anche i concerti con le sorprese: in un live ha iniziato a piovere e mentre cercavano di mettere un gazebo sul palco noi abbiamo continuato a suonare. C’è sempre qualcosa da imparare ma soprattutto le cose possono cambiare ogni secondo!”, aggiunge Maurizio Gazzola.
approfondimento
La Prima Estate, il gruppo britannico Alt-J protagonista venerdì 23/6
Un concerto coinvolgente
C’è tanta voglia di tornare a suonare dal vivo: come sarà il vostro concerto?
"Sarà divertente e coinvolgente, quello è sicuro. Abbiamo lavorato molto alla dimensione live, poi siamo gasatissimi perché forse ci sarà una piccola sorpresa che non possiamo svelare. Poi ognuno di noi avrà uno spazio suo all’interno del concerto. Abbiamo voluto costruire uno show che non fosse una riproduzione del disco, ma un’esperienza”.
Studio Murena, viandanti della musica
Sì, mi piace pensare che Studio Murena sia un gruppo di musicisti bravissimi, o meglio: dei viandanti della musica, ma anche pellegrini. Una definizione che secondo me li rispecchia, soprattutto perché sono sempre in cammino, alla ricerca di nuove sonorità. Non credo sia giusto mettere un’etichetta al tipo di musica che compongono, ma ritengo sia più bello (e più arricchente) ascoltare ciò che fanno. Che è una musica bella, che ti lascia più ricco. Ed è quello che fa sempre – e comunque – la differenza.
approfondimento
La Prima Estate, Dardust protagonista del terzo giorno. INTERVISTA
