
Jim Morrison, le frasi più belle del leader dei Doors a 50 anni dalla scomparsa
Il 3 luglio del 1971, a Parigi, moriva il dionisiaco poeta del rock. Ecco un viaggio alla scoperta delle parole più famose del “Re Lucertola”, tratte dalla sua produzione letteraria

Talvolta mi piace vedere la storia del rock'n'roll come l'origine della tragedia greca. Immagino un gruppo di fedeli che danzavano e cantavano in piccoli spazi all'aperto. Poi un giorno dalla folla emerse una persona posseduta e cominciò a imitare un dio.
Jim Morrison, un ritratto del Leader dei Doors scomparso 50 anno fa
A volte, quando si è a fine corsa e ogni bruttura recede in un sonno profondo, c'è come un risveglio e ogni cosa rimasta è reale. Per quanto devastato è il corpo, lo spirito cresce in energia
50 anni fa moriva Jim Morrison, ecco le copertine dei Doors
La gente chiede all'arte, e in particolare al cinema, conferme della propria esistenza. In qualche modo le cose sembrano più reali se le si può fotografare e si può creare un simulacro della vita sullo schermo

Se la mia poesia cerca di arrivare a qualcosa, è liberare la gente dai modi limitati in cui vede e sente.

L'artista è sciamano e capro espiatorio. Il pubblico proietta le proprie fantasie su di lui e quelle fantasie prendono vita: distruggendo l'artista, la gente può distruggere i propri fantasmi. Io obbedisco agli impulsi che ognuno possiede ma che nessuno ammetterebbe mai di avere. Attaccandomi e punendomi, tutti possono sentirsi liberati da questi impulsi.

Non ascolto spesso la musica rock. Mi piace cantare il blues, quelle lunghe tirate libere senza un inizio o una fine predefiniti: a un certo punto il pezzo prende una certa piega e io non faccio che improvvisarci sopra. Tutti in assolo. Mi piace questo tipo di canzone: attaccare con un ritmo blues e vedere dove ti porta.

Ai concerti dei Doors non c'è mai stata una vera e propria rivolta. È un gioco che non porta da nessuna parte. Penso che sarebbe meglio tenere un concerto e tirare fuori tutte quelle sensazioni sommerse, così che quando ognuno se ne va porti via con sé questa energia e torni a casa con essa, piuttosto che sprecarla inutilmente in una piccola esplosione di massa.

La poesia mi attira perché è eterna. Finché ci saranno delle persone, ci sarà qualcuno in grado di ricordare parole e combinazioni di parole. Poesie e canzoni potrebbero essere le uniche cose in grado di sopravvivere a un olocausto.

Le prime cinque o sei canzoni che ho scritto erano semplicemente annotazioni di un fantastico concerto rock che avevo nella testa. E una volta scritte, ho sentito il bisogno di cantarle. Fu circa tre anni fa. Uscii dal college e scesi in spiaggia. Non avevo niente da fare di preciso, per la prima volta ero libero, per quindici anni ero sempre andato a scuola. Era una splendida calda estate: fu a quel punto che cominciai a sentire le melodie.

Ciò che mi interessa di più sono le attività prive di significato, ossia le attività completamente libere, il gioco. Attività che non racchiudono in sé nient'altro che quello che sono. Nessuna ripecussione, nessuna motivazione. Attività libera. Secondo me dovrebbe esserci un carnevale nazionale, più o meno come il martedì grasso a Rio. Dovrebbe esserci una settimana di allegria nazionale, una sospensione di tutto il lavoro, di tutti gli affari, di tutte le discriminazioni, di tutte le forme di autorità

Non c'è niente di più divertente che suonare per un pubblico. C'è una fantastica tensione. Si è liberi, e al tempo stesso si ha l'obbligo di suonare bene. Amo questa sensazione, allo stesso modo in cui un atleta ama correre, tenersi in forma. Diversi dei migliori trip musicali che abbiamo avuto sono avvenuti nei locali. Nei concerti live non puoi permetterti di fare stronzate. Se non va, se ne accorgono tutti

Non so nulla del futuro. Il futuro dovrà badare a se stesso. Nel nostro piccolo noi possiamo tentare di condizionarlo. Ma accadrà e basta, immagino

Un amico è qualcuno che ti lascia totalmente libero di essere te stesso, e in particolare di sentire o di non sentire. È in questo che consiste il vero amore: lasciare che una persona sia ciò che davvero è. La maggior parte delle persone ti amano per quello che pretendono tu sia. Per ottenere il loro amore devi fingere, esibirti. Ottieni amore per la tua finzione

Io offro immagini, evoco magicamente ricordi di libertà. Ma noi possiamo soltanto schiudere le porte, non possiamo costringere la gente a varcarle se non ne ha la volontà.

Non sono del tutto convinto di essere un sex-symbol. Nelle società umane esistono certi ruoli archetipici, e le società richiedono che vengano riempiti. Penso si tratti soltanto di un'occasione che si presenta di riempirli. Ad ogni modo, gli unici posti dove questo genere di cose hanno una qualche realtà sono alcune riviste e pochi quotidiani

Facciamo tutti appello agli stessi bisogni umani come la tragedia classica e il blues primordiale sudista. I Doors sono come una seduta spiritica in un ambiente divenuto ostile alla vita, freddo, limitativo. La gente sente che sta morendo in un brutto ambiente. Allora la raduniamo per levare le invocazioni, per trovare sollievo, per cacciare gli spiriti di morte. Cantiamo, danziamo, intoniamo le nostre cantilene, facciamo musica per curare questa malattia, per riportare armonia nel mondo.

Sono interessato al cinema perché è la forma d'arte moderna che più si avvicina all'effettivo flusso di coscienza, sia a livello onirico che nella percezione della realtà quotidiana.