Il cantautore siciliano, scomparso il 18 maggio del 2021, è stato uno dei musicisti più influenti degli ultimi 50 anni. Ecco le canzoni più famose di uno degli artisti più eclettici e raffinati del panorama italiano, partendo proprio da La Cura diventato con gli anni una delle canzoni d’amore più belle e ascoltate di sempre
Franco Battiato (VAI ALLO SPECIALE), il cantautore originario di Catania, morto il 18 maggio del 2021 all’età di 76 anni, è stato uno degli artisti più eclettici e raffinati della nostra tradizione melodica, oltre che apripista per l’arrivo di una nuova generazione di cantautori.
Nel corso della sua lunga carriera, iniziata nel 1965, Battiato ha spaziato attraverso tanti generi musicali, dalla musica classica all’elettronica, dal rock alla musica leggera, dalla musica etnica all’opera lirica (le collaborazioni e i duetti più famosi).
Consci che fosse quasi impossibile, visto l’eredità che ci ha lasciato, abbiamo provato a selezionare le sue canzoni più conosciute, partendo proprio da La Cura, che negli anni ne è diventato suo manifesto e uno dei brani d’amore più belli (alcune curiosità su Battiato meno conosciute).
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LA CURA
L’excursus attraverso le canzoni più famose di Franco Battiato non può che incominciare con La cura, brano del 1996, contenuto nell’album L’imboscata. Il pezzo è uno dei tanti scritti in collaborazione con il filosofo Manlio Sgalambro ed è stato considerato da molti critici il testo d’amore più bello e commovente di tutta la canzone italiana. Il tema è quello, sempre attuale, del potere curativo della musica e dell’amore. Ancora oggi è una delle canzoni più re-interpretate dai maggiori cantautori italiani: per saperne di più, leggi la storia della canzone.
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LA STAGIONE DELL’AMORE
Contenuta nel tredicesimo album del cantautore, Orizzonti perduti, del 1983, La stagione dell’amore è una delle canzoni di maggior successo di Franco Battiato. Tutto il disco si differenzia dai precedenti per la totale eliminazione degli strumenti acustici e un uso massiccio dell’elettronica e dei computer. Il tema centrale della canzone è il tempo e il fatto che tutto, anche le relazioni umane, siano condizionate da questo fattore.
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CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE
Il disco La voce del padrone, pubblicato nel 1981, rappresenta una pietra miliare nella discografia italiana e uno degli album di maggiore successo di Franco Battiato. Da questo lavoro, sono stati tratti singoli - quando ancora non si chiamavano così - che ancora oggi fanno cantare e ballare il pubblico. Centro di gravità permanente è uno di questi. Con un testo apparentemente senza senso, il cantautore parla della sensazione di smarrimento che lo attraversa e della necessità di trovare un punto stabile.
L’ERA DEL CINGHIALE BIANCO
Dopo gli inizi in cui si dedica prevalentemente alla musica sperimentale, nel 1979, Battiato pubblica L’era del cinghiale bianco, un album che segna il suo avvicinamento alla cosiddetta musica new wave. Il brano che dà il titolo al disco è diventato uno dei cavalli di battaglia della produzione artistica di Battiato. Nella canzone, ci sono evidenti riferimenti alla mitologia e alla magia, due temi molto cari al compositore.
PROSPETTIVA NEVSKIJ
Dall’album Patriots, del 1980, Battiato estrae la canzone Prospettiva Nevskij, che già dal titolo lascia intendere l’atmosfera del brano. Siamo in Unione Sovietica e precisamente a San Pietroburgo-Leningrado, nella via principale della città. Tra riferimenti alla politica, alla musica classica e al cinema, la canzone resta uno dei capolavori del cantautore siciliano.
BANDIERA BIANCA
Altro estratto dall’album del 1981 è Bandiera bianca, un brano che è una critica alla società del periodo, con riferimenti alla politica, al terrorismo e alla dipendenza dal denaro. Nel testo, Battiato omaggia anche alcuni colleghi, tra cui Bob Dylan, Alan Sorrenti, i Doors. Anche con questo pezzo, il cantautore mostra di sapersi destreggiare abilmente tra canzone colta e popolare.
CUCCURUCUCÙ
Con Cuccurucucù, sempre contenuto nell’album La voce del padrone, Franco Battiato presenta una delle sue canzoni più ballate in assoluto. Il brano è ricco di riferimenti e di omaggi, a partire dal titolo, che si ispira alla canzone portata al successo da Caetano Veloso Cuccurucucù paloma. Altre citazioni riguardano grandi artisti come i Rolling Stones, Milva, Mina, Bob Dylan, Nicola Di Bari e Chubby Checker.
VOGLIO VEDERTI DANZARE
Voglio vederti danzare è contenuta nell’album L’arca di Noè, del 1982. Il brano ebbe un successo inaspettato ed è uno di quelli che ha ricevuto più cover e riarrangiamenti, anche in epoca recente, con la versione dance a opera del dj italiano Prezioso, con il featuring di Marvin. Il testo esoterico ed esotico si accompagna a un ritmo elettronico e ritmato che sfocia in un valzer viennese verso il finale.
E TI VENGO A CERCARE
E ti vengo a cercare è un brano dell’album del 1988, Fisiognomica, con cui Battiato torna a uno stile più intimo e spirituale, lasciandosi alle spalle le esperienze precedenti, più commerciali. Nel disco ci sono anche molte influenze arabeggianti. La canzone è attraversata da una doppia linea: una mistica e più spirituale e una più terrena e materiale (la versione di Tiziano Ferro).
POVERA PATRIA
Nel 1991, Franco Battiato pubblica l’album Come un cammello in una grondaia, registrato agli Abbey Road Studios. Il disco rappresenta un punto di rottura per il cantautore, che prova ad avvicinare la musica leggera a quella classica. L’invettiva politica Povera Patria rappresenta un elemento quasi stonato all’interno dell’album. La canzone resta una delle più attuali e contemporanee di Battiato e anche una di quelle di maggior successo.
I treni di Tozeur
Tra le migliori canzoni del genio musicale Franco Battiato non può poi di certo mancare l’iconico duetto con Alice ne I treni di Tozeur. Pubblicato in Italia nel 1984, e incluso nell’album Mondi Lonranissimi, il brano partecipò anche all’Eurovision Song Contest della stessa annata dove si classificò in quinta posizione. I treni di Tozeur è la storia in musica della nota e omonima cittadina tunisina, una delle prime oasi nel deserto e circondata da un meraviglioso lago salato dove si narra ci sia il fenomeno della Fata Morgana, capace di trasportare i viandanti per il deserto alla vista dei miraggi.
Sentimento nuevo
Non solo italiano, Franco Battiato era conosciuto per essere uno degli artisti più sperimentali del panorama musicale nostrano. Per lui anche canzoni che a loro modo cercano di avvicinare il pubblico estero tra accenni ad altre lingue e ballate scherzose all’amore nella sua natura più fisica. È il caso di Sentimento nuevo, singolo del 1981, contenuto anch’esso nel pluripremiato album La voce del padrone.