La band torinese La Trappola di Dalian celebra il primo anniversario della scomparsa del Maestro con una versione spinta di Summer on a solitary beach e crea per Sky Tg24 la playlist dei suoi brani più punk
Summer on a solitary beach
Per noi il pezzo più punk, tant’è che abbiamo deciso di realizzarne una cover. Anche se si tratta di uno dei pezzi più famosi e con un grande respiro pop, nel testo, nella musica e negli arrangiamenti, troviamo una serie di soluzioni ritmiche e melodiche sicuramente rivoluzionarie.
Il vuoto
Qui il motivo ce lo suggerisce direttamente lui: per questo pezzo e per l’omonimo album ha voluto accanto a sé la band punk MAB. La chiara dimostrazione da parte del Mastro che non ci sono confini tra generi musicali e in questo caso chitarre distorte e synth lo mettono in chiaro.
Fetus
Un brano estratto dal primo omonimo album del 1972, un gioiello di sperimentazione e distopia assolutamente controcorrente per quell’epoca. Tra elettronica e sonorità analogiche, una psichedelia quasi cinematografica spiazza l’ascoltatore dall’inizio alla fine.
Magic shop
Singolo estratto dall'album “L'era del cinghiale bianco” (1979), descrive un sistema in cui persino le messe, che dovrebbero rappresentare un momento di sacralità, vengono deviate da momenti di “mondanità”. Avere una statuetta di Buddha non ti rende più spirituale o alternativo se poi porti vestiti firmati.
Shock in my town
Estratto dell'album “Gommalacca”, 1998. È in linea con il nostro primo album “Oltre il Click” perché rappresenta una situazione in cui l'uomo molto spesso viene sopraffatto dalla tecnologia. Nel brano ci sono distorsori e cori che richiamano molto la scena hardcore/crossover italiana degli Anni ‘90.
Centro di gravità permanente
Il “centro di gravità” citato non è altro che la risoluzione dei problemi, il luogo di cui tutti abbiamo bisogno per ritrovare la propria identità. Il punk infatti nasce dalla necessità di abbandonare un vecchio sistema per ritrovarne uno nuovo che sia più rappresentativo della società del tempo.
No time no space
Canzone introspettiva dalla quale emerge un estremo desiderio di libertà. Nel nostro singolo “Sono Libera”, pur essendo più espliciti nel contenuto, ritroviamo alcune analogie con questo brano del Maestro. Semplicemente “No time, no space, another race of vibrations”.
La torre
“Giù dalla torre butterei tutti quanti gli artisti, perché le trombe del giudizio suoneranno per tutti quelli che credono in quello che fanno. Per gli spartani una volta era uguale, buttavano giù da una rupe quelli che venivano male”. Va contestualizzato, ma non crediamo ci sia da aggiungere altro!
L'esodo
Singolo appartenente all'album “L'arca di Noè”, 1982. Qui il Maestro è dalla nostra parte, dalla parte dei giovani che vogliono riprendere in mano il proprio futuro. Anche noi, con la nostra musica, stiamo cercando una rivalsa. Pretendiamo un nuovo futuro, scegliendo strade alternative nonostante il percorso sia comunque intriso di ostacoli. É questa l'anima del punk.
The game is over
Il vuoto incolmabile descritto in questo brano di Battiato lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle soprattutto durante il periodo pandemico. “The game is over” critica il mondo moderno e risulta essere molto contemporaneo ed è quello che abbiamo cercato di fare noi nel nostro primo album.