Nouvelle Vague, il trailer del film Netflix di Richard Linklater

Cinema
Foto tratta dal profilo YouTube di Netflix

Presentata lo scorso maggio in Concorso al Festival di Cannes, la pellicola in bianco e nero la realizzazione dell’iconica pellicola Fino all’ultimo respiro di Jean-Luc Godard del 1960 e gli inizi dell’influente movimento cinematografico francese

Netflix (visibile anche su Sky Glass, Sky Q e tramite app su NOW Smart Stick) ha svelato il trailer del film Nouvelle Vague di Richard Linklater, un omaggio alla realizzazione dell’iconica pellicola Fino all’ultimo respiro di Jean-Luc Godard del 1960 e agli inizi dell’influente movimento cinematografico francese. Girato in pellicola 35mm in bianco e nero dal direttore della fotografia David Chambille, il film schiera nel cast Guillaume Marbeck nel ruolo di Jean-Luc Godard, Aubry Dullin nel ruolo di Jean-Paul Belmondo e Zoey Deutch nel ruolo dell’icona della Nouvelle Vague Jean Seberg. La pellicola ritrae prima il giovane Godard critico cinematografico per la rivista Les Cahiers du Cinéma, poi il suo rapporto con il produttore Georges de Beauregard (che non aveva apprezzato i metodi innovativi del giovane regista e che anzi l’aveva quasi licenziato), e infine l’intesa con altri registi della Nouvelle Vague, come François Truffaut, Jacques Rivette e Jean-Pierre Melville. Le scene ripercorrono anche la collaborazione con Seberg, alla quale Godard non aveva riservato il trattamento di una star di Hollywood, e con Belmondo. L’omaggio del regista Richard Linklater, che era stato presentato in anteprima lo scorso maggio in Concorso alla 78esima edizione del Festival di Cannes, comprende anche altri celebri personaggi come Jacques Cocteau, Robert Bresson, Roberto Rossellini. Negli Stati Uniti, Nouvelle Vague uscirà nei cinema il 31 ottobre e su Netflix il 14 novembre.

 

Girato quasi interamente in francese, con alcuni dialoghi in inglese, il film Nouvelle Vague rende omaggio all’omonimo movimento cinematografico francese nato alla fine degli anni Cinquanta che ha rivoluzionato il linguaggio del cinema, ispirando anche alcuni dei più grandi registi di Hollywood, da Martin Scorsese a Quentin Tarantino. I principali protagonisti della Nouvelle Vague erano stati cineasti come Jean-Luc Godard, François Truffaut, Éric Rohmer, Claude Chabrol e Agnès Varda. Si trattava di una nuova generazione di giovani registi che avevano promosso uno stile più libero e personale rispetto a quello delle produzioni tradizionali. Frequenti erano quindi l’uso della cinepresa a mano, l'esecuzione montaggi rapidi e discontinui, le improvvisazioni degli attori, lo sfruttamento della luce naturale e la predilezione per suoni diretti, il tutto mescolando realtà e finzione e in funzione della rottura con la linearità della narrazione, che affrontava tematiche esistenziali, sociali e politiche, riflesso delle inquietudini di una generazione in trasformazione. I film più rappresentativi includono I 400 colpi di François Truffaut del 1959, che racconta la ribellione adolescenziale, e Fino all’ultimo respiro di Jean-Luc Godard del 1960, caratterizzato dal montaggio innovativo e dallo stile ribelle (era stato girato con una telecamera a mano per le strade di Parigi durante l’estate dl 1959) e con protagonisti Jean-Paul Belmondo e Jean Seberg rispettivamente nei panni di Michel, giovane delinquente affascinante e ribelle, e di Patricia, studentessa americana a Parigi. La loro relazione, sospesa tra amore e tradimento, era diventata presto il simbolo di un’intera generazione. Nello stesso anno, al Festival di Berlino, Godard aveva vinto l’Orso d’Oro per la Regia. Claude Chabrol aveva invece prediletto thriller e drammi borghesi, mentre Éric Rohmer aveva privilegiato storie morali e riflessive.