
Million Dollar Baby, il film di Clint Eastwood usciva 20 anni fa: le cose da sapere. FOTO
Il 15 dicembre 2004 arrivava nei cinema americani la pellicola ambientata nel mondo della boxe, con Clint Eastwood regista e interprete. Accanto a lui nel cast Hilary Swank e Morgan Freeman. Il film è stato un grande successo di pubblico con 216 milioni di dollari incassati nel mondo. Ha ricevuto il plauso della critica, ottenendo 7 candidature agli Oscar e vincendo 4 statuette

Million Dollar Baby compie 20 anni. Il pluripremiato film diretto da Clint Eastwood usciva nelle sale Usa il 15 dicembre 2004. Ambientato nel mondo della boxe, si avvale della sceneggiatura di Paul Haggis. Nel cast, oltre allo stesso regista, spiccano Hilary Swank e Morgan Freeman. Girata con un budget di 30 milioni di dollari, la pellicola ne ha incassati oltre 216, imponendosi come un successo al botteghino. Tra i numerosi riconoscimenti ha vinto 4 Oscar su 7 candidature. Ecco tutto quello che c’è da sapere
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ISPIRAZIONE - Il soggetto trae ispirazione da un racconto della raccolta Rope Burns: Stories from the Corner, uscita nel 2000 e firmata da FX Toole, pseudonimo del manager di combattimenti e “cutman” Jerry Boyd. A sua volta lui potrebbe aver preso spunto dalla vicenda della pugile Katie Dallam che nel 1996 ebbe un grave incidente sul ring che la costrinse in uno stato vegetativo
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SCENEGGIATURA - Dopo essere stato licenziato dalla serie televisiva Family Law (in italiano In tribunale con Lynn), Paul Haggis scrisse la sceneggiatura come “Spec script”, cioè realizzata senza committente. Gli ci vollero quattro anni per venderla. E la pellicola restò per molto tempo nella fase di sviluppo prima di essere girata
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TRAMA - Margaret "Maggie" Fitzgerald è una cameriera 31enne che vuole diventare una pugile professionista e si iscrive in una palestra di Los Angeles gestita dall’allenatore Frankie Dunn e dal suo amico tuttofare Eddie "Scrap-Iron" Dupris. Dopo alcune iniziali difficoltà, la ragazza si rivela un talento della boxe fino a giocarsi sul ring il titolo WBA dei pesi welter contro la campionessa del mondo in carica. Le conseguenze di questo incontro segneranno profondamente le vite dei protagonisti
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LA PRODUZIONE DIFFICILE - Diversi studi rifiutarono il progetto anche quando Clint Eastwood firmò come attore e regista. Alla fine fu lui stesso a convincere Tom Rosenberg della Lakeshore Entertainment a mettere da parte metà del budget (oltre a gestire la distribuzione all'estero), con la Warner Bros. che contribuì al resto. Eastwood girò il film in soli 37 giorni tra giugno e luglio 2004. Le riprese si svolsero a Los Angeles e i set cinematografici furono nei Warner Bros. Studios
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IL RUOLO DI SWANK - Inizialmente Eastwood era preoccupato reputando Hilary Swank perfetta per la parte di Maggie ma con un fisico troppo “leggero”. L’attrice quindi venne sottoposta a un duro allenamento sul ring e in sala pesi, guadagnando 10 chili di muscoli. Si allenò per cinque ore al giorno ininterrottamente per 12 settimane. Si procurò anche un’infezione da stafilococco potenzialmente mortale a causa di vesciche sul piede. Ma non disse niente al regista perché pensava che il suo personaggio non lo avrebbe mai fatto
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IL CAST - Eastwood è l’allenatore Frankie Dunn, Freeman è Scrap-Iron Dupris, ex pugile e assistente di palestra di Dunn. Tra gli altri interpreti della pellicola si ricordano Brian F. O’Byrne nel ruolo di Padre Horvak, Anthony Mackie nella parte del pugile Shawrelle Berry, Margo Martindale che dà il volto alla mamma di Maggie e Riki Lindhome che interpreta sua sorella

IL GAELICO - Frankie ha una passione per la lingua gaelica e nel corso del film regala alla sua allieva una vestaglia con i colori irlandesi e la scritta misteriosa Mo Cuishle (la trascrizione corretta sarebbe dovuta essere Mo chuisle). Promette a Maggie che le avrebbe rivelato il significato della frase in caso di vittoria del titolo a Las Vegas. Nel finale, quando accetta di aiutarla a morire, le svela che la frase in gaelico significa “mio tesoro, mio sangue”

SUCCESSO DI PUBBLICO - Il film è uscito nelle sale statunitensi a partire dal 15 dicembre 2004, mentre in Italia è arrivato il 18 febbraio 2005. Realizzato con un budget di 30 milioni di dollari, ne ha incassati più di 216 milioni (di cui 100 negli Usa e 116 nel resto del mondo), rivelandosi un enorme trionfo al botteghino. La pellicola venne proiettata nei cinema di molti Paesi per più di sei mesi

I PREMI - Lodato dalla critica, il film ha fatto incetta di premi e candidature. Agli Oscar del 2005 ha ottenuto 7 nomination vincendo 4 statuette (miglior film, regia a Eastwood, attrice protagonista a Swank, attore non protagonista a Freeman). Ai Golden Globe sono arrivati due premi su 5 candidature (regia e attrice in un film drammatico). La colonna sonora è stata anche nominata ai Grammy

LA POLEMICA - Alla sua uscita il film suscitò polemiche quando alcuni attivisti per i diritti dei disabili protestarono contro il finale. Il Disability Rights Education Fund scrisse: "Forse lo stereotipo più centrale che alimenta il pregiudizio sulla disabilità è l'errata supposizione insita nel messaggio del film secondo cui la qualità della vita degli individui con disabilità non vale indubbiamente la pena di essere vissuta”

LA POSIZIONE DELLA CHIESA - La pellicola è stata invece giudicata positivamente dalla commissione di valutazione film della CEI, secondo cui “arriva l'eutanasia, certo. Ma non come soluzione ideale, come fatto 'normale' e come incitamento a ripeterla. Frankie compie il gesto sbagliato, e ne è cosciente”. Eastwood ha sempre ribadito che il film parlava del sogno americano e ha preso le distanze dalle azioni dei personaggi nei suoi film
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