
Clint Eastwood compie 92 anni, la carriera dell'attore e regista in 35 immagini. FOTO
Oggi, 31 maggio, il grande attore e regista spegne 92 candeline e con oltre 60 film è tra i maggiori rappresentanti della cinematografia mondiale. Dagli esordi nel western a capolavori come “Gran Torino” e “Million Dollar Baby”, tutti i successi della stella di Hollywood

Il 31 maggio 1930 nasceva in California un artista destinato a entrare nell’olimpo della cinematografia mondiale: Clint Eastwood. Dagli inizi come attore negli anni ’50 all’esordio anche alla regia negli anni ’70, l’interprete della “Trilogia del Dollaro” è riuscito a conquistare ben 5 Oscar (nella foto: "Per un pugno di dollari" del 1964)
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Dopo numerosi piccoli ruoli in vari film negli anni ’50, viene notato da Robert Sparks, dirigente della CBS che gli affida la prima parte da protagonista nella serie tv “Gli uomini della prateria” nel 1959. Ma la svolta nella carriera di Eastwood arriva nel 1964 con “Per un pugno di dollari” di Sergio Leone (nella foto: "Per un pugno di dollari")
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Il primo film della “Trilogia del dollaro”, considerato anche l’opera che ha dato vita al genere degli spaghetti western, è un successo e Clint Eastwood viene chiamato anche per interpretare, l’anno successivo, “Per qualche dollaro in più” (nella foto: "Per qualche dollaro in più")
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Nel 1966 per “Il buono, il brutto e il cattivo”, l’ultima pellicola della trilogia di Sergio Leone, con il quale Clint aveva stabilito un ottimo rapporto, l’attore percepisce ben 250mila dollari
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Il produttore Dino De Laurentiis, nel frattempo, lo ingaggia per “Le streghe” di Vittorio De Sica. Pellicola ideata per il rilancio di Silvana Mangano che però ha scarsissimo successo

Nel 1968 la carriera di Clint Eastwood inizia a decollare prima con “Impiccalo più in alto”, per il quale ottiene un ingaggio da 400mila dollari, e poi con “L’uomo dalla cravatta di cuoio” (nella foto a destra: Impiccalo più in alto. A sinistra: L’uomo dalla cravatta di cuoio)

L’anno successivo, con “Dove osano le aquile”, Eastwood viene chiamato a interpretare il ruolo di co-protagonista con Richard Burton

Grazie all’alto compenso ricevuto, 800mila dollari, Clint riesce ad aprire una sua casa di produzione: la Malapso Production. Intanto, nel 1970 arriva anche l’ingaggio nel film di Don Siegel “Gli avvoltoi hanno fame”. L’attore stringe un solido rapporto d’amicizia con il regista, grazie al quale riesce a iscriversi al sindacato americano dei registi

Con “Brivido nella notte”, del 1971, Clint Eastwood esordisce anche alla regia. Il film è stato girato in un solo mese e a bassissimo budget con Siegel che appare in un cameo, a titolo di amicizia, e Clint che non percepisce alcun compenso ma si assicura una percentuale sui proventi

Nel frattempo l’ormai attore e regista ottiene un nuovo importante ruolo da duro in ”Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo!”. Il film è acclamatissimo dal pubblico e dà origine a un nuovo genere di film d’azione affiancato al poliziesco

Nel 1973 Eastwood si dirige in “Lo straniero senza nome” in cui il regista assimila le lezioni di Sergio Leone e Siegel

Nello stesso anno de “Lo straniero senza nome” esce anche il secondo capitolo della saga sull’ispettore Callaghan: “Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan”, che rende famosa l’arma usata da Eastwood. La serie è composta, poi, da altri tre capitoli: “Cielo di piombo”, “Coraggio… Fatti ammazzare” e “Scommessa con la morte” (nella foto: “Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan”)

Il 1975 è l’anno di “Assassinio sull’Eiger” che vede Clint nella doppia veste di attore e regista. Il ruolo di protagonista era inizialmente stato proposto a Paul Newman, ma senza raggiungere un accordo. Per le sequenze della scalata Eastwood si sottopone a un duro allenamento perché voleva girare le scene senza utilizzare controfigure

Anche se il genere western è in declino, Clint Eastwood torna a ricoprire i panni del cowboy in “Il texano dagli occhi di ghiaccio” che interpreta insieme all’allora compagna Sondra Locke. Il film ottiene uno dei maggiori incassi del genere di tutti i tempi

Insieme a Sondra Locke, l’attore compare anche in “L’uomo nel mirino” del 1977, nel quale interpreta l’insolito ruolo di un poliziotto alcolizzato

Due anni dopo torna a lavorare con Siegel in “Fuga da Alcatraz” e, finalmente, il talento di Eastwood viene riconosciuto dalla critica, fino ad allora divisa sulle capacità interpretative dell’attore

Gli anni ’80 iniziano con la commedia-western “Bronko Billy” in cui Eastwood è alla settima prova di regia, affiancato da Sondra Locke e dai figli Kyle e Allison in ruoli di cameo. La pellicola, che con “Filo da torcere” e “Fai come ti pare” forma una sorta di trilogia, non ottiene il successo sperato anche se Janet Maslin del New York Times la considera la “migliore e più divertente di Eastwood”

Viene invece accolto con grande entusiasmo “Honkytonk Man”, nel 1982, anche se nei primi anni ’80 la carriera dell’attore e regista subisce una leggera flessione

Il successo, sia di critica che di pubblico, torna nel 1984 con “Corda tesa”

Seguito dalla pellicola dello stesso anno “Per piacere non salvarmi più la vita” che a livello commerciale viene superata solo da “Beverly Hills Cop - Un piedipiatti a Beverly Hills”, un altro film del 1984 (nella foto: "Per piacere non salvarmi più la vita")

Dietro la macchina da presa, invece, Eastwood torna nel 1985 con “Il cavaliere pallido”. Decide di provare nuovamente con un western, genere ormai in un momento critico, che ottiene un enorme successo oltre a riabilitarlo come regista

Un altro grandissimo successo finanziario è anche “Gunny”, film di genere bellico e commedia del 1986

Alla fine degli anni Ottanta, alterna premi a fiaschi. Se "Pink Cadillac", del 1989, ottiene un bassissimo gradimento, con la regia di "Bird", l’anno prima, vince un Golden Globe come miglior regista. Il film è una biografia di Charlie Bird Parker, grande sassofonista jazz e pioniere di un nuovo stile musicale (nella foto: "Pink Cadillac")

Nel 1992 con “Gli spietati” arrivano le prime due statuette Oscar come miglior film e miglior regia. Nella pellicola recita e dirige Gene Hackman, Morgan Freeman e Richard Harris, mentre nei titoli di coda inserisce una dedica speciale “a Sergio e Don”. A Leone, come maestro del western, e a Siegel come amico e mentore

L’anno successivo è con John Malkovich sul set di “Nel centro del mirino”, un thriller d’azione che incassa oltre 170 milioni di dollari

Segue poi il ruolo in “Un mondo perfetto” in cui è co-protagonista di Kevin Costner. Nuovamente alla regia di un film con personaggi duri, Eastwood ne approfondisce le vicende psicologiche con uno stile personale pessimistico, molto apprezzato dal pubblico

Nel 1995 si cimenta con un tema nuovo per lui: l’amore. Il film è “I ponty di Madison County”, nel quale recita con Maryl Streep. La pellicola è poi stata inserita dall’American Film Institute tra i 100 migliori film romantici della storia. Lo stesso anno vince anche il suo terzo premio Oscar ricevendo la statuetta alla memoria Irving G. Thalberg, assegnata periodicamente a “produttori creativi”

Una nuova prova delle capacità di Clint è in “Space Cowboy” per il quale collabora anche alla scrittura della colonna sonora. Nel film del 2000 dirige e recita con Tommy Lee Jones, Donald Sutherland e James Garner, tutti nel ruolo di ex astronauti. La pellicola viene presentata alla Mostra del cinema di Venezia e, in questa occasione, Eastwood riceve il Leone d’oro alla carriera

Nel 2003 è alla regia di "Mystic River," per il quale si occupa anche della produzione e delle musiche. Il film, con protagonisti Sean Penn, Kevin Bacon e Tim Robbins, riceve sei nomination all’Oscar tra cui miglior film e miglior regia (nella foto: Sean Penn e Kevin Bacon)

Ma il trionfo di Clint Eastwood è legato al film "Million Dollar Baby" che gli regala la quarta e quinta statuetta come miglior film e miglior regia. Anche l’attrice protagonista della pellicola, Hilary Swank, e l’attore non protagonista, Morgan Freeman, portano a casa i rispettivi premi. Inoltre, l’allora 74enne Eastwood è diventato il regista più anziano ad aver ricevuto l’Oscar

Indimenticabile è anche il film del 2008 “Gran Torino” in cui Clint Eastwood è regista, produttore, compositore con il figlio Kile e protagonista

Il titolo del film si riferisce alla Ford Torino, auto del 1972 a cui il protagonista è legato in modo quasi maniacale. La pellicola vince il David di Donatello come miglior film straniero

L’anno successivo all’uscita di “Gran Torino”, Eastwood torna a lavorare con Morgan Freeman nel biopic su Nelson Mandela “Invictus - L’invincibile”. Nel cast c’è anche Matt Damon che, insieme a Freeman, ottiene la candidatura agli Oscar 2010

Nel 2010 dirige anche "Hereafter", con cui vince un altro David di Donatello e collabora alla realizzazione di "J. Edgar." Solo nel 2012 torna davanti alla macchina da presa nel film “Di nuovo in gioco” di Robert Lorenz (nella foto: "Di nuovo in gioco", con Amy Adams)

Nel 2014 esce il suo 38° film da regista: "American Sniper." La pellicola, con protagonisti Bradley Cooper e Sienna Miller, ottiene 7 candidature all’Oscar vincendone una per il miglior montaggio sonoro. Ma, anche negli anni successivi, Eastwood continua a lavorare dietro alla macchina da presa con film come “Sully” e “The Mule” (nella foto: Bradley Cooper in "American Sniper")