Justin Timberlake in concerto a Milano, a lezione di pop dal Ragazzo d'oro d'America

Musica
Valentina Clemente

Valentina Clemente

Ph. I-Days

Hit, buona musica e un po' di nostalgia, ma senza esagerare: la ricetta per la serata perfetta è di Justin Timberlake, che a Milano si trasforma in Chef del pop e dà ufficialmente il via all’edizione 2025 di I-Days Coca-Cola. In trentamila hanno ballato, sorriso e rivissuto ricordi del passato con le hit del Golden Boy of America che torna nel nostro paese a diciotto anni dal suo ultimo concerto. Con lui i Tennessee Kids, ensemble di tredici elementi che da tempo accompagna Timberlake in tour. Il nostro racconto

Diciotto anni sono tanti: sono letteralmente una vita. Lo sa bene Justin Timberlake, che non cantava in Italia dal 2007, ma lo sanno anche i trentamila arrivati a Milano il due giugno 2025 per l’unica data nel nostro paese di The Forget Tomorrow World Tour. Ma attenzione: questo non spaventa nessuno, anzi. Se hai dei successi intramontabili e indimenticabili, il trascorrere del tempo non fa paura.

Il ritorno in Italia dopo 18 anni (e alcuni album dopo FutureSex/LoveSounds)

Lo riconosce benissimo la popstar americana, che torna a Milano alcuni album dopo FutureSex/LoveSounds, uscito nel 2006 e cantato dal vivo l’anno successivo nella stessa città, ma al Forum di Assago. E di quel disco, nel concerto all’Ippodromo, ci sono molti brani. Uno su tutti, Cry Me A River, il secondo in scaletta, che arriva dopo una perfetta introduzione alla lezione di pop targata Timberlake: sì, l’artista di Memphis inizia con Mirrors, saluta il pubblico e Milano, e inizia a cantare. La voce c’è, i sorrisi anche, e le hit pure. Non manca nulla: il Maestro sa come si fa e continua a farlo, come il primo giorno. Da Mirrors a LoveStoned, ma anche My Love, Sexy Ladies, What Goes Around... Comes Around in versione acustica e SexyBacK, successo per eccellenza che Justin canta alla fine.

Le hit del passato che suonano così bene anche oggi: è il pop fatto bene

C’è tanto degli album del passato, ma è pur vero che quelle sono le canzoni che più identificano Timberlake nell’oceano delle star della musica, di cui lui è oggettivamente uno dei protagonisti. E che la gente vuole sentire. Sa dialogare con il pubblico, sorridere e muoversi con modi e tempi perfetti: il suo show, impreziosito dai Tennessee Kids, ensemble di tredici musicisti eccellenti, è un mélange di divertimento e un po’ di malinconia, ma mai triste. Perché se anche i brani portano i presenti indietro di quasi vent’anni, questo non significa che non siano attuali. È la bellezza del pop fatto bene, quello vecchio stile, quello che MTV faceva vedere e diffondeva il più possibile. È il pop resistente alle intemperie del tempo e delle distanze. È il pop bello che diverte, sempre. Justin Timberlake lo sa fare e ci insegna che cantare il passato si può, ma senza necessariamente rimpiangerlo. Anzi: il presente è molto più divertente se il passato ha le radici nel pop, quello bello, quello che fa lui e che ha portato a Milano in una serata di quasi inizio estate.

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La scaletta

 

INTRO

Mirrors

 

Cry Me A River

No Angels

LoveStoned/I Think She Knows

Like I Love You [N.E.R.D. Flip]

 

My Love

 

Sexy Ladies

Play

 

Señorita

Summer Love

Suit & Tie

 

Rock Your Body

Can’t Stop the Feeling!

Selfish

 

Acoustic

What Goes Around... Comes Around

 

Holy Grail TKO

 

DJ HYPES SET

Let the Groove Get in

SexyBacK

 

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