
Federico Fellini nasceva 102 anni fa, le frasi più famose tratte dai suoi film (FOTO)
il 20 gennaio del 1920 nasceva uno dei più grandi registi della Storia del Cinema. Da La Dolce Vita ad Amarcord, da I Vitelloni a 8 ½, un viaggio alla scoperta di alcune delle battute più celebri tratte dalle sue pellicole

Wanda: Io non posso ascoltarla Fernando, ci sono cose più grandi, più forti di noi, no?
Fernando: Ma de che?
Wanda: Non sono libera
Fernando: Perché che siete, fidanzata? Embè che è, e allora io che son sposato?
Alberto Sordi e Brunella Bovo in "Lo Sceicco Bianco" (1952)

"Lavoratoriiiiii! Lavoratori della maltaaa! Prrrr..." Alberto Sordi in I vitelloni (1953)
Alberto Sordi in Mostrra
"'L'inverno è terribile, non passa mai. E una mattina ti svegli. Eri un ragazzo fino a ieri. E non lo sei più." Leopoldo Trieste in I Vitelloni (1953)
100 anni fa nasceva Federico Fellini
Io sono ignorante, ma ho letto qualche libro. Tu non ci crederai, ma tutto quello che c'è a questo mondo serve a qualcosa. Ecco, prendi quel sasso li, per esempio.
Quale?
Questo... Uno qualunque... Be', anche questo serve a qualcosa: anche questo sassetto.
E a cosa serve?
Serve... Ma che ne so io? Se lo sapessi, sai chi sarei?
Chi?
Il Padreterno, che sa tutto: quando nasci, quando muori. E chi può saperlo? No, non so a cosa serve questo sasso io, ma a qualcosa deve servire
Il matto (Richard Basehart) e Gelsomina (Giulietta Masina) in La Strada (1954)

"Però è vero che ce sta una giustizia, a questo mondo... Uno soffre, ne passa di tutti i colori, ma poi viene il momento d'esser felici per tutti." Giulietta Masina (Cabiria) in Le Notti di Cabiria (1957)
I migliori film di Federico Fellini
"Tu sei tutto, Sylvia! Ma lo sai che sei tutto, eh? You are everything... everything! Tu sei la prima donna del primo giorno della Creazione. Sei la madre, la sorella, l'amante, l'amica, l'angelo, il diavolo, la terra, la casa... Ah, ecco cosa sei: la casa! " Marcello Mastroianni si dichiara ad Anita Ekberg (Sylvia) in La Dolce Vita (1960)
Basta la parola, le frasi più famose tratte dai film
"A me invece Roma piace moltissimo: una specie di giungla, tiepida, tranquilla, dove ci si può nascondere bene." Marcello Mastroianni in La Dolce Vita
Le più belle frasi del cinema italiano
Guido: Eminenza, io non sono felice.
Cardinale: Perché dovrebbe essere felice? Il suo compito non è questo. Chi le ha detto che si viene al mondo per essere felici?
Marcello Mastroianni e Tito Masini in 8½ (1963)

"Non ho proprio niente da dire, ma voglio dirlo lo stesso." Marcello Mastroianni in 8½ (1963)

“Tutta la mia vita è piena di gente che parla, parla, parla, andatevene! Fuori tutti di qui" Giulietta Masina in Giulietta Degli Spiriti (1965)

“I o non sono cattolico, sono inglese...per me il demonio è qualcosa di agile e di bello” Terence Stamp (Toby Dammit in Tre passi nel delirio" (1968)

"Il tronfio Ascilto è fuggito con la sua preda!" Martin Potte (Encolpio) in Fellini Satyricon (1969)

"Vi domanderete come mai uno scrittore americano viva a Roma. Prima di tutto perchè mi piace i romani che ci frega niente se sei vivo o morto: sono neutrali, come i gatti. Roma è la città delle illusioni, non a caso qui c'è la chiesa, il governo, il cinema, tutte cose che producono illusione, come fa tu, come fa io." Gore Vidal in Roma (1972)

"Voglio una donna.!" Ciccio Ingrassia (Lo zio Teo) in Amarcord (1963)

"Signor principe gradisca" Magali Noël ( Ninola detta "Gradisca") in Amarcord (1973)

I baci di donna sono come bicchieri di vino: tu bevi e bevi e bevi e finisci col soccombere." Daniel Emilfork-Berenstein ( Du Bois) si rivolge a Donald Sutherland in Il Casanova di Federico Fellini (1976)

"Lei veramente pensa che la gente che viene in sala sa cos'è la musica? Essi solamente credono che diventano più intelligenti perché sentono commozione in pancia e questo fa importante: con Beethoven tutti diventano cavalieri a cavallo contro nemico. " Balduin Baas (il direttore d'orchestra) in Prova d'orchestra (1979)

"Beneficenza o no, non voglio più esibirmi davanti a uno stupido mucchio di ragazzini. Io sono... sono Ricotin, sono un comico sofisticato! Non è vero che i bambini sono il mio pubblico, io piaccio agli intellettuali... " Jonathan Cecil (Ricotin) in E la nave va (1983)

Non c'è più nessun dubbio ormai che discendiamo dalle scimmie. Il guaio è che non siamo più capaci di risalire fino a loro. Pippo Botticella, "Fred" (Marcello Mastroianni) e Amelia Bonetti, "Ginger" (Giulietta Masina) in Ginger e Fred (1986)

· Ricordare, ricordare! Quanto mi piace, più di vivere. Del resto che differenza fa? ( Roberto Benigni (Ivo) in La voce della luna (1990)