Enrico Montesano compie 80 anni, da Boccaccio a Il conte Tacchia: i ruoli più noti. FOTO
L’attore romano è nato il 7 giugno 1945 e ha esordito al cinema e a teatro nel 1966. Ha lavorato con i principali attori e registi e sono tantissimi i personaggi indimenticabili a cui ha dato vita, anche grazie alle sue doti da cabarrettista e imitatore
A cura di Stefania Bernardini
Enrico Montesano compie 80 anni. L’attore è nato a Roma il 7 giugno 1945 e ha esordito al cinema e a teatro nel 1966. Nell’arco della sua carriera ha lavorato con i più importanti attori e registi. Grazie anche alle doti da cabarrettista e imitatore, ha interpretato personaggi che sono ancora oggi famosi e citati dagli appassionati di cinema e non. Ecco i suoi ruoli più noti
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Io non spezzo… rompo è uno dei primi film in cui Enrico Montesano ricopre il ruolo di protagonista, diretto da Bruno Corbucci e prodotto da Dino De Laurentiis. L’attore è l’agente Attilio Canepari e recita con Alghero Noschese, Lino Banfi e Janet Agren
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Sempre diretto da Bruno Corbucci, Montesano recita, qualche anno dopo, in Boccaccio dove veste i panni di Buonamico di Cristofano detto Buffalmacco, un mascalzone che insieme all’amico Bruno degli Olivieri, si fa beffe dell’ingenuità dei suoi concittadini. Fino a quando a Firenze scoppia la peste
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Febbre da cavallo è un film del 1976 diventato un cult. Protagonisti, insieme a Montesano, sono Gigi Proietti, Francesco de Rosa, Mario Carotenuto, Catherine Spaak, Gigi Ballista, Ennio Antonelli e Adolfo Celi. La trama ruota attorno a tre amici con la passione per le scommesse ippiche che ne inventano di tutti i colori per raccimolare il denaro per sovvenzionare la loro fallimentare passione. Montesano è Armando Pellicci detto "Er Pomata”, ex driver disoccupato
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Nel 1979 è sul set di Aragosta a colazione diretto da Giorgio Capitani dove torna a recitare con Janet Agren. Montesano è il protagonista Enrico Tucci, un uomo che nella vita ha collezionato solo fallimenti e non gli riesce neanche di suicidarsi. Per una serie di equivoci è coinvolto in una serie di vicende tragicomiche
L’anno dopo prende parte a Il ladrone, film di Pasquale Festa Campanile tratto dall’omonimo libro del regista. La pellicola racconta la storia romanzata di Caleb, interpretato da Montesano, il ladrone buono citato nei Vangeli, un Galileo figlio di una prostituta che vive di furti e truffe. Un giorno incontra e si innamora della bella prostituta Deborah (Edwige Fenech), che è amica di Gesù e crede in lui
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Nel 1982 è protagonista di Più bello di così si muore, sempre per la regia di Pasquale Festa Campanile. Tratto dal romanzo di Antonio Amurri, Montesano nel film viene trasformato in donna dal grande costumista Piero Tosi. Interpreta infatti Spartaco Meniconi, un ex detenuto che vive con la moglie incinta dal cognato. Bel ragazzo, ama le donne e ha una relazione extraconiugale. Anche gli uomini subiscono il suo fascino, così i familiari, pieni di debiti, lo convincono a travestirsi da donna e a prostituirsi
In Il conte Tacchia Montesano torna a essere diretto da Bruno Corbucci in una pellicola liberamente ispirata alla vita di Adriano Bennicelli, nobile romano vissuto tra il 1860 e il 1925. L’attore è Francesco Puricelli detto "conte Tacchia”, figlio di un falegname. Il giovane aspira a entrare nell’aristocrazia della Capitale
Nel 1984 è protagonista in I due carabinieri, pellicola in cui recita accanto a Carlo Verdone. Il film diviene campione d'incassi e vincitore del Biglietto d'oro AGIS. Montesano è il carabiniere Glauco Sperandio, trentenne spigliato ed estroverso, perennemente squattrinato. Verdone è invece Marino, un ragazzo cocciuto e tutto d'un pezzo, ultimo erede di una famiglia di agenti
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Grazie ad A me mi piace, film del 1985, Montesano vince un David di Donatello e il Nastro D’Argento al miglior regista esordiente. Nella pellicola si autodirige interpretando il protagonista Arturo Bonanni ed è anche l’unico film che vede come attrice l’artista Anna Marchesini
Grandi Magazzini è il film di Castellano e Pipolo in cui si intrecciano le storie di vari personaggi. Il cast della commedia è composto, oltre che da Montesano, da Nino Manfredi, Paolo Villaggio, Lino Banfi, Christian De Sica, Massimo Boldi, Renato Pozzetto, Ornella Muti e molti altri tra i più noti attori italiani degli anni ’80. Enrico è Evaristo Mazzetti, un addetto alle pulizie dei Grandi magazzini
Noi uomini duri è uno dei tanti film in cui Montesano recita con Renato Pozzetto. L’attore è Mario Fortini, tranviere divorziato che si spaccia per pilota civile di aerei. In una scuola di sopravvivenza stringerà amicizia con il banchiere Silvio, interpretato da Renato Pozzetto. Mario si mostrerà il più imbranato di tutti nello svolgere gli esercizi di sopravvivenza
Piedipiatti è un film del 1991 di Carlo Vanzina in cui Enrico è affiancato nuovamente da Renato Pozzetto. Montesano è il brigadiere Vasco Sacchetti, agente della Narcotici e vecchio amico del detenuto appena scarcerato Sergio Proietti soprannominato Er Soffia. Pozzetto è invece il brigadiere milanese Silvio Camurati
Caino e caino è un film del 1993 di Alessandro Benvenuti. Il film è incentrato su Franco e Fabio Casamei, due fratelli che in pratica si odiano da sempre. Alla morte del padre, entrambi ereditano il 49% delle partecipazioni azionarie dell'azienda tessile di famiglia. Da questo momento, iniziano una tremenda faida familiare per cercare in tutti i modi di conquistare la maggioranza assoluta dell’azienda. Fabio è interpretato da Enrico Montesano, Franco invece è Alessandro Benvenuti
Anche i commercialisti hanno un’anima è un film del 1994 di Maurizio Ponzi. Narra le storie di tre personaggi molto diversi tra loro nell’epoca di Tangentopoli. Montesano è il romano Roberto, onesto impiegato della Corte dei Conti, un po' noioso ma ligio al dovere. Poi ci sono Sonia (Sabrina Ferilli), bellissima e superficiale fidanzata di Roberto che vorrebbe il partner più dinamico e ambizioso e Carlo Malivendi (Renato Pozzetto), faccendiere milanese senza scrupoli, sposato con due figli, donnaiolo impenitente che a Roma inizia a corteggiare Sonia
Nel 2002 Montesano torna a interpretare 'Er Pomata' in Febbre da cavallo - La mandrakata, sequel del celebre cult-movie di Steno, diretto da suo figlio Carlo Vanzina
Tra gli ultimi film interpretati al cinema c’è Tutto l’amore del mondo, diretto da Riccardo Grandi. Qui ha un ruolo secondario, è l’avvocato Tommaso De Angelis, padre di Anna, una neolaureata in giurisprudenza con il massimo dei voti che viene convinta dall’amica a fare un viaggio con altri due ragazzi
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