
Chi ha incastrato Roger Rabbit, 35 anni fa usciva il cult di Zemeckis: tutte le curiosità
La pellicola arrivava nelle sale Usa il 22 giugno 1988. Combinando in modo rivoluzionario live action e cartoni, ha avviato una nuova età d'oro dell’animazione. Lodata dalla critica, si è rivelata un successo al botteghino, ottenendo anche 4 Oscar. Dal cast alla sceneggiatura, dalle controversie al budget: ecco tutto quello che c’è da sapere

Chi ha incastrato Roger Rabbit compie 35 anni. Il film diretto da Robert Zemeckis usciva nelle sale Usa il 22 giugno 1988. Ispirato da un romanzo di Gary K. Wolf, combinava in modo mai visto prima live-action e animazione. Il successo di critica e pubblico fu clamoroso. La pellicola ottenne anche 4 premi Oscar. Ecco tutte le curiosità e le cose da sapere su questo cult
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IL PROGETTO - Who Censored Roger Rabbit?, il romanzo di Gary Wolf ambientato in una realtà in cui cartoni animati e umani convivono, venne pubblicato nel 1981 e immediatamente i diritti cinematografici furono acquistati dalla Walt Disney con l’idea di farne un blockbuster. Zemeckis si offrì per la regia ma era reduce da due flop al botteghino e la Disney preferì puntare su Terry Gilliam, che però rifiutò trovando il progetto troppo impegnativo dal punto di vista tecnico. "Pura pigrizia da parte mia", disse in seguito, "mi pento completamente di quella decisione”
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L’USO DEI CARTOONS - Spielberg aveva in mente qualcosa di mai visto prima e convinse diversi colossi (come Warner Bros. oltre la Disney), a concedere l’uso di loro personaggi per il film, in alcuni casi con clausole su come ritrarli. Ecco che quindi si poterono inserire scene con Paperino, Daffy Duck, Topolino, Bugs Bunny. Mentre non si trovò un accordo per acquisire i diritti di utilizzo per Braccio di Ferro, Tom e Jerry, Casper
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SCENEGGIATURA - Nelle prime bozze non era ancora chiaro chi dovesse essere il “cattivo” e si pensò a Jessica Rabbit o a Baby Herman, prima che venisse creato il personaggio del Giudice Morton (Doom nella versione originale). Inizialmente si pensò di attribuirgli, nel suo passato, l’uccisione della mamma di Bambi, ma l’idea fu scartata
Jessica Rabbit non più femme fatale. Nuovo ruolo "più rilevante per la cultura di oggi"TRAMA - Nel 1947, a Hollywood, cartoni animati ed esseri umani convivono e interagiscono. I cartoni lavorano nel cinema e risiedono nella città di Cartoonia. L’investigatore privato Eddie Valiant deve indagare su Jessica, la moglie di Roger Rabbit, ipotizzando che lo tradisca. Il buffo coniglio si ritrova sospettato di un omicidio e del caso si occupa lo spietato Giudice Morton. Si scopre che c’è sotto un complotto, il Giudice vuole impossessarsi di Cartoonia per raderla al suolo uccidendo tutti i cartoni
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CAST - Harrison Ford era la scelta iniziale di Spielberg per interpretare l’investigatore privato Eddie Valiant, ma il suo cachet era troppo alto. Si presero in considerazione anche Chevy Chase, Bill Murray, Eddie Murphy, Robin Williams, Robert Redford, Jack Nicholson, Sylvester Stallone, prima che la scelta ricadesse su Bob Hoskins. Secondo Spielberg era perfetto perché sembrava appartenere all’epoca in cui è ambientata la pellicola
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GLI ALTRI PERSONAGGI - Charles Fleischer dà voce a Roger Rabbit e ad altri cartoni. La doppiatrice di Jessica Rabbit è Kathleen Turner (anche se non accreditata nei titoli di coda). Per il ruolo del Giudice Morton, alle audizioni si presentò Tim Curry ma il suo provino risultò troppo terrificante. Furono considerati Christopher Lee, Peter O'Toole, F. Murray Abraham, Sting ma alla fine fu scelto Christopher Lloyd che aveva già lavorato con Zemeckis in Ritorno al futuro. Per caratterizzare il personaggio evitò di sbattere le palpebre in tutte le riprese
LE RIPRESE - Richard Williams, il direttore della parte legata all’animazione, era in aperto contrasto con la Disney e ottenne di spostare il suo team in Inghilterra. Le riprese in live action si divisero con Los Angeles. Il budget continuò a lievitare (superò alla fine i 50 milioni) e ai piani alti della Disney si pensò seriamente di interrompere la produzione. Alla fine le riprese durarono 7 mesi e mezzo, più un mese aggiuntivo in seguito in California
POST-PRODUZIONE - La delicatissima fase di post-produzione durò 14 mesi, nei quali con un complicato procedimento, gli animatori crearono a mano circa 82mila fotogrammi per inserire i cartoni sul girato. La Industrial Light & Magic ha completato il lavoro aggiungendo tre livelli di illuminazione per dare ai personaggi un ulteriore senso di realismo con dettagli in CGI

CONTROVERSIE - Alla Disney pensavano che il film avesse troppi riferimenti sessuali ma Zemeckis aveva l’ultima parola e si rifiutò di tagliare delle scene. Disney decise quindi di distribuire il film sotto il logo della sua divisione Touchstone Pictures, tenendosi tutti i diritti di merchandising. Anni dopo ci fu anche una causa intentata da Gary K. Wolf, autore del romanzo Who Censored Roger Rabbit?, che reclamava delle royalties: nel 2005 gli è stata riconosciuta una somma per i danni
INCASSI - Uscito nelle sale Usa il 22 giugno 1988, Chi ha incastrato Roger Rabbit ha esordito con ottimi risultati al botteghino. In tutto ha incassato 154 milioni nel mercato del Nord America e altri 197 milioni a livello internazionale, per un totale mondiale di oltre 351 milioni di dollari. Nel 1988 è stato il secondo film con il maggior incasso dietro Rain Man
IL SUCCESSO - Lodato dalla critica e trionfatore al botteghino, il film è tra i pionieri della nuova l'età d'oro dell'animazione americana, insieme al cosiddetto Rinascimento Disney. A distanza di anni, nel dicembre 2016, è stato selezionato per la conservazione nel National Film Registry degli Stati Uniti dalla Library of Congress come "culturalmente, storicamente o esteticamente significativo”

PREMI - Ai premi Oscar del 1989, la pellicola arrivò con 6 nomination e portò a casa 3 statuette (miglior montaggio, miglior montaggio sonoro e migliori effetti speciali) oltre all’Oscar speciale per la creazione e direzione delle animazioni a Richard Williams. Ottenne anche due candidature ai Golden Globe e un premio Bafta, sempre per gli effetti speciali, oltre a numerosi altri premi in giro per il mondo
SEQUEL - Dato l’enorme successo al botteghino, si pensò a un prequel per raccontare l’arrivo di Roger dal Midwest e il suo arruolamento nella Seconda guerra mondiale. Spielberg lasciò perdere non volendo fare satira sui nazisti dopo Schindler's List. Si lavorò a trame diverse ma il budget rischiava di essere molto alto usando la CGI. Il progetto a livello di sceneggiature è proseguito ma la morte di Bob Hoskins nel 2014 ha frenato tutto. Negli ultimi anni Zemeckis ha tenuto viva la possibilità, ammettendo però che difficilmente Disney produrrà mai un sequel
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