Nuremberg, il film con Russell Crowe nel ruolo di un nazista applaudito a Toronto
Cinema Credits: frame dal trailer del film "Nuremberg" (da YouTube)James Vanderbilt ha tratto dalle pagine del saggio Il nazista e lo psichiatra la sceneggiatura del film che lo vede anche alla regia e che ha debuttato con successo alla kermesse cinematografica canadese. Al centro della pellicola, il faccia a faccia tra Crowe, che presta il volto al criminale di guerra Hermann Göring, e Rami Malek, interprete dello psichiatra statunitense Douglas Kelley
Era il 2014 quando Jack El-Hai pubblicava il volume Il nazista e lo psichiatra, un saggio che avrebbe poi ispirato il cinema. Da quelle pagine James Vanderbilt ha tratto la sceneggiatura di Nuremberg, film che lo vede anche alla regia e che ha debuttato con successo al Toronto Film Festival. Al centro della pellicola, il faccia a faccia tra Russell Crowe, che presta il volto al criminale di guerra Hermann Göring, e Rami Malek, interprete dello psichiatra statunitense Douglas Kelley.
La pellicola Nuremberg, recentemente presentata al Toronto Film Festival, ha ricevuto una vera e propria ovazione. Si tratta di un’opera che racconta una sfida mentale al confine tra bene e male.
Un libro che diventa cinema
La Rizzoli, che ha pubblicato il sopracitato libro Il nazista e lo psichiatra in Italia, descrive la vicenda come un “corpo a corpo psicologico tra due personaggi ambigui e complessi, paradossalmente affini“, un percorso che esplora il labile confine tra giustizia e male assoluto.
Sarà Sony Pictures Classics a portare Nuremberg nelle sale statunitensi a partire dal 7 novembre 2025, mentre in Italia arriverà il 18 dicembre, distribuito da Eagle Pictures.
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James Vanderbilt non è nuovo alla scrittura per il grande schermo: basti ricordare Zodiac del 2007, ormai considerato un capolavoro, o i capitoli più recenti della saga Scream.
Con Nuremberg firma la sua seconda prova da regista, dopo Truth: Il prezzo della verità, il dramma giornalistico con Robert Redford e Cate Blanchett rimasto sottovalutato. Il film si candida così a riportarlo al centro della stagione dei premi.
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I protagonisti: Russell Crowe e Rami Malek
L’attenzione è rivolta anche ai due attori principali. Rami Malek, reduce da una serie di ruoli di rilievo – tra cui No Time to Die, Amsterdam di David O. Russell, Oppenheimer e Operazione vendetta – continua a consolidare il proprio percorso.
Per Russell Crowe, invece, il film rappresenta una possibile rinascita dopo i non esaltanti L’esorcismo – Ultimo atto e Kraven – Il cacciatore. Il cast si arricchisce inoltre della presenza di Michael Shannon, John Slattery e Richard E. Grant.
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La cornice storica: il Processo di Norimberga
Ambientato nell’immediato dopoguerra, il film Nuremberg ripercorre le giornate successive alla Seconda Guerra Mondiale, durante le quali si aprì il celebre processo contro i gerarchi nazisti.
Il film segue lo psichiatra Douglas Kelley e le sue valutazioni sulle condizioni mentali dei prigionieri, con particolare attenzione al confronto con Göring, figura chiave del Terzo Reich e braccio destro di Hitler.
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Prime reazioni e accoglienza a Toronto
Le critiche arrivate finora sono incoraggianti: testate statunitensi come Deadline, The Wrap e THR hanno espresso pareri positivi, mentre Variety e The Playlist hanno mantenuto toni più prudenti.
La presentazione al Toronto Film Festival ha però lasciato il segno, con una standing ovation di quattro minuti, evento raro per la kermesse cinematografica canadese. La prossima proiezione nell’ambito della rassegna targata Toronto, prevista per domenica 14 settembre 2025, sarà decisiva per confermare queste prime impressioni.
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La fonte letteraria: lo studio di Douglas Kelley
Il saggio Il nazista e lo psichiatra di Jack El-Hai racconta l’esperienza del 1945, quando Kelley fu incaricato di seguire da vicino i gerarchi nazisti durante le fasi preliminari del processo di Norimberga. Lo psichiatra non si limitò a controllarne lo stato di salute, ma condusse un’indagine profonda, raccogliendo quaderni di appunti mai pubblicati, annotando manie e debolezze.
Dai vuoti di memoria sospetti di Rudolf Hess alle visioni mistiche di Alfred Rosenberg, dalle stranezze degli oggetti rinvenuti nelle perquisizioni fino ai capricci di Hermann Göring, descritto come “la personalità più interessante del carcere”.
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La chiave per comprendere l’abisso della mente
Secondo Kelley, Göring rappresentava la chiave per comprendere l’abisso della mente criminale. Le sue conclusioni furono destabilizzanti: i nazisti non erano semplici esecutori che “obbedivano agli ordini”, bensì individui ambiziosi, intelligenti, spietati, simili “a uomini d’affari”.
Il “germe” del nazismo che Kelley sperava di isolare non esisteva. “Sono certo che anche negli Stati Uniti ci siano persone disposte a scavalcare i cadaveri di metà della popolazione americana pur di ottenere il controllo dell’altra metà” scrisse, lasciando trapelare quanto quell’esperienza lo avesse segnato in maniera irreversibile e avesse minato le basi stesse della sua vita.
Potete guardare il trailer ufficiale del film Nuremberg nel video che trovate in alto, nella clip posta in testa a questo articolo.