Be My Baby, Zendaya protagonista del biopic su Ronnie Spector, cantante delle Ronettes
Cinema
Barry Jenkins, regista e sceneggiatore premiato con l'Oscar, dirigerà l'attrice di Dune e Challengers nella pellicola basata sul memoir della leader delle Ronettes.
Al centro della trama, la problematica unione matrimoniale dell'artista col produttore Phil Spector
Dopo Challengers, pellicola di Luca Guadagnino nella quale ha avuto un ruolo principale, Zendaya Coleman avrà finalmente un ruolo da protagonista sul grande schermo.
Deadline ha dato conferma dell'arrivo di un nuovo importante progetto per la star californiana che, prossimamente, darà il volto a Ronnie Spector, la cantante delle Ronettes, in una pellicola di carattere biografico targata A24.
Il biopic, che sarà diretto da Barry Jenkins, regista e sceneggiatore acclamato con alle spalle film come Moonlight e Se la strada potesse parlare, è già un progetto molto atteso.
Be My Baby, il biopic sulla cantante delle Ronettes
Si chiamerà Be My Baby, come una delle canzoni più famose delle Ronettes, gruppo pop femminile le cui hit hanno spopolato in tutto il pianeta negli anni Sessanta, il nuovo film biografico e musicale di Barry Jenkins dedicato alle vicende personali e professionali di Ronnie Spector, la celebre leader del trio.
Zendaya, che era stata indicata dalla stessa Spector come una buona possibile interprete della sua vita sullo schermo, dovrà calarsi nei panni dell'icona della musica americana che è scomparsa nel 2022 all'età di 78 anni.
La pellicola darà risalto alla carriera della star, che diventò una voce nota in tutto il mondo negli anni Sessanta insieme alle Ronettes, girl group così famoso da andare in tour coi Rolling Stones.
Dopo aver lanciato successi globali come Baby I Love You, Walking In The Rain e la citata Be My Baby, le Ronettes si sciolsero, nel 1967.
La fine delle Ronettes fu accelerata dai contrasti tra la loro leader e il produttore Phil Spector che, nel frattempo, era diventato marito della cantante.
Il matrimonio, che fu descritto come una prigione da Spector, vittima della personalità dell'uomo che la tenne anche segregata in casa, terminò nel 1974.
Tutte le vicende sono state raccontate da Ronnie Spector in un memoir pubblicato nel 1990 che è l'ispirazione principale del film.
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Il titolo del memoir che Ronnie Spector scrisse con la collaborazione di Vince Waldron negli anni Novanta, Be my Baby: How I Survived Mascara, Miniskirts, and Madness, or, My Life as a Fabolous Ronette, dà qualche indicazione sul tono del racconto che la cantante fece della sua vita che sarà, probabilmente, ripreso con fedeltà anche nella sceneggiatura del progetto cinematografico.
Secondo le prime informazioni delle fonti, il biopic di Barry Jenkins metterà in connessione il pubblico con la sfera privata della cantante.
Non si conoscono le tempistiche di realizzazione del lungometraggio, dal momento che sia il regista che la sua star principale hanno parecchi impegni in agenda.
Zendaya ha molti progetti importanti: dal terzo capitolo di Dune, Dune: Messiah, a Spider-Man 4, a The Odyssey di Christopher Nolan, alla terza stagione di Euphoria.
Jenkins, dal canto suo, dopo la stagione che lo ha visto impegnato con Mufasa - Il Re Leone, di cui ha curato la regia, è stato indicato come il regista di The Natural Order, thriller fantascientifico targato Universal con protagonista Glen Powell.
I fan di Zendaya, che con questa nuova rivelazione sulla loro beniamina si spiegano sempre di più la scelta di un look dal chiaro sapore anni Cinquanta dei Golden Globes 2025 (la sera in cui sfoggiò il suo anello di fidanzamento nuovo di zecca), non stanno nella pelle in attesa di conoscere nuovi dettagli.